Paul : [post n° 476300]

Avrò problemi di umidità e coibentazione?

Ciao a tutti. Ho recentemente acquistato una casa bifamiliare stile liberty dei primi del '900. La casa si presenta con un piano seminterrato (cantine della stessa dimensione dei piani superiori ), piano rialzato con scala esterna per entrare e primo piano. L'estero è completamente in mattoni a vista eccetto per il perimetro del piano seminterrato che è intonacato.
Il seminterrato ha una muratura "piena" mentre il piano rialzato e primo hanno una intercapedine interna di 13 cm.
La casa è stata chiusa dal 1993 e ora, spero presto, vorremmo iniziare a ristrutturarla.
Poichè nella cantina l'intonaco interno è completamente scrostato, pensavo di farlo togliere e far realizzare un intonaco in coccciopesto per evitare problemi di umidità di risalita. Secondo Voi è una buona soluzione?
La paviementazione della cantina è composta in parte da cementine ed in parte da mattoni appoggiati solamente sulla terra. Il geometra vorrebbe far togliere tutto, scavare per abbassarsi e fare una barriera. Io pensavo invece di far realizzare solamente un pavimento in terra cruda in modo che ci sia scambio continuo di umidità. È un'idea stupida?
Per quanto riguarda l'isolamento della casa mi propongono un insufflaggio nell'intercapedine dei muri e poi una controparte interna in cartongesso con applicato un tessuto argentato che mi dicono servire a fare l'effetto termos e a tenere il calore all'interno della casa. Mi dicono che il solo insufflaggio non sarebbe abbastanza, ma a me quest'idea convince poco.
Mi potreste dare qualche consiglio in base alle Vostre esperienze? Mille grazie a tutti
ArchiFish :
"Qualche consiglio", per noi tecnici, si chiama lavoro e solitamente viene fatturato come "consulenza" o "studio di fattibilità" oppure ancora "progettazione preliminare"..
Di solito , quindi, per avere "qualche consiglio", si incarica un professionista e si paga per la sua competenza, sia esso un architetto, un medico, uno psicologo, un avvocato.
Paul :
Proprio sopra questa bacheca viene scritto "serve un consiglio, un'informazione..."; credo sia questo lo spirito della bacheca, come è sempre stato. Anche io sono un tecnico, ma quando partecipo a conversazioni, discussioni e servono consigli sono lieto di darli, senza chiedere un compenso o inviare alcuna fattura. Penso si perderebbe il senso per cui il tutto è stato creato.
Ad ogni modo se qualcuno fosse lieto di darmi dei consigli sulla mia casistica gliene sarei grato, cosi poi da portare delle buone argomentazioni e stimoli al mio attuale tecnico.
Grazie ancora a tutti.
ArchiFra :
Questa é una bacheca di professionisti per professionisti, per consigli e scambi tra colleghi. Non é l'architetto risponde gratis a quesiti complessi che richiedono analisi del caso e magari sopralluogo.
Al massimo un consiglio rapido a un privato lo si dà, ma non se rientra nella vera e propria consulenza professionale, ambito in cui ricade il suo caso e al quale per deontologia nessuno risponderebbe a distanza. Si affidi a un tecnico di fiducia, anche se lo dovrà pagare, che valuterà direttamente la questione.
ivodivo :
caro Paul, un consiglio lo si potrebbe pure chiedere e ci sta pure il non aver interpretato correttamente la funzione di una bacheca e a chi si rivolge.
La cosa sconvolgente è invece la superficialità con cui esponi argomenti di complessità piuttosto elevata e che richiedono consulenze tecniche di esperti del settore coadiuvati da sopralluoghi e verifiche strumentali molto approfondite.
Ma l'aspetto ancora più sconvolgente è che l'oggetto delle tue riflessioni da bar è un edificio Liberty dei primi '900 che, con ogni probabilità, è soggetto a vincolo ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e smi (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e per il quale è necessario richiedere parere alla Soprintendenza, che ti ricordo tra l'altro (già lo saprai ma mi permetto di rammentartelo...) può essere redatto solamente da un ARCHITETTO e non del geometra di cui tu parli e, non ci crederai, neppure da un ingegnere.
P.S. le cementine al piano terra non le toglierei (me l'ha suggerito il Soprintendente...), il tessuto argentato effetto termos è una "barriera al vapore" e nn serve a tenere il calore all'interno della casa (me l'ha suggerito il termotecnico...), il cocciopesto in un edificio Liberty non si può sentire...
desnip :
Applausi per ivodivo.
Paul :
Grazie Irodivo per la Sua risposta.
L'edificio se pur Liberty e costruito nel 1904 non è soggetto ad alcun vincolo (tutte le dovute verifiche sono state effettuate) ma, nonostante questo, sto facendo di tutto per preservare il più possibile dell'edificio, dal fregio perimetrale esterno, alle cementine, porte e via dicendo.
Per quanto la casa sia in stile Liberty credo che la cantina nel seminterrato sia pur sempre una cantina dove, per quando i proprietari fossero benestanti, tenevano il maiale e le galline. La mia idea di cocciopesto nasce dal fatto di voler utilizzare ciò che abbiamo di naturale da millenni piuttosto che composti industriali e/o chimici andando a trovare una soluzione efficace per l'umidità e la salubrità dell'ambiente, che continuerà ad essere utilizzato come cantina.
Probabilmente le mie sono chiacchiere da bar, ma sto facendo il possibile per non distruggere la casa come faranno gli Architetti nell'abitazione Liberty accanto (sostituzione solai son travi a vista, eliminazione di tutta la pavimentazione in cementite e tavolato in legno ecc. ) e pensavo di poter trovare qui tante opinioni e spunti.
Gli architetti che ho ingaggiato in precedenza, come anche l'ingegnere, non li ho più voluti proprio perché non avevano a cuore il mantenimento della casa come lo ho io, e non ho mai dato un limite di budget o dato restrizioni. Probabilmente è la mia zona che non ha molte persone qualificate su questi argomenti ed ecco il motivo del mio post.
Ad ogni modo non volevo né infastidire qualcuno e né passare per la persona che non vuole pagare i professionisti cercando tutti gli escamotage per risparmiare.

Grazie dunque della tua risposta. Buon lavoro
prossima vita muratore :
Caro Paul,
io credo che lei non abbia ancora trovato l'architetto con cui si sia creato un rapporto di fiducia. Come per qualsiasi altro prodotto o servizio facciamo una ricerca di mercato, ci informiamo e sperimentiamo per vedere che effettivamente soddisfi le nostre richieste, anche per la scelta del professionista non possiamo aspettarci che vada bene il primo incontrato o quello che lavora dai vicini. Suggerirei quindi di dedicare un altro po' del suo tempo alla ricerca dell'architetto giusto, le assicuro che ci sono architetti dall'approccio più "gentile" o conservatore che mi sembra di capire si confa di più alla sua richiesta. Non molti, ma ci sono....
Poi, geometri o ingegneri che restaurano/ristrutturano edifici con valore storico... veramente ragazzi, non se ne può più.
E confermo che i "consigli" che vengono chiesti sono vere e proprie consulenze tecniche. Le parole di ivodivo possono sembrare dure, ma sono verità che andrebbe scolpita nella pietra
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