cocia : [post n° 476303]

Fare il geometra o continuare e finire la magistrale?

Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 22 anni. Ho studiato come geometra, mi sono iscritto alla facoltà di architettura e ora sto finendo il terzo anno (teoricamente ora, settembre 2023, dovrei inziare il primo anno di magistrale ma non ho ancora finito gli esami della triennale).

Durante questi 3 anni ho sempre lavorato part time come geometra a fianco di un architetto. "Vitaccia" poichè facevo il pendolare (quasi 2 ore per arrivare in universià) seguivo le lezioni poi tornavo e andavo (vado) in studio (in ogni caso mi ritengo molto fortunato ad aver trovato questo posto di lavoro). Nel frattempo ho dato anche l'esame di abilitazione da geometra e fatto qualche corso (catasto, casacliama ecc.). La mia prospettiva è quella di laurearmi l'estate prossima e qui ho un grosso dilemma.
A) continuare e fare la magistrale ma non lavorare più, causa corsi a frequanza obbligatoria non avrei proprio tempo di lavorare e in ogni caso vorrei finirla in 2 anni.
B) non fare la magistrale e continuare a fare il geometra

Per ora sono più propenso alla soluzione B, però mi dico: ho fatto 3 anni di università per niente allora... ma l'idea di dovermi "fermare" altri 2 anni non mi entusiama, quando invece potrei continuare a lavorare e specializzarmi ancora di più facendo corsi realmente ultili alla professione... (se prorpio devo essere sincero questri 3 anni di univeristà mi hanno lasciato ben poco).

Non cerco la soluzione della vita, ma semplicemente qualche consiglio da chi ha più esperienza e vissuto in questo ambito.
Graziee
Riga :
concludere gli altri due anni - mettiamo che non ti lascino nulla - potrebbe essere comunque un vantaggio in caso di concorsi. Potrebbe interessarti far quel tipo di percorso?
desnip :
Finiscila qui e iscirviti al collegio dei geometri come "geometra laureato". Tanto in Italia tutti i tecnici dell'edilizia fanno tutto, a che pro fare altri due anni di sacrifici?
sclerata :
sono d'accordo con desnip
capisco sia un po' terra terra ma tanto più che sta facoltà "non ti ha lasciato nulla"... continua come geometra, tanto non ti cambierà poi molto, anzi, potrebbe andarti pure meglio...
franca :
Studia e finisci il percorso universitario. In qualsiasi caso avrai un titolo in più da usare per un concorso o semplicemente farti pagare di più perche sarai un architetto abilitato. Goditi questi due anni di corso universitario con la serenità e libertà di uno studente, magari prova anche a fare un erasmus o simili.. poi non potrai più ripetere queste esperienze.
desnip :
" farti pagare di più perche sarai un architetto abilitato": ah, sì???
E com'è che io sono architetto abilitato da decenni e i geometri sono pagati più di me? Ah, sì, perchè sono più bravi.
In tal caso, quindi dobbiamo dirgli di diventare più bravo, non necessariamente di studiare per forza.
arch_mb :
Ma credo che dal percorso di laurea traiamo quel che vogliamo trarre. Secondo me l'università ti lascia, prima di tutto, pensiero. Può essere vissuta anche in modo "pratico": si superano gli esami, ci si laurea, e la sensazione è quella che rimanga poco, com'è stato nell'esperienza di Cocia. Diventare architetto 5ennale potrebbe essere utile per un certo tipo di concorsi, forse per apprendere altre nozioni (forse), mentre sulle parcelle certamente la cosa non si riflette
Semola82 :
guarda per quanto riguarda il lavoro svolto tra geometra e architetto non c'è differenza, in Italia siamo tutti "burocrati" una marea di dichiarazioni anche per presentare una semplice cila. Per quanto riguarda la tassazione invece ci sono circa € 2.500 di differenza l'anno tra geometra e architetto, per quanto possa sembrare assurdo l'inarcassa è più clemente della cassa geometri. Se riesci a finire la triennale e ad iscriverti all'ordine come architetto iunior, a mio avviso, sarebbe la soluzione ideale.
Cocia :
Io lavoro in uno studio piccolo “di paese”. Non c’è lavoro nemmeno nell’ambito del restauro architettonico? (Uno dei pochi lavori riservato agli architetti)
desnip :
Purtroppo è pieno di sentenze e cause su questa questione. Già di per sè si investe poco in Italia sul restauro (e dire che da fare ce ne sarebbe in questo Paese), poi ovviamente non si perdono le occasioni per affidare incarichi a geometri e ingegneri anche se c'è la legge a dire il contrario...
Purtroppo, Cocia, sono queste cose che mi fanno essere pessimista se non realista... Se vuoi studiare per essere una persona preparata e perchè ti piace la materia, dopo scappa all'estero. Se invece vuoi restare in Italia, il lavoro lo troverai cmq, ma non ti "sprecare" più di tanto.
Marco :
Risposta univoca non esiste, dipende da cosa ti occupi nella tua attività professionale.
Studiare porta tanti vantaggi, ma se sei ad un punto che ti genera frustrazione, forse non fa più per te, fermati alla triennale, è già un bel traguardo aver studiato e lavorato contemporaneamente. Sarebbe buono "sforzarsi" solo se la tua vita professionale è orientata a grande progettazione, opere pubbliche o private di un certo tipo. Se ad oggi, la tua attività professionale è sanatorie, variazioni catastali, topografia ecc... concludi con la triennale, e poi deciderai se esercitare come geometra laureato o architetto iunior.
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