JekiArch : [post n° 477357]

Iniziare a camminare con le mie gambe o quasi

Ciao a tutti! Sono iscritta all'albo da più di un anno, ho partita IVA e da poco aperto assicurazione professionale e firmato la mia prima pratica per lo studio in cui sto lavorando (una specie di facile ristrutturare meno conosciuto diciamo), come prima esperienza ho collaborato per quasi due anni in uno studio con architetto e ingegnere con molta esperienza. So bene che devo ancora fare esperienza, che ho tanto da imparare e che collaborare ancora con architetti con esperienza mi servirebbe sicuramente ma inizio a realizzare che nello studio in cui sto (sempre la specie di facile ristrutturare) non ne ricaverò molto a parte un pochino di esperienza sui cantieri. Vedete fattibile cercare un part time per avere un'entrata sicura mensile e poi dedicarmi a collaborazioni e ricerca di clienti per iniziare a fare qualcosa da sola? Pensavo a rilievi, pratiche meno corpose, piccoli progetti di ristrutturazione... O comunque avere più tempo da potermi gestire e ritagliare per studiare nuovi programmi (ad esempio sto facendo un corso su Revit), eventualmente per concorsi ecc... Grazie per aver letto in ogni caso!
Roverenaturale :
Ciao! Io sono iscritta all'albo da 3 anni, sono molto giovane e da quando mi sono laureata e ho iniziato a lavorare ho aperto partita iva quasi subito. Nonostante ciò non ho mai firmato pratiche a nome mio, sempre fatto per conto dei titolari dei posti in cui ho lavorato. Adesso sto seriamente pensando di lavorare per un'azienda clone di Facile Ristrutturare come stai facendo tu, cercando di mantenere il lavoro nello studio presso cui già lavoro. Posso chiederti come mai dici che non otterrai nulla? Quanto tempo ti impiega alla settimana?
JekiArch :
Non otterrò non dico nulla ma sicuramente non avrò la formazione che potrebbe darmi lavorare con un architetto o ingegnere con tanta esperienza alle spalle. Lavoro per questa azienda full time, 8 ore e mezza al giorno dal lunedì al venerdì, senza possibilità di gestione dell'orario. Capisci bene che se volessi fare qualcosa per conto mio il tempo dovrei trovarlo di notte e bruciarmi tutti i weekend. Sta a te cercare magari un'azienda che ti dia flessibilità di orari, io non ne ho trovate. Sinceramente sto realizzando che sto qui a fare progetti (e anche da segretaria) ad un imprenditore che i progetti nemmeno se li fa pagare, sento la nostra professione un po' mortificata. Credo che Facile ristrutturare anche funzioni così. Se sbaglio modo di vedere qualcuno mi corregga pure.
unfor :
In un contesto lavorativo del genere, ve lo ponete il problema dello stato legittimo? Oppure fate solo i rilievi?
JekiArch :
Io me lo pongo il problema perché appunto la mia prima esperienza lavorativa è stata in uno studio con un architetto con esperienza e molto attento a queste cose come giusto che sia. Ma diciamo che il titolare be...ci pensa ni.
unfor :
E' un bene che tu te lo ponga, ma mi chiedevo solo come si riesca a conciliare questo dovere professionale con la richiesta di dover fare le cose a tutti i costi, anche di fretta (quando per un accesso agli atti son necessari minimo 30gg, oltre al tempo di valutare la situazione) in un contesto del genere. Hai la possibilità di dire "questo non si può sanare", ad esempio?
JekiArch :
Di solito non ci capitano lavori in appartamenti con situazioni non sanabili ma non nascondo che dovendo per il titolare fare un progetto in pochi giorni, se non poche ore secondo lui, perdo tutto il "piacere" di studiarmi "le scartoffie" così come gli spazi, dare un senso al progetto... Non so se mi sono spiegata ma davvero mi sembra di perdere il 70% di quello che posso e dovrei fare da architetto. Per questo mi chiedo se ha senso continuare a stare qui per molto o cercare altro che mi permetta di imparare di più sotto ogni punto di vista e di poter fare qualcosa per conto mio. Qui la cosa positiva è che faccio un po' di esperienza di cantiere e mi relaziono con i clienti.
ponteggiroma :
ok Jeki, ma lo sai che permettendo a quest'individuo di fare così stai contribuendo alla mortificazione della professione? Mettiti per un attimo al posto del committente che in un sol colpo si trova risolte le "scartoffie" che magari un altro professionista non avrebbe potuto risolvergli per coscienza e scienza. Ti capisco perfettamente quando affermi di sentirti svilita, io non ci perderei più nemmeno un giorno appresso a questo soggetto
unfor :
Ci credo che il tuo "titolare" non si pone il problema della conformità ante-opera, di fatto tocca a te dichiararla sotto la tua responsabilità nel momento in cui metti la firma. Fare molta attenzione e non sottovalutare le "scartoffie".
Tornando all'argomento della discussione, io penso che le tue considerazioni abbiano ragion d'essere, un ambiente del genere a mio parere non dovrebbe neanche esistere.
Mitch :
Quando smetterete di accettare lavoro completamente ILLEGALI per gli architetti a p.iva, ossia liberi professionisti, potrò tornare anche io a pensare di fare l'architetto, ma vedo che in Italia almeno fino ai 35 anni si pensa di essere figli di papà con il cul@ degli altri. Spero sempre un giorno si svegliano coloro i quali studiano architettura.
JekiArch :
Potresti spiegarti meglio sulla questione di illegalità? Mi servirebbe molto per chiarirmi le idee.
Mitch :
Certamente, ti illustro diversi punti che non rispettano più norme.
Dal punto di vista della partita iva abbiamo il problema di autonomia del lavoro, sia nella gestione del lavoro che nelle ore da dedicare nella giornata (ossia se ti dicono quante ore lavorare al giorno) oltre ad una postazione fissa, che rientrerebbe nella subordinazione più completa e pertanto si può pretendere di venir assunti come dipentendi. Per esempio, in caso di controlli, qual'è la tua posizione dentro a quello "studio" in quel momento? Che pc e software usi? e via dicendo.
Per quanto riguarda la deontologia, se non erro, con tali "datori di lavoro" sarai costretto ad usare imprese e materiali che rientrano in un catalogo prestabilito, dove chi paga te, alla fine paga alla l'azienda edile, il più delle volte prendendo commissioni per i lavori e per i materiali usati. In questo caso la terzietà della figura dell'architetto, che dovrebbe controllare l'impresa edile in modo tale che il cliente esterno sia felice, verrebbe meno.
Queste sono le prime cose che mi vengono in mente.
Esistono poi diverse segnalazioni sia al codacons sia all'agcom per comportamenti scorretti (in questo caso per facile ristrutturare).
JekiArch :
Ma magari trovassi uno studio che non mi da vincoli di orario. Certo devo attenermi a consigliare i fornitori con cui collaboriamo e spesso trovarmi a fare cose che un architetto non dovrebbe necessariamente fare (trovate sia giusto che debba io chiedere all'amministratore di un condominio quale azienda si occupa della contabilizzazione del calore nel condominio e fissare un appuntamento per i clienti per lo smontaggio dei contabilizzatori esistenti?). Diciamo che sono molto confusa su cosa dovrebbe fare un architetto e cosa non è di sua competenza ma "lo facciamo così il cliente magari ci dà più soldi", quando io a fine mese sempre meno di un operaio prendo.

Scusate lo sfogo.
Mitch :
Certo, è chiara la situazione ma ripeto, finché non inizierete a denunciare, a dire di no a cose che non sono assolutamente legali, la cosa non si sistemerà mai. Se tu consigli un fornitore o l'impresa che farà i lavori, avrai poi mai la forza di rifiutare i lavori svolti non a regola d'arte, oppure si chiuderà un occhio tanto per non avere rogne? Hai un PC dato dall'azienda? Chi paga i software? Stai considerando questi costi nella parcella, scelta da loro?
unfor :
Lo sfogo è comprensibile e giustificato, col senno di poi sarebbe stato meglio continuare a fare esperienza nello studio precedente. In questa situazione ti stai prendendo dei rischi firmando pratiche con le decisioni di altri. Non va bene.
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