Archgiu_ : [post n° 478887]

Responsabilità misura sbagliata

Ciao a tutti, vi chiedo un parere.

Durante il montaggio della cucina in un cantiere che sto seguendo è venuto fuori che il top è stato fatto più corto del dovuto perchè il mobiliere facendo il rilievo per conto suo ha preso una misura sbagliata. Questo top dovrebbe poggiare su un muretto di una tot misura che io ho sempre preso giusta e usata per disegnare impianti ecc... infatti la posizione dei punti luce è corretta. Il mobiliere ha sbagliato a prendere quella misura ed è più corta della realtà, non mi hanno mai chiesto un mio rilievo quotato. Mi aveva inviato un pdf con il progetto della cucina ma (si qui sicuramente ho sbagliato) non l'ho controllato dando per scontato che la misura fosse stata presa bene anche da loro quindi adesso danno la colpa a me e vogliono far pagare a me (che collaboro a Partita Iva con la società che si occupa del lavoro) il danno. Cosa ne pensate?
Sinceramente so di aver sbagliato a non controllare quel disegno ma è tutta colpa mia?
Avevo già intenzione di lasciare questo posto di lavoro (ho scritto anche dei post qui dove ne parlo, solito sfruttamento sottopagato ecc...) ma ora più che mai vorrei farlo, il titolare lo sa ma mi ha detto di restare finchè non troverà un altro architetto e un mesetto dopo averlo trovato perchè in caso dovrebbe dare di matto e andarsene almeno resto io. Consigli?
lorenzo_px :
Solitamente (almeno nella mia poca esperienza) i mobilieri prima fanno un progetto di massima sulla base delle misure che gli fornisci per poter tirar fuori un prezzo, in fase esecutiva il mobiliere si va a prendere misure al mm (a meno che non ci siano accordi diversi per cui sei tu a dover fornire quelle misure) per poter mandare in produzione la cucina.
Ora, se il mobiliere ti ha chiesto di validare i suoi disegni e c'è uno scarico di responsabilità scritto (non a chiacchiere) allora aimè ti dovrai accollare l'onere dell'errore, in caso contrario (come mi è già capitato) si va in concorso di colpa e si divide per quota parte l'errore.
Archgiu_ :
Non mi è stato chiesto espressamente di validare i disegni, comunque la questione si è già risolta, non è mia responsabilità. Sicuramente d'ora in poi controllerò ogni disegno non fatto da me.

Ora resta la questione del volermene andare da questo studio ma per il titolare dovrei restare finchè non troverà un altro architetto e un mesetto dopo averlo trovato perchè in caso dovrebbe dare di matto e andarsene almeno resto io, tra l'altro sono io che sto cercando curriculum e fissando colloqui, lui i curriculum nemmeno li legge.
lorenzo_px :
Ma sei assunta con scritto sul contratto che ti occupi di risorse umane ?
davide :
Sono architetto, come voi, figlio di un falegname artigiano. Lui non si è mai fidato delle misure degli architetti (che seppur fatte bene, spesso non adeguate per fare un arredo). Lui prima di fare il mobile usciva, faceva tutte le misure del caso, compresa misure degli angoli e se necessario le dime. Così dovrebbe fare un falegname serio, prendersi le misure di persona prima di fare il mobile. La responsabilità, come hai già appurato, è sua. Il tuo controllo dei disegni, non deve essere esagerato, ognuno il suo
Archgiu_ :
Se avessi un contratto sarebbe da: architetto, segretaria, responsabile risorse umane, commercialista e tuttofare... Avrei uno stipendio ottimo per mantenere me, mia sorella, i miei cani e mettere da parte soldi per comprarmi la macchina e farmi vacanze ogni anno. Ma invece non ho nessun contratto, sono a partita Iva e a malapena arrivo a fine mese nonostante io attualmente faccia di tutto nello studio.
lorenzo_px :
Ecco allora non mi farei troppi problemi a mollare.
Se ci sono accordi scritti ok, ma qui (come quasi in tutti gli studi) è tutto a chiacchiere. Quindi o ti paga per tutto quello che fai o te ne vai senza colpo ferire. Smettiamola di fare beneficienza.
ponteggiroma :
posso essere schetto? Vattene sbattendo la porta, ma non prima di averli mandati affanculo!
unfor :
Ti fanno sentire in colpa per responsabilità che non hai, se il tizio va fuori di matto è un problema suo e io sinceramente avrei paura a lavorare per uno così
desnip :
"e un mesetto dopo averlo trovato perchè in caso dovrebbe dare di matto e andarsene almeno resto io"... ma ti ha detto proprio così? (perchè lo hai scritto due volte...)
Se è così, è come se ti avesse detto: "resta almeno fin quando mi assicuro che il prossimo è fesso come te, perchè almeno se dimostra di essere un dritto, continuo a tenermi te che sei scema..."
Perdonami se sono stata cruda, non è ovviamente quel che penso io, ma purtroppo è quel che ti hanno detto.
Segui i consigli che ti hanno dato anche gli altri e scappa prima possibile. Soprattutto, scappa prima che abbia trovato un sostituto, in modo da lasciarlo col culo per terra, perchè questo si merita.
Archgiu_ :
Si lo ha detto davvero e hai pienamente ragione. Infatti andrò via, se non trova un altro sono problemi suoi, io ho una dignità professionale e umana.
ponteggiroma :
io direi umana prima di tutto
archspf :
Se il tuo incarico non prevedeva (come prassi e come compenso) la revisione degli elaborati di terzi (aldilà della follia di tale mansione), la colpa è dell'esecutore materiale: chi ha preso male la misura? il "mobiliere" che sarà l'unico ad essere chiamato in causa per personale responsabilità.

"Sicuramente d'ora in poi controllerò ogni disegno non fatto da me.". Direi il contrario: se non ESPRESSAMENTE previsto ognuno risponde per se stesso. Se dovessimo fare anche le revisioni del lavoro altrui, dovrebbero pagarci quanto il costo stesso della ristrutturazione.
Kia :
ragiona su cosa ti fa più comodo se fatturare ancora per 1/2 mesi o lasciarlo senza sostituto perché hai già altri impegni di lavoro che ti assicurano sostentamento. Lasciarlo in braghe di tela sarebbe una bella soddisfazione (e forse un sollievo) ma tutto dipende dalla situazione economica che hai tu.
Archgiu_ :
Grazie mille, per me questi confronti sono davvero preziosi.

Purtroppo lavori miei non ne ho. Sarebbe davvero una soddisfazione andarmene. Stiamo facendo dei colloqui nel frattempo. Io sto già iniziando a capire cosa fare quando andrò via, leggo annunci e mando curriculum. Attualmente la mia idea è fare un part time di mattina (sapendo che dovrò stringere la cinghia) e nel pomeriggio studiare per concorsi pubblici o provare ad avviare una mia attività.
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