Matteo : [post n° 481559]
TETTO DA SANARE E DISTANZA DAI CONFINI
Posso chiedere una vostra opinione come tecnici. Sto presentando una sanatoria per un fabbricato realizzato nel 1964 e mai modificato. Tra le cose il tetto è stato realizzato leggermente più alto di quanto graficamente riportato nella concessione. Il tecnico del comune dice che non può essere sanato perchè non rispetta le distanze dal fabbricato confinante in aderenza, anche se realizzato successivamente. Motiva questa sua decisione per via della doppia conformità necessaria per la sanatoria. A mio avviso le distanze sono norme civilistiche e non (solamente) urbanistiche. Infatti se avessi il consenso del proprietario del fondo limitrofo potrei andare tranquillamente in deroga alle distanze dal confine. Pertanto essendo norme civilistiche il fabbricato ha "usucapito" il diritto di soprelevazione. Che ne pensate?
Penso che le distanze esistono anche per motivi igienico-sanitari, la vedo dura sostenere quella teoria.
Le distanze in urbanistica, sono prima di tutto parametri vincolanti....poi si può fare filosofia
Non è vero, tra confinanti si può creare un accordo per andare a distanze minori di quanto prescritto, fatto salvi elementi di natura igienico sanitario.