Salve,
in un esempio di una prova ho trovato questo quesito:
su un lotto di 560mq su cui è presente un' abitazione di 3 piani con Vu=265 mq in un lotto con indice di fabbricabilità if= 1mc/mq (Vu) e un rapporto di copertura Q=40% verificare se c'è la possibilità di edificare una o due tettoie con superficie max di 20mq ciascuna.
come posso procedere? Grazie
@manda : [post n° 481914]
SUPERFICIE COPERTA - prova esame di stato
Premesso che x valutare bene il tutto occorre procedere con alla mano le DTU (definizioni tecniche uniformi), il porre questa domanda lascia pensare che tu non sia pronto per sostenere l'esame di stato. Occorre fare pratica.
Il quesito, per giunta, è mal posto. Mancano dati fondamentali, quali, ad esempio la superficie dei piani, l'altezza interpiano e/o il sedime del fabbricato.
Dal punto di vista volumetrico, hai cubatura residua sfruttabile. Per determinare se sia possibile realizzare le tettoie, resta da capire quanto del lotto sia attualmente coperto. Potenzialmente, l'impronta a terra del costruito potrebbe arrivare a 224 mq (40% di 560 mq), ma nn ci è dato a sapere quanto sia già occupato.
Il fatto che l'attuale volume utile sia di 265 mc, a meno che secondo e terzo piano nn siano una torretta, direi dovrebbe esserci spazio di manovra per le tettoie (per capirci, se il piano terra fosse 224 mq l'indice sarebbe saturo). Fermo restando che siamo nel campo delle ipotesi e che se le tettoie fossero alte quanto un grattacielo, finiresti per sforare col volume utile massimo edificabile.
Calcoletti banali, in sostanza, ma risposta univoca impossibile da formulare.
A spanne la risposta è "Sì", perchè anche ipotizzando piano primo e secondo "puntiformi", il piano terra dovrebbe avere altezza di almeno 3 ml fuori terra. Ne consegue che 265 mc / 3 = 88.33 mq.
Quindi, in sostanza, le tettoie sono realizzabili "per esclusione", ma per dare risposta certa, la variabile è data dall'altezza, ergo dal volume, delle tettoie.
Il quesito, per giunta, è mal posto. Mancano dati fondamentali, quali, ad esempio la superficie dei piani, l'altezza interpiano e/o il sedime del fabbricato.
Dal punto di vista volumetrico, hai cubatura residua sfruttabile. Per determinare se sia possibile realizzare le tettoie, resta da capire quanto del lotto sia attualmente coperto. Potenzialmente, l'impronta a terra del costruito potrebbe arrivare a 224 mq (40% di 560 mq), ma nn ci è dato a sapere quanto sia già occupato.
Il fatto che l'attuale volume utile sia di 265 mc, a meno che secondo e terzo piano nn siano una torretta, direi dovrebbe esserci spazio di manovra per le tettoie (per capirci, se il piano terra fosse 224 mq l'indice sarebbe saturo). Fermo restando che siamo nel campo delle ipotesi e che se le tettoie fossero alte quanto un grattacielo, finiresti per sforare col volume utile massimo edificabile.
Calcoletti banali, in sostanza, ma risposta univoca impossibile da formulare.
A spanne la risposta è "Sì", perchè anche ipotizzando piano primo e secondo "puntiformi", il piano terra dovrebbe avere altezza di almeno 3 ml fuori terra. Ne consegue che 265 mc / 3 = 88.33 mq.
Quindi, in sostanza, le tettoie sono realizzabili "per esclusione", ma per dare risposta certa, la variabile è data dall'altezza, ergo dal volume, delle tettoie.
archifish, questo in realtà è il classico quesito da esame di stato di apllicazione delle formule standard senza entrare nel merito, usando dati virtuali. Fa il volume (mc) diviso 3 ml (altezza virtuale) e ottiene l'area (mq) di sedime che si assume essere la medesima dell'area coperta in quanto non vengono volutamente specificati aggetti già presenti e computabili, ma come se fosse un semplice parallelepipedo da planivolumetrico.
avendo indice fondiario e rapporto di copertura, può facilmente trovare il risultato. non vengono citate norme locali per cui le tettoie fanno volume.
è pura applicazione di formule stereometriche che però vanno sapute a memoria, @manda
avendo indice fondiario e rapporto di copertura, può facilmente trovare il risultato. non vengono citate norme locali per cui le tettoie fanno volume.
è pura applicazione di formule stereometriche che però vanno sapute a memoria, @manda
@ArchiFRa
Perdonami, ma non esistono formule standard, proprio perchè certi dati dimensionali non sono standardizzabili. I 3 metri che citi come "standard" sono un presupposto che non sta scritto da nessuna parte, per cui il tutto si basa sul nulla cosmico.
Su una cosa siamo concordi. Trattasi del "classico quesito da esame di stato" e come spesso accade, classico quesito concepito da idioti pressapochisti (o peggio incompetenti) che oltre a mettere in "difficoltà" chi è preparato veramente, non serve a dimostrare la capacità di esercitare la libera professione. A meno che sia volutamente fatto per premiare gli esaminandi coraggiosi che hanno le p@lle di mettere nero su bianco che ad un quesito così formulato, non si può dare una risposta sensata.
PS
Scusate, ma sono un po' drastico su questa tradizione italica di prove scritte "di una certa importanza" che si basano su quesiti formulati "un tanto al chilo" o peggio, volutamente artefatti per trarre in inganno. Credetemi che mi è capitato praticamente in ogni occasione (dall'esame di maturità compreso, in poi).
Perdonami, ma non esistono formule standard, proprio perchè certi dati dimensionali non sono standardizzabili. I 3 metri che citi come "standard" sono un presupposto che non sta scritto da nessuna parte, per cui il tutto si basa sul nulla cosmico.
Su una cosa siamo concordi. Trattasi del "classico quesito da esame di stato" e come spesso accade, classico quesito concepito da idioti pressapochisti (o peggio incompetenti) che oltre a mettere in "difficoltà" chi è preparato veramente, non serve a dimostrare la capacità di esercitare la libera professione. A meno che sia volutamente fatto per premiare gli esaminandi coraggiosi che hanno le p@lle di mettere nero su bianco che ad un quesito così formulato, non si può dare una risposta sensata.
PS
Scusate, ma sono un po' drastico su questa tradizione italica di prove scritte "di una certa importanza" che si basano su quesiti formulati "un tanto al chilo" o peggio, volutamente artefatti per trarre in inganno. Credetemi che mi è capitato praticamente in ogni occasione (dall'esame di maturità compreso, in poi).
ho appena iniziato a studiare e non avendo fatto molto di queste cose in università mi trovo in difficoltà.
io pensavo di fare cosi, sup. lotto diviso if quindi 560:1=560, poi facevo il 40% della superficie quindi 40% di 560 = 224mq disponibili, se suppongo che l'immobile abbia una superficie coperta di 220mq io no ho spazio per le tettoie giusto?
io pensavo di fare cosi, sup. lotto diviso if quindi 560:1=560, poi facevo il 40% della superficie quindi 40% di 560 = 224mq disponibili, se suppongo che l'immobile abbia una superficie coperta di 220mq io no ho spazio per le tettoie giusto?
Da dove ti saltano fuori i tuoi 220 mq dell'immobile? Non puoi supporre nulla. Puoi solo applicare formule stereometriche.
Se hai solo il volume totale del fabbricato e sai che é 3 piani fuori terra, l'unica certezza é che ogni piano é 88 mq lordi. Punto. Non puoi inventarti nulla. Questi 88 coincidono con la superficie coperta del fabbricato perché nulla ti viene detto riguardo a aggetti o altro che non fanno volumetria ma solo Sc.
In questi quesiti non puoi inventarti o supporre nulla ma usare solo ciò che hai in mano e inserire i dati nelle formule che esistono eccome. Ad esempio il rapporto di copertura come si esprime in formula matematica? Hai tutti i dati, usa il prontuario dell'architetto
Se hai solo il volume totale del fabbricato e sai che é 3 piani fuori terra, l'unica certezza é che ogni piano é 88 mq lordi. Punto. Non puoi inventarti nulla. Questi 88 coincidono con la superficie coperta del fabbricato perché nulla ti viene detto riguardo a aggetti o altro che non fanno volumetria ma solo Sc.
In questi quesiti non puoi inventarti o supporre nulla ma usare solo ciò che hai in mano e inserire i dati nelle formule che esistono eccome. Ad esempio il rapporto di copertura come si esprime in formula matematica? Hai tutti i dati, usa il prontuario dell'architetto
"In questi quesiti non puoi inventarti o supporre nulla"
Perfetto. Quindi anche i 3 metri di altezza media per piano, non sono un dato utilizzabile per il calcolo poichè stabiliti "forfettariamente". Ergo gli 88 mq per piano nn sono affatto l'unica certezza. Non sono per nulla una certezza.
In questi casi, se si padroneggia la materia, ci si alza (o si alza la mano) e ci si rivolge al commissario (o come si chiama) e gli si sottopone la faccenda. Dopodiché, se di comune accordo, si opta per assumere convenzioni, la strada è tutta in discesa. Altrimenti, argomenterei per iscritto esattamente come ho fatto nel mio primo intervento.
Perfetto. Quindi anche i 3 metri di altezza media per piano, non sono un dato utilizzabile per il calcolo poichè stabiliti "forfettariamente". Ergo gli 88 mq per piano nn sono affatto l'unica certezza. Non sono per nulla una certezza.
In questi casi, se si padroneggia la materia, ci si alza (o si alza la mano) e ci si rivolge al commissario (o come si chiama) e gli si sottopone la faccenda. Dopodiché, se di comune accordo, si opta per assumere convenzioni, la strada è tutta in discesa. Altrimenti, argomenterei per iscritto esattamente come ho fatto nel mio primo intervento.
Archifish, stai facendo inutile polemica solo per un tuo personale principio, creando problemi dove non esistono. L'altezza virtuale é stabilita per legge, non sono 3 metri inventati
Nessuna polemica, ci mancherebbe. Dico semplicemente che il quesito è approssimativo e presuppone risposta altrettanto approssimativa. O se vogliamo, dico che, al di fuori dell'esame di stato, il mondo reale è cosa leggermente più complessa ed una prova volta a determinare la capacità di svolgere la libera professione, dovrebbe tenerne conto.