Viola : [post n° 484944]
Consiglio su parcella professionista per presentazione Permesso di Costruire
Buongiorno a tutti, essendo un giovane professionista vorrei chiedervi un consiglio a proposito del pagamento delle parcelle professionali. Nel caso della presentazione di un Permesso di Costruire è giusto farsi pagare il progetto per intero con il rischio che non venga approvato dal Comune oppure bisogna farsi pagare una parte alla consegna e una parte al rilascio dell'Autorizzazione? Il mio ragionamento era quello di farmi pagare a prestazione, ossia una volta consegnato il progetto in Comune farmi pagare tutta la prestazione eseguita fino ad allora, ossia progetto+domanda di permesso. Poi successivamente farmi pagare le seguenti prestazioni come la direzione lavori ed altro.
Se la mancata concessione non dipende da negligenza o errori del progettista (irrimediabili peraltro), il lavoro va pagato per intero. La nostra è una prestazione con obbligazione di mezzi, non di risultato, specie se questi non dipende da nostre determinazioni.
Il fatto di farsi pagare a tranches di cui una all'acquisizione del permesso, è una modalità di "cortesia" nei confronti del committente, di certo non un obbligo: la cosa più sensata è farsi pagare un acconto e il saldo alla CONSEGNA dell'istanza (al massimo entro XX giorni dal protocollo).
peraltro secondo specifica legge regionale occorre inviare, unitamente alla richiesta, l'autocertificazione che il committente ha adempiuto alle proprie obbligazioni contrattuali (pagamento), pena la sospensione/annullamento del provvedimento.
Viste situazioni passate, suggerisco di farsi pagare perlomeno per l'attività svolta al momento del singolo evento.
Il fatto di farsi pagare a tranches di cui una all'acquisizione del permesso, è una modalità di "cortesia" nei confronti del committente, di certo non un obbligo: la cosa più sensata è farsi pagare un acconto e il saldo alla CONSEGNA dell'istanza (al massimo entro XX giorni dal protocollo).
peraltro secondo specifica legge regionale occorre inviare, unitamente alla richiesta, l'autocertificazione che il committente ha adempiuto alle proprie obbligazioni contrattuali (pagamento), pena la sospensione/annullamento del provvedimento.
Viste situazioni passate, suggerisco di farsi pagare perlomeno per l'attività svolta al momento del singolo evento.
E' dovere del professionista incaricato stipulare con il committente un contratto d'incarico professionale (contratto tra privati) controfirmato dalle parti, in cui definire anche importi, modalità e tempistiche di pagamento. Trattandosi di un lavoro intellettuale (come i colleghi avvocati per esempio) è sufficiente l' avvenuto effettivo svolgimento della prestazione professionale: nel caso del PdC anche nell' ipotesi di diniego, la Pubblica Amministrazione è obbligata a darne motivazione scritta per cui le eventuali varianti e relativi incarichi sono da contabilizzare a parte.