Melina : [post n° 485221]

Abilitazione come pianificatore inuior, cosa può fare??

Buongiorno, vorrei avere informazioni riguardo quello che può fare un pianificatore territoriale iunior abilitato. Purtroppo le informazioni risultano molto discordanti. Se prendo l'abilitazione da pianificatore territoriali iunior, posso partecipare a Bandi pubblici? Concorsi pubblici? Lavorare nella pubblica amministrazione? Firmare dei progetti urbanistici o paesaggistici?
Oppure è abbastanza limitante, e conviene fare due anni specialistica e concludere il ciclo completo senza abilitazione iunior? Ma allora mi chiedo cosa l'hanno fatta a fare la sezione iunior( sia architetto che pianificatore) se comunque non puoi fare granchè? Grazie mille
ArchiFra :
rispondo solo all'ultima domanda: le lauree brevi sono state istituiti per solo fini politici, abbassando il livello rispetto alle quinquennali e rendendo più appetibile un percorso breve pensando in questo modo di aumentare il numero di laureati per adeguarlo a quello europeo. I primi anni con la sola triennale non si poteva nemmeno chiamarsi dottori perchè NON era una laurea ma un diploma universitario, la laurea si prendeva solo completando la magistrale. Poi ci sono state infinite polemiche da parte dei triennalisti che volevano essere chiamati dottori, e hanno cambiato la normativa.
Cero che puoi partecipare a concorsi pubblici e lavorare nella PA, ma solo per quei bando che accettano il tuo percorso. Non potrai mai diventare dirigente, e PO dipende dal bando del singolo comune.
Francesco :
Cara Melina,
certo ci sono bandi dedicati ma come dice Archifra sarai limentata nelle possibilità..potresti iniziare a lavorare e dedicarti alla famiglia e lavoro oppure osare e fare qualcosa di più..lascio a te decidere sei ancora giovane.
Ciao
Adam Richman :
Anch'io ti consiglio di fare la specialistica. Solitamente per i concorsi cat. D nella pubblica amministrazione (Comuni, non so se anche per altri enti) è sufficiente la triennale, quindi se hai fretta di iniziare a lavorare puoi già provare i concorsi, e nel frattempo prendere la specialistica (studiare lavorando è uno sbattimento, ma in certi casi esiste un permesso di 150h/anno per seguire le lezioni). Io ho sempre inteso la triennale come un traguardo intermedio utile per chi va in crisi nei primi anni di università
Giancarlo P. :
Se non ti piace essere obbligato a studiare la specialistica, puoi espatriare in un Paese dove il laureato di primo livello (non dico triennale, perché i percorsi possono durare da 3 a 5 anni) è ancora il ruolo standard, ed il laureato di secondo livello è un plus; per esempio, in Messico la tendenza è la seguente:

a) Dopo 3,4, o 5 anni a seconda dell'Università, si finisce il primo ciclo di studi che include il Servizio Sociale (480h di legge, in un campo che abbia a che vedere - o no - col tuo percorso di studi, come ringraziamento alla Patria per averti offerto l'accesso all'Istruzione) ed il Tirocinio (durata variabile a seconda dell'Università), ottenendo una laurea abilitante - Nel mio caso: si fa richiesta di equipollenza della laurea triennale italiana alla SEP
b) Come mera pratica burocratica, si richiede il tesserino professionale - Nel mio caso: grazie al certificato di equipollenza della laurea triennale, si fa richiesta di ottenimento del tesserino (alla DGAIR non importa il certificato di abilitazione da architetto iunior che ho ottenuto in Italia)
c) Si lavora durante almeno 5-10 anni come laureato di primo livello, iniziando con miseri 400€ netti al mese (un pelo di più del salario minimo) ed arrivando anche a 1800€-2000€ netti, nel caso di ruoli apicali (Project Manager, Supervisore di Cantiere, ecc)
d) Durante questo periodo, c'è chi opta per corsi e certificati vari (PMI, Autodesk Certified Professional, Responsabile della Sicurezza, ecc), o al massimo, un Master di 1° Livello, con la finalità di scalare la gerarchia, o superare i 2000€ al mese, visto che non potrà permettersi il lusso di smettere di lavorare durante lunghi periodi - Nel mio caso, mi son limitato all'Autodesk Certified Professional, e l'abilitazione USA per Droni, ma sto adocchiando il Master di 1° livello in BIM Management
e) Solo una parte dei sopracitati, decide di studiare una Laurea di Secondo Livello, trascorsi un 5-10 anni dalla laurea di primo livello: chi è riuscito ad accantonare abbastanza, si prenderà il lusso di lasciare il lavoro durante questi 2 anni, mentre gli altri si accontenteranno di studiare di notte e laurearsi col voto minimo; c'è chi opta per un MBA, e chi invece si mantiene nel Settore. Una frazione importante dei Laureati di primo Livello, lavoreranno tutta la vita con questo titolo, un cv sempre più amplio, e qualche corso/certificato/master - Nel mio caso: salvo cambi di rotta, credo sarò di questi ultimi

Sul perché si decise il sistema 3+2 (o 4+1, o 3+3, ecc, a seconda del Paese), fu per armonizzazione UE: tutti i Paesi dovevano offrire Percorsi di Studi (e Lavoro) sia per il Primo Livello, che per il Secondo. A livello di DPR, hanno compiuto pure con la parte lavorativa: come Iunior si può lavorare con tutti i vincoli e paletti ivi menzionati....salvo che il mercato del lavoro la pensi in un'altra maniera (tra pagare una miseria ad un neolaureato magistrale, e la stessa identica miseria ad un triennale, preferisco le maggiori conoscenze del primo).
L'altra ragione del 3+2, era per poter avere delle specialistiche più specifiche, per esempio: un laureato triennale in un generico Scienze dell'Architettura, poteva optare per più specifiche Progettazione dell'Architettura, Architectural Design, Architettura delle Costruzioni, ecc. Ma a Genova erano braccine corte, per cui nel caso del laureato triennale in Ing. Civile, aveva a disposizione la specialistica in Ing. Civile, o...la specialistica in Ing. Civile.

Nell'ambito delle PP.AA., mi rimetto alle risposte di chi ha esperienza in merito
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