Buonasera colleghi,
vi sottopongo la casistica che sto cercando di istruire (in cui non sono il tecnico di nessuno dei titoli citati), considerando le modifiche apportate al TUE dalla Legge 105/2024 e nello specifico, come da titolo, all'Art.9 bis comma 1bis.
Mi spiego:
Siamo a Roma (Città consilidata/T1 da PRG), la costruzione in cui è la 'mia' UIU viene costruita nel 1929 (progetto reperito), la planimetria catastale di impianto della UIU, datata 1939, risulta conforme al progetto. Sembra non esserci stati altri titoli urbanistici/edilizi sino al 2012, quando viene depositata una CILA per modeste opere interne MA l'ante operam graficizzato non risulta conforme al progetto del '29 (tantomeno al catastale del '39). La difformità consiste in un chiaro aumento di cubatura, a chiusura del balcone esterno. La CILA nel 2014, a fine dei lavori/collaudo e variazione catastale, viene regolarmente chiusa.
Ancora, nel 2023 (con nuova proprietà)e perciò in corso di validià, viene depositata una SCIA per opere da eseguirsi rientranti in MS pesante; l'ante operam risulta conforme al post operam della predetta CILA/2012 MA entrambi i titoli edilizi risultano essere difformi dallo stato dei luoghi: oltre che per il predetto aumento di cubatura, anche per modifiche prospettiche inerenti finestre e/o portafinestre disegnate arbitrariamente.
Sintetizzato lo stato documentale in mio possesso, volendo interpretare l'Art. 9bis C. 1bis, in cui è stata aggiunta questa nefasta frase "a condizione che l’amministrazione competente, in sede di rilascio del medesimo, abbia verificato la legittimità dei titoli pregressi", quale sarebbe lo stato legittimito della 'mia' UIU? Non avendo la PA di competenza espresso MAI alcun parere sui predetti titoli.
Grazie anticipatamente
FD : [post n° 485403]