Daisyyy : [post n° 485760]

Studio chiede partita IVA per assumere, è normale?

Salve a tutti, sono una giovane architetto neolaureata, l'altro ieri ho avuto un colloquio di lavoro con un membro di uno studio di architetti che cerca nuovi membri.
Mi è stato detto che dopo un periodo breve di prova, e poi alcuni mesi di collaborazione, sarebbero stati disposti ad assumermi PURCHE' CON PARTITA IVA. Qualcuno saprebbe spiegarmi in breve come mai è richiesto ciò, purtroppo non sono ancora molto esperta di queste faccende... io ci vedo qualcosa di losco, oppure è normale che un architetto assunto come dipendente in uno studio debba possedere la partita iva? Grazie a chi risponderà
arch.sergio :
Ciao cara Daisy,
Non so se ci sono altri post sull'argomento ma molti usano questo scamotage appunto per non assumerti.
Dal punto di vista formale sei un collaboratore esterno a partita IVA
In realtà sei un dipendente.
Solo che appunto non sei assunta.
É diventato "normale" ma ovviamente non è giusto eticamente e legalmente.
Per farti capire meglio, durante il Covid, c'era un assegno per le partite IVA e uno studio di Milano ha scalato dallo stipendio dei collaboratori quel bonus.
Vedi tu cosa ti conviene, buona fortuna
Sergio
ivodivo :
Partita IVA e assunzione sono due termini che configurano condizioni molto diverse.
Nel primo caso sei un libero professionista (senza dilungarsi sulle false partite iva.....).
Nel secondo caso sei un lavoratore dipendente con tutto quello che ne consegue.

Nel caso in esame si tratta solo di capire se i termini sono stati usati di proposito per trarre in inganno oppure in buona fede. Dato per assodato che gli studi di architettura che assumono dipendenti in Italia si contano sulle dita di una mano si presume che in questo caso ti stiano proponendo di lavorare come collaboratore a partita IVA, utilizzando il termine "assunzione" per esplicitare la legalità dell'operazione (in poche parole forse vogliono specificare che non lavorerai in nero).

Vi prego di non partire col pippone delle false partite iva, ho solo provato a interpretare e dare una spiegazione di quali possono essere gli scenari della situazione postata da Daisyyy.
Kia :
Ossugnur.......e infatti non è una assunzione! Assunzione e p.iva sono due cose completamente diverse. Quello che ti stanno proponendo è una "collaborazione a p.iva" e se ti hanno detto che il lavoro è tassativamente in sede, full time,ecc. è praticamente un rapporto subordinato ma con gli oneri della subordinazione tutti a tuo carico (contributi previdenziali, tasse, ecc) ...praticamente è la normalità negli studi. Detto questo non sto affatto giusticando ma purtroppo la realtà è questa e la cosa è assolutamente alla luce del sole in quanto il Job Act (Legge Fornero) lo consente. Ad onor del vero era prassi anche precedente ma con rischio di cause di lavoro, sanzioni, ecc. Comunque è storia vecchia, io mi sono laureata praticamente 20 anni fa e il problema già c'era per cui figurati.....Concordo con il collega, valuta cosa ti conviene. Devi valutare diversi aspetti, a volte i costi per sostenere la cosa non sono compensati da adeguati guadagni per esempio.
O'Lamiento :
Anche io come te, cinque anni fa appena laureato, sono caduto dalle nuvole scoprendo questa pratica sgradita a molti, me compreso. E ora vedo amici e conoscenti che senza laurea o con altre lauree sono bellamente assunti e tranquilli, con orari di lavoro normali e paghe nette comunque soddisfacenti, "sistemati" per dire un termine tanto caro agli italiani.
unfor :
Ma siete sicuri che il Job Act lo consente? Io ai tempi quandi uscì la legge avevo inteso che era stata ammessa la monocommittenza per chi è iscritto a un ordine professionale.
Anche richiedere la presenza fissa in ufficio tot ore tutta la settimana possono?
Daisyyy :
Ora che ci penso non è mai stata nominata la parola assunzione/assumere... tuttavia è stato detto che il lavoro sarà in sede.
BHE, a quanto pare se la realtà è questa non si può far altro che adattarsi, sperando che lo stipendio non sia da fame e lavoro metà anno solo per pagarmi la fo**uta P IVA. Sono un po' scoraggiata...dopo anni di studio e sacrifici per portare avanti la carriera universitaria, trovarsi alla fine del percorso con le briciole.
O'Lamiento :
Quindi non ti hanno ancora detto quanto ti daranno? Il famoso tabù di non-comunicare-lo-stipendio fino all'ultimo.
Kia :
Intanto cerca di capire quanto sono disposti a pagare ("stipendio" è per i dipendenti. Questo è un onorario, compenso, per prestazioni professionali)Sarebbe una info essenziale per valutare la collaborazione.....
Daisyyy :
Secondo voi quale potrebbe essere un compenso dignitoso? Dico "dignitoso" e non "giusto" :*)
Inoltre sapreste indicarmi approssimativamente quanti soldi tra contributi e tasse varie verserei al fisco in un anno?
ArchiFra :
unfor, la legge fornero ha agevolarto tantissimo i titolari di studi: io 15 anni fa lavoravo a partita iva ma con tutti gli oneri del dipendenti (avevo perfino il badge per timbrare le presenze...). mi hanno lasciato a casa via mail con 3 giorni di preavviso solo eprchè avevo avuto un figlio (notare che avevo lavorato fino alla settimana prima del parto, nonostante gravidanza a rischio, che ho ripreso sotto ricatti da casa 10 giorni dopo avendo un bimbo prematuro di un mese e mezzo, e che sarei dovuto rientrare al secondo mese).
Ho fatto causa patrocinata dalla Consigliera di Parità perchè era un palese caso di discriminazione di genere, ma nel frattempo è entrata in vigore la legge Fornero con effetto retroattivo sulle cause in corso, per cui essendo io iscritta a un albo nonostante la monocommittenza, il badge e tutte le prove e testimonianze, ho dovuto accettare un patteggiamento.
ponteggiroma :
il compenso giusto e dignitoso è quello che TU ritieni giusto e dignitoso in considerazione della tua esperienza e di quanto puoi dare allo studio. Ai fini della tua valutazione tieni sempre presente che se ti pagano con fatturfa e quindi a partita iva dovrai detrarrfe tutte le tasse e contributi
Francesco :
Cara Daisyyy,
ti allego un sito dove trovi delle indicazioni di pagamenti
https://www.glassdoor.it/Stipendi/junior-architect-stipendio-SRCH_KO…
potrai vedere esempi di stipendi di grandi studi per architetto junior che dovresti essere tu...
Come partita iva se non sbaglio un costo ragionevole sarebbe 1.6 k ma dipende sempre dove vivi e se puoi appoggiarti inizialmente dalla tua famiglia cosi da risparmiare delle spese..
Sei giovane e se conosci una lingua come inglese o altro ed hai la possibilità cosi come dico a molti prova un'esperienza estera poichè in altri paesi ci sono minimi salariari da rispettare..
Sii coraggiosa (se puoi) e trova una tua visione lavorativa.
Ciaoo
Francesco
Daisyyy :
Vi ringrazio per le risposte e i consigli che mi avete dato.
Archifish :
"Come partita iva se non sbaglio un costo ragionevole sarebbe 1.6 k "
1600 € lordi, fatturati, sono ragionevoli (anzi, vantaggiosi) solo per chi deve pagarli.
A meno che non si viva a due passi dallo studio, si disponga di un tetto sulla testa già pagato e si decida di sopravvivere con meno di 1000 € al mese ovvero quello che rimane tolta Inarcassa, contributi, iscrizione all'ordine, commercialista ed assicurazione professionale. Rimangono da sottrarre eventuali spese per trasporti/trasferta, eventuali pasti fuori casa, ecc, ecc. (in sostanza resta in tasca di più con un part time in qualsivoglia supermercato e si gode di tredicesima, ferie, permessi, malattia).
Resto dell'idea che per fare lo schiavo, senza orari e senza tutele, si dovrebbe iniziare a parlare di parcelle mensili attorno ai 2500 € con ragionevole certezza di salire presto verso quota 3000 € ed oltre. Se voglio e/o posso permettermi di fare la fame, la faccio da vero libero professionista, almeno sono padrone di me stesso compresi onori ed oneri e quel briciolo di libertà (non retribuita) che ne consegue.
Francesco :
Archifish 1.6 k volevo dire netti e non lordi non vivo in Italia e non conosco la tassazione.
Comunque concordo con te ed ammetto che avrei dovuto specificare il valore dicendo netti.
Archifish :
@Francesco
Ci mancherebbe. Si tratta pur sempre di punti vista. Oltretutto, dopo il tuo chiarimento, direi che i pareri convergono.
Adam Richman :
A regime per vivere decentemente con p.iva bisogna fatturare a mio parere 35-40.000€/annui, come scritto da archifish. Cifra miraggio per quasi tutte le finte p.iva e per una buona fetta di vere p.iva.
Naturalmente la vera p.iva ha più spese (studio/postazione, licenze software, ecc.). In 10 anni di finta p.iva ero passato da iniziali 18.000 a finali 22.500, importo insostenibile a 35 anni. Ho sbagliato a resistere così tanto, bisogna stare attenti a non restare impanati in queste situazioni
Daisyyy :
@Francesco dove vivi, se possibile saperlo? sei riuscito a inserirti facilmente? Come vivi?
Francesco :
Ciao Daisyyy,
io vivo in Francia a dire il vero inizialmente è stato complicato, per il lavoro avevo i miei programmi e sono riuscito a realizzarli, mentre per la vita di tutti i giorni è un po' complicata la mentalità francese.
Ti lascio mia email email se hai bisogno di maggiori informazioni. Se sei motivata UK, Olanda e Danimarca sono realtà importanti dove trovare lavoro. Ciaoo
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