…senza pratica che lo giustifichi. Dal primo incontro con i clienti, esce subito un problema, e cioè che l’appartamento (Roma) appena acquistato, allegato all’atto ha un catastale del 2008 conforme allo stato dei luoghi; fin qui tutto bene se non che questo non è stato autorizzato da nessuna predente pratica; il progetto originario (licenza del 1955) era leggermente diverso, le difformità stanno tutte in una porta del bagno spostata e in un tramezzo del corridoio eliminato.
In questo caso, cosa fa fede? Lo stato di fatto, avallato dall’atto notarile o il progetto originario? Su cosa mi devo basare x l’ante operam??
Certo, se avessero sanato prima di comprare, ma è sempre la stessa storia..
Mary : [post n° 486385]
Catastale conforme ma…
Sembro un disco rotto: il catastale non ha alcun valore probatorio, menchèmeno l'atto notarile. E francamente dopo (anche) tutti gli emendamenti intercorsi in questi anni sulla definizione di stato legittimo (legge "Salva Casa" compresa), rimango perplesso che la questione non sia stata ancora "assimilata alla collettività" (cit.).
Fa fede il progetto originario coordinato con tutte le autorizzazioni URBANISTICHE successive.
Per la tipologia di intervento (per come descritto) salvo incompatibilità con la disciplina edilizia e regolamenti locali, sarebbero regolarizzabili con una CILA in sanatoria per diversa distribuzione degli spazi interni.
Fa fede il progetto originario coordinato con tutte le autorizzazioni URBANISTICHE successive.
Per la tipologia di intervento (per come descritto) salvo incompatibilità con la disciplina edilizia e regolamenti locali, sarebbero regolarizzabili con una CILA in sanatoria per diversa distribuzione degli spazi interni.
Ciao Mary, per fortuna la difformità non sembra grave (rispetto a tanti altri casi che puoi leggere qui in bacheca) e te la dovresti cavare con una cila e relativa sanzione. Detto ciò, è un caso abbastanza frequente che le cose si scoprano a cose fatte ma tante volte il committente stesso è consapevole ma ha fretta di avere il bene a disposizione per cui non resta altro che sistemare a posteriori prima di attivare ulteriori pratiche per restaurare casa. Fai la raccolta di tutti gli atti edilizi rilasciati, rilievo dello stato di fatto e imposta la sanatoria. Il catasto non ha valore edilizio per dimostrare la legittimità salvo rarissimi casi. Può solo costituire documentazione per datare alcune situazioni.