AC1967 : [post n° 486679]

Cambio di destinazione d'uso con fusione di due unità immobiliari.

Buongiorno,
Dovendo procedere con la fusione di due unità immobiliari (un A2 con un C1) contigue ma le leggermente sfalsate di circa 1,10 mt. con opere non strutturali consistenti nella demolizione di una muratura non portante e con la realizzazione di una piccola scala di collegamento in ferro.
L' unità immobiliare n. 1 è un A2 (prima casa), mentre unità immobiliare n. 2 è accatastata come C1 (negozio di proprietà).
Nello specifico ritengo che l'intervento possa configurarsi come ristrutturazione edilizia ai sensi dell’art. 3 comma 1 lett. d) del D.p.R. 380/2001 e ss.mm.ii.. (legge 105/2024).
Inoltre ritengo che l'intervento di cui trattasi non comporta un mutamento urbanisticamente rilevante in quanto non implica un incremento del carico urbanistico, in considerazione che l'unità C1 verrà accorpata all'unità A2 (prima casa) per esigenze del nucleo familiare residente. L’intervento comporta inoltre la realizzazione di modifiche prospettiche esterne, derivanti dalla modifica e/o realizzazioni di nuove aperture.
Vorrei un confronto e/o parere sulla pratica edilizia più corretta. Io credo che si possa procedere con una SCIA in esecuzione alla nuova normativa, legge 105/2024 - salva casa.
In attesa anticipatamente ringrazio a chi risponderà.
Andrea
archspf :
è stato già data la relativa risposta al quesito già presente: [post n° 486617]
lorenzo_px :
C'è un aumento di carico urbanistico, il salva casa non c'entra nulla. E' un PDC con oneri da pagare.
AC1967 :
ante intervento: A2 + C1
post intervento: solo A2 con lo stesso nucleo familiare.
Perchè c'è un aumento del carico urbanistico?
Sul punto i giudici hanno precisato che l'aumento del carico urbanistico si verifica quando la modifica della destinazione funzionale dell'immobile determina una attrazione per un maggior numero di persone, con la conseguente necessità di un utilizzo più intenso delle opere di urbanizzazione esistenti.
lorenzo_px :
Può anche non abitarci nessuno, c'è comunque un aumento di superficie, volumetria ergo aumento di carico urbanistico a carico della collettività.
Anche ipotizzando che non fossero dovuti, un domani qualcuno si sveglia e fraziona l'immobile senza aver dato un centesimo alla collettività per l'aumento gratuito di volumetria (ergo servizi).
In ogni caso, può sentire l'ufficio tecnico del suo comune e vedere cosa le consigliano.
Magari sbagliamo noi.
archspf :
cosa centra l'attuale nucleo familiare?
vi è un cambio di destinazione tra categorie funzionali DIVERSE e come se non bastasse c'è implicitamente un ampliamento volumetrico/superficie e questo basta per inquadrare l'intervento come rilevante.
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