Andrea : [post n° 487169]

Sotto ricatto da Architetto

Buongiorno a tutti, abbiamo iniziato un cantiere ad inizio covid (2020). Presentando le pratiche in comune da architetto. Subito dopo si sono sospesi causa covid, sono ripresi molto a rilento causa reperibilità materiali, andando sempre lentamente e con lunghe pause in quanto l'impresa aveva più cantieri aperti contemporaneamente siamo arrivati al periodo 110 dove l'impresa ormai ha due terzi dei lavori decide di andare a fare un cantiere grosso dove guadagnava sicuramente di più. Nel frattempo è scaduto il permesso di tre anni del comune. L'architetto oltre che progettista era anche direttore dei lavori, mansione che per la ripresa del cantiere non voleva più fare perché nel periodo di stallo aveva preso altri lavori. Abbiamo trovato la figura del direttore dei lavori ma ora l'architetto per mancanza di tempo non vuole riaprire il cantiere. Già da tre mesi insistiamo per riaprire il cantiere in quanto uno dei due appartamenti in ristrutturazione è già venduto su carta con rogito tra tre mesi. Dopo svariate telefonate gli umori si sono scaldati ed è finita la fiducia verso questo architetto. Di risposta ci ha scritto che riaprirà il cantiere quando deciderà lui. Non mi sembra un atteggiamento corretto. Vorrei sapere nel caso perdessi la vendita dell'appartamento con relative penali se posso rivalermi su questo atteggiamento dell'architetto. Grazie.
ArchiFra :
potete serenamente sollevare l'architetto dall'incarico con raccomandata a mezzo pec o cartacea, indirizzata anche al comune dove è depositato il tiolo edilizio, specificando che è venuto meno il rapporto di fiducia. ovviamente andrà pagato il lavoro svolto fino ad ora, e eventuali penali per risoluzione anticipata del contratto unilaterale se però era stato indicato nel disciplinare di incarico.
contestualmente potete nominare un altro tecnico che prenda in mano pratica edilizia e cantiere
ivodivo :
Come sempre si sente solo una parte per cui si possono fare solo considerazioni generiche di tipo teorico/deontologico/pratico.
Se avete nominato un nuovo DL non capisco sotto quale ricatto possa costringervi a sottostare il progettista.... Chi gestisce la fase realizzativa e di cantiere di un'opera e ne ha li diretta responsabilità è il Direttore dei Lavori, il progettista non ha nessun tipo di coinvolgimento, responsabilità e mansione in quella fase operativa. Ha fatto il progetto, lo ha consegnato al committente e protocollato presso il Comune e il suolo termina, a meno che non sia anche Direttore dei Lavori.
Se procedete con i lavori qualsiasi attività è svolta dal Direttore dei Lavori, il progettista potrebbe essere coinvolto in caso di varianti sostanziali al progetto depositato, ma altrimenti non ha nessun tipo di ruolo attivo. Anche la "fine lavori" è una procedura che gestirà e firmerà il Direttore dei Lavori e comunque per qualsiasi modifica al progetto può essere incaricato un altro tecnico, diverso dal progettista iniziale.
River B :
Buongiorno, per scongiurare questo tipo di vertenze è d'obbligo e consigliabile stipulare prima di iniziare i lavori con l'impresa edile firmataria della pratica edilizia, un contratto d'appalto in cui vengono definiti tra le varie cose anche i tempi d'esecuzione ed ultimazione delle opere, con l'inserimento di penali per il mancato rispetto di tempistiche e qualità d'esecuzione. Con la stessa modalità contrattualistica andranno definiti i rapporti con il tecnico incaricato, persona di fiducia del committente.
Kia :
A me pare che siate sotto ricatto dell'impresa più che dell'architetto progettista. Il progettista cosa c'entra adesso? È il D.l che serve e quello lo avete. Non so.... è una vicenda un po' strana
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