Buonasera, vi scrivo per chiedervi delle informazioni su una problematica piuttosto urgente.
I miei genitori abitano in un edificio in muratura portante di tre piani, più precisamente al primo piano. Circa un mese fa il piano terra è stato acquistato da un ragazzo (titolare di un impresa di tinteggiatura e cappotti) che ha iniziato quasi immediatamente dei lavori di ristrutturazione in completa autonomia. Non ha affisso nessun cartello lavori e pensavamo si trattasse di semplice edilizia libera, invece stava demolendo oltre ai pavimenti anche tutti i divisori interni ed ovviamente l’intenzione è anche quella di rifare interamente gli impianti idrici ed elettrici. Ora, so che andava segnalato perché avrebbe dovuto richiedere un titolo edilizio per poter effettuare quei lavori, ma per quieto vivere ho preferito soprassedere (diciamo che il tizio in questione è ben poco raccomandabile).
Il problema è nato settimana scorsa quando tra i detriti della demolizione abbiamo visto un architrave in CA demolita (mio padre ha costruito quella casa quando era ragazzo, quindi sa che quell’architrave era stata posizionata su un apertura del setto centrale della muratura portante). Ovviamente l’hanno fatto senza alcun progetto strutturale, sostituendola con un architrave in laterizio(tra l’altro verificando il codice ateco, nemmeno potrebbero effettuare simili lavori).
Dopo questo accaduto abbiamo intimato con la lettera di un avvocato di fermare subito i lavori e riprenderli solo quando si saranno messi in regola.
Sembra che oggi abbiano incaricato un tecnico e, come se non bastasse, sul sito dell’albo risulta sospeso per provvedimenti disciplinari, quindi boh…..farà firmare qualcun’altro. Ma qui arriva il problema,, lui vuole presentare una CILA solo per una nuova suddivisione interna ma so per certo che il proprietario voglia fare anche un intervento di natura strutturale perché oggi in cantiere abbiamo visto un bel rettangolo segnato in rosso su una porzione del muro portante centrale e due profili in acciaio posati a terra, quindi si presume siano pronti a fare una cerchiatura. Tra l’altro telefonando al tecnico nemmeno era sorpreso, ha quasi fatto il finto tonto, quindi probabilmente sapeva qualcosa ed anzi, glieli avrà dimensionati lui i profili. Ma ovviamente occupandosi solo della pratica edilizia e non dovendo fare la direzione lavori se ne lava completamente le mani.
Volevo quindi chiedervi se è possibile, a lavori ultimati, dato che la struttura è una parte comune(come proprietario)di far fare una perizia interna per verificare lo stato dei luoghi e che non abbiano toccato la struttura portante? C’è una legge che lo permette? O potrei richiederlo tramite un esposto al comune?
Se fosse possibile potrei intimarli tramite avvocato di questa possibilità così da farli desistere nel fare l’intervento.
Perché se faccio l’esposto domani e vengono a fare un controllo ma la cerchiatura ancora non è fatta, chi mi da la sicurezza che non la realizzino prima di chiudere i lavori?
Deark : [post n° 487771]
Intervento strutturale senza autorizzazione
Si, certamente puoi fare una segnalazione al comune. Parlane direttamente con il responsabile dell'ufficio tecnico e ti dirà la procedura migliore.
Farei poi una segnalazione all'asst di compentenza per la verifica delle condizioni di sicurezza. Di certo non ci sarà PSC o POS o altro e si beccano una bella multa e, se ci fossero gravi inadempienza, la sospensione del cantiere
Farei poi una segnalazione all'asst di compentenza per la verifica delle condizioni di sicurezza. Di certo non ci sarà PSC o POS o altro e si beccano una bella multa e, se ci fossero gravi inadempienza, la sospensione del cantiere