Buongiorno, sto seguendo dei lavori di ristrutturazione di un appartamento e rispetto al progetto presentato in Comune (CILA) stiamo facendo delle piccole modifiche.. in particolare:
1) cambio del verso di apertura della porta di ingresso;
2)diversa posizione dell'angolo cottura nel soggiorno (parete di fronte rispetto a quella presentata inizialmente);
3) diversa posizione dei sanitari per via degli scarichi.
Mi chiedevo se per via di queste piccole modifiche dovessi presentare una variante in corso d'opera o se sono modifiche trascurabili.
Grazie a chi saprà rispondermi
Buongiorno. la CILA non prevede varianti, per piccole modifiche in corso d'opera come ad esempio le tue, si presenta, al termine dei lavori, la tavola con i grafici aggiornati secondo modifiche apportate in corso d'opera. Magari informati comunque presso il tuo comune ma dovrebbe essere così.
Per me non deve presentare proprio niente. le modifiche sono totalmente ininfluenti!! Ma ti pare che se inverto il bidet con wc nello stesso vano faccio una cila?!? Ma dai!
Io la presenterei perché sulla planimetria catastale va indicata la posizione dell'angolo cottura
Se è sempre dentro lo stesso vano a livello edilizio non cambia nulla se lo metti su una parete o sull'altra e anche a livello catastale non incide sulla rendita. Scrivi "soggiorno con angolo cottura " e fine, all'Ade non interessa sapere su che parete è.
Si tratta solo di caricare il grafico definitivo nel portale. Non é una nuova pratica e non costa nulla. É una questione professionale (a me personalmente darebbe fastidio presentarla in modo non esatto anche se si tratta di un ak spostato sulla parete di fronte) e anche di rispetto nei confronti del committente. Poi ognuno la pensa come vuole.
quale sarebbe la procedura per trasmettere queste tavole aggiornate? sempre tramite suape? c'è un modulo?
Nel mio comune la tavola grafica con la variante finale si allega con il fine lavori, sempre tramite sue (o da te suppongo suape). Ti consiglio di informarti presso lo sportello del tuo comune perché la procedura può essere diversa da regione a regione e tra comuni.
Al netto del fatto che a mio parere l'unica "variazione" degna di possibile attenzione sarebbe solamente la posizione dell'angolo cottura in quanto, generalmente, elemento essenziale a definire la destinazione funzionale (oltreché il rispetto di eventuali norme igienico-sanitarie specifiche come, ad esempio, l'estrazione fumi), non tutti i comuni si sono dotati di uno strumento per depositare la variante o i "nuovi tipi" a fine lavori.
Per Roma, ad esempio, la procedura è quella della sostituzione pratica con relativo pagamento della reversale (assurdo lo sò), in quanto le varianti finali sono ammesse solo per "interventi parziali" (sul punto non è ben chiaro cosa si intenda).
In ogni caso la procedura segue le stesse modalità del primo invio.
Per Roma, ad esempio, la procedura è quella della sostituzione pratica con relativo pagamento della reversale (assurdo lo sò), in quanto le varianti finali sono ammesse solo per "interventi parziali" (sul punto non è ben chiaro cosa si intenda).
In ogni caso la procedura segue le stesse modalità del primo invio.