pico : [post n° 56203]

Altra bastonata sugli Architetti!

Colleghi e colleghe, ho trovato questo articolo denuncia, che intanto vi giro, su una situazione creata dalla direttiva 85/384/CEE (che sto comunque verificando) che penalizza ancora una volta la figura e il ruolo dell'Architetto. Leggete che c'è da divertirsi...


Ridiamo dignità ed onore alle Professioni, in particolare ad Architetti ed Ingegneri Italiani!

Contro la direttiva 85/384/CEE

Esiste -per fortuna da poco tempo- la direttiva 85/384/CEE (si applica alle attività del settore dell'architettura) che ha dell’assurdo: prescrive l'oltremodo incredibile esistere di un corso di laurea in ingegneria edile–architettura che permette di avere accesso ad entrambi gli esami di stato: da architetto e da ingegnere!!!!! Un assurdo tutto italiano, con un solo corso di laurea di 29 esami (a fronte dei 30 di Architettura v.o.) dove si propone la “bruttissima” copia ridotta (verificato dai programmi) di qualche esame di Architettura (e lo stesso vale per gli esami di Ingegneria) si conquistano, udite udite, ben 2 lauree!!! Ricordo che stiamo parlando delle lauree che statisticamente risultano essere le più impegnative del sistema universitario italiano: Architettura in media 10 anni, Ingeneria in media 8 anni!!!!

Si potrebbe pensate si tratti di una cosiddetta bufala, ahimè invece si è rivelata una vergognosa realtà. Noi cittadini con un minimo di cultura e buon senso non ci accontentiamo della sola abrogazione di tale decreto illogico ed assurdo.

Ma a gran voce pretendiamo che gli esecutori siano allontanati per sempre dalla possibilità di legiferare per evitare il rischio di far danni alla collettività, e soprattutto ai veri Architetti!

Sarebbe una direttiva che si ispira alle università-barzelletta degli altri stati dell’unione europea, (dove - per chiarirci - a 20 anni si è già laureati), e non si sa perché viene applicata solo nel campo dell’Architettura!

Tale direttiva, oltre a creare Architetti fasulli, prescrive che i diplomati in edilizia di altre nazioni europee possano fregiarsi del titolo di Dottore/Architetto - dopo averne superato il relativo Esame di Stato!!!!! (Almeno questo). I veri Architetti hanno dunque gettato al vento 10 anni di studi, 10 anni di vita!

C’è qualcuno in Italia che preme affinché si rilascino lauree a tutti, a scapito della preparazione e della serietà ma soprattutto a scapito di chi la laurea l’ha sudata per davvero. Tra non molto saremo tutti dottori, Architetti, Ingeneri, Medici, Avvocati. I mestieri in questo contesto sono e diventeranno sempre più dispensatori di ricchezza e benessere, e mentre il 90% della popolazione, i nuovi professionisti, è impegnata in una concorrenza spietata in un mercato ormai saturo: fruttivendoli e idraulici sguazzano approfittando delle incoerenze politiche! Credo la legge italiana non abbia prodotto mai, a memoria d’uomo, nulla di più folle, una vergogna che fa scandalo e lascia senza parole tutti coloro che del cervello ne fanno uso per pensare!

E’ la stessa aberrazione che si verificava un tempo quando nelle scuole superiori erano previsti professori che sfoggiavano come istruzione il terzo anno della stessa scuola, dunque non laureati e nemmeno diplomati. Questi a beffa dei Professori che avevano una o più lauree, il concorso di abilitazione superato, ed il concorso a cattedra vinto; godevano dello stesso stipendio e si fregiavano del titolo di Professore … senza andare in galera!!!

Tale barzelletta si ripercuote ancora adesso sui loro miseri stipendi che, dovendosi proporzionare ad una massa enorme di “Professori” nemmeno diplomati, rimane infinitamente basso!

Dunque le deviazioni mentali si ripetono e i cittadini ne fanno le spese, per tale motivo la stragrande maggioranza di loro perde fiducia nei titoli rilasciati dall’organizzazione statale e soprattutto dalle Università, e la doverosa stima per i professionisti è in repentina diminuzione!

Non bastano i nuovissimi ordinamenti a sfornare da adesso in poi –e purtroppo ogni anno- migliaia di pseudo-dottori, con programmi ridotti ad 1/20 di quelli affrontati dai veri dottori del vecchio ordinamento, non bastano i mestieri di Geometri e Periti a mettere in pericolo la dignità e il lavoro di professionisti del calibro di Architetti ed Ingegneri; ora si tocca il fondo : una laurea 2 titoli: architetto e ingegnere! Ci sono per caso i saldi di Natale? O le offerte del Mercatone paghi uno e prendi 2!!! Ma siamo impazziti!!!

Chissà magari se continuano i saldi in futuro aggiungeranno anche medico ed avvocato nella stessa laurea così non se ne parla più!!! Ci sono le confezioni da 4 in uno, no!?

Non denunceremo certo i poveri laureati in ingegneria edile-architettura, colpevoli di aver vinto una lotteria nazionale senza nemmeno giocarsi il biglietto! Conosciamo bene il significato della parola fortuna, sappiamo che l'enalotto non lo vincono gli scienziati o i meritevoli, lo vince chiunque. In questo caso i nostri amici si sono trovati ad indossare dei vestiti che non appartengono loro, ne spetteranno loro mai per cultura, per moralità, ma soprattutto per evidenza dei fatti; nonostante ciò cercheranno di tenerseli stretti ! Sanno che il trenino della fortuna passa una sola volta!

Il problema è che chi ci governa dovrebbe far in modo che la lotteria rimanga al suo posto, garantendo serietà e rispetto per le professioni, ma evidentemente chi ha deciso lo ha fatto sedendo su un'altra poltrona, per quanto mi riguarda con un gran buco al centro e non stava affatto legiferando!

Non accetteremo mai un architetto che non fosse laureato in una Facoltà di Architettura; è già un grosso sforzo tollerare i nuovi ordinamenti e gli architetti delle piccole “università regala esami” o delle “università lampo” del nord Italia, ma dico non accetteremo assolutamente mai nessun architetto-ingegnere con un'unica laurea! E’ improponibile inoltre riconoscere come architetto un semplice diplomato straniero, è impensabile che un gruppo di legislatori italiani l’abbia fatto!

Siamo fermamente convinti della necessità di “incriminare” i legislatori di tali incoerenze, per insulto alle Professioni d’Italia; chiediamo dunque ad Architetti ed Ingegneri, a tutti i professionisti e alle persone di cultura e di buon senso di apporre la loro firma a protesta del decreto, perché non possa accadere mai più che un chicchessia onorevole di qualunque colore politico e di qualunque cultura possa prendersi gioco di chi con sacrifici fisici, mentali ed economici, dedicando una cospicua fetta della propria vita, ha conquistato una laurea orgogliosamente Italiana e in special modo superbamente in Architettura !


Questo è il link di riferimento:
http://members.xoom.virgilio.it/architetting/
laurark :
non mi funziona il primo link
è il mio computer?
pico :
Provo a rimetterlo, vedi se funziona. In caso contrario fa copia/incolla e te lo visualizza

http://members.xoom.virgilio.it/architetting/
pico :
In effetti anche se non è recentissima, è passata inosservata come "trovata". Una trovata che però pesa.
laurark :
pathname = newPath.substring(theWordLen+1, stringLen); } theLink.target="_top";

questa è la risposta, sempre.
boh!
mi cchiedevo se poteva essere scritto sbagliato.
pazienza e .....grazie

L'Italia non ci merita!!!!!
Daria :
sinceramente non sapevo della direttiva (anche se non ci voleva molto ad immaginarsela) però so che c'è un corso di laurea in ingegneria-architettura a bologna......lo venni a sapere da un'amica che, laureata col massimo dei voti, una volta tornata a casa s'accorse che alla sua lode mancava qualcosa (se no, perchè non lavorava?), così pensò di iscriversi a questo corso di laurea. Col suo curriculum, furono persino capaci di rifiutarla, probabilmente perchè preferivano ingegneri......oltre al danno per via della confusione di carriere che c'è già, la beffa di non poter neanche diventare proto-ingegnere!
che dire?
pie :
A cagliari esiste questa laurea in ingegneria e finalmente gli ingegneri potranno fare a meno di noi architetti anche per i restauri, che peraltro già fanno e c'è bisogno di fare ricorsi al T.A.R. Non ci credete? www.ca.archiworld.it/
xxx :
salve a tutti: mi presento , laureato in architettura a roma, 6 anni, 34 esami, lavorando come un dannato per pagarmi gli studi.
ho fatto diversi concorsi di progettazione, ora lavoro in uno studio da un anno.
Credo che tutte le proteste contro questa rivoluzione siano più che giustificate, ma non credo siano problemi di chi professionista lo è ormai da anni, come credo parecchi di voi qui sopra, compreso chi ha iniziato il forum con la lettera di protesta.
il problema è per tutti noi che siamo agli inizi, che lo stesso accanimento lo subiscono anche da chi si accanisce contro questo provvedimento di cui parlate.
Mi sembrate tanti cani che avete paura di perdere il vostro osso, l'ho vissuto sulla mia pelle all'esame di stato, dove illustri vostri, o nostri, visto che ormai sarei anch'io del famigerato ordine degli architetti, hanno il controllo del loro posticino acquisito, e lo vedo nell'ambito professionale.

Non voglio sputare nel piatto in cui mangio, ne tantomeno rinnegare la mia formazione o appartenenza all'ordine, ma un pò di autocritica ci vuole, e di nuovo ribadisco il fatto che sono d'accordo su questa protesta, ma non su chi la fa.

dovrebbe partire da più in basso nella scala gerarchica.
e non da chi la controlla.
grazie e scusate se sono la voce fuori dal coro.
email
Ronin :
per comprendere meglio gli aspetti del problema:
www.legislazionetecnica.it/dett_giuris.asp?id_giuris=34&fromRic=

la direttiva 384 è del 1985, il recepimento dell'italia è del 1992; nel maggio 2005 il consiglio di stato ha rimesso la decisione alla corte di giustizia europea di stabilire l'equipollenza o meno tra architettura e ing. civile.
Questo perchè oggi come oggi c'è l'assurdo che un ing. civile tedesco (o francese) può iscriversi all'albo di arch. in italia e operare sui beni culturali, mentre un ing. civile italiano no (la distinzione sui beni culturali esiste infatti solo in ita); lo stesso ing. civile italiano però può iscriversi agli albi di arch. negli altri paesi europei...
A me (da persona esterna, cui la questione non interessa) sembra una situazione che non sta in piedi.

Se poi l'orientamento è che geometri e periti mettono in pericolo la dignità degli architetti e ingegneri (casomai, tale dignità è messa in pericolo dagli incompetenti che non vengono cacciati dai rispettivi ordini), direi che l'articolo si commenta da se...
matteo :
nn capisco la critica, questo corso, parlando per esperienza personale esiste da almeno 7 annni a lecco ed altrettanti a pavia. gli insegnamenti del piano di studi sono un misto tra il corso di architettura ed il corso di ingegneria edile. corso formatosi ben prima della riforma. con la possibilità per chi fosse laureato in ingegneria edile/architettura di poter scegliere se volersi iscrivere nell'albo degli ingegneri o all'albo degli architetti.
prima della riforma un architetto non poteva iscriversi nell'albo degli ingegneri e viceversa.
ora con la riforma è possibile. architettura ed ingegneria edile sono nella stessa classe, ciò significa che chi si laurea adesso nelle classe 4 o 4/s può iscriversi sia in una albo che l'altro.
penso però che un architetto non sia capace di superare l'esame di stato di ingegneria senza un consistente studio sulle strutture di fondo. e viceversa non credo che un ingegnere edile si "riduca" ad iscriversi all'albo degli architetti dopo che si è fatto un mazzo tanto sulle strutture, statica, materiali, costruzioni etc....
il vero pericolo per la nostra professione sono le professioni dei geometri e dei periti, figure professionale sconosciute nel resto d'europa.
esperienza personale. un amico di famiglia fa speculazione, costruisce 4 villettine fuori milano, le fa fare da un geometra, ci sono pilastri inutili in centro alle stanze, i costi lievitano, non corrispondono alle aspettative dei futuri compratori e dopo 2 anni non sono nenache intonacate....
un ingegnere può non avere le sensibilità estetica di un architetto, ma è una figura che io comunque rispetto.
matteo :
l'ex architetto per cui lavoravo era orgoglioso di non aver mai dovuto fare un'esame di fisica o chimica o statica e neppure scienze delle costruzione quando era all'università negli anni 60.
i miei ex prof non facevanmo mistero che i loro laboratori erano tutti autogestiti e i voti autoproclamati.
quindi meglio loro? oppure anche solo un architetto iunior, che comunque ha fatto esami di fisica, chimica ed almeno 2 esami di statica e scienze delle costruzioni?
laurark :
se è giusto che una persona che ha studiato a metà ingegneria e a metà architettura possa poi scegliere, ed essere competente quanto entrambe le figure, allora tanto vale eliminare la facoltà di architettura.

Personalmente penso che dovremmo essere o carne o pesce, perchè il campo è oramai tanto vasto che non si può aprire qualunque strada a tutti.
Cmq la nascita delle società di ingegneria servono anch'esse a rendere l'ingegnere più competitivo economicamente.
Evidentemente l'intento è di affossare e poi eliminare una formazione umanistica nel campo edile, urbanistica compresa!! Tutto si ridurrà ad un ambito puramente tecnico.
Il mondo va così......
manu :
....io sinceramente mi preoccuperei poco degli ingegneri, loro almeno hanno fatto e fanno un corso di studi come il nostro!! e a parte poi il gusto e l'estetica che può o non può appartenere ad ognuno di noi, posso dire che hanno certe competenze...Ma i nostri cari "colleghi" geometri?....IL MONDO E' NELLE LORO MANI mie cari colleghi architetti!!!
ALICE :
Molto sinteticamente vorrei esprimere il mio parere. Ho vissuto gli anni dell occupazione universitaria la cosidetta pantera anche se ufficialmente risultava il blocco esami e delle lezioni doveva far si che gli studenti ottenessero la riduzione delle tasse era in carica il ministro per l Universita Ruberti si ottenne un pseudo abbassamento delle tasse la perdita di un anno circa di lezioni con nessuna possibilita di recupero per noi poveri studenti mentre nella facolta d ingegneria ottennero tutto non aderendo ad alcuna occupazione .
Vedi la diversita nei comporatamenti noi architetti siam riusciti dei lavativi politicizzati anche non aderendo a certe inutili congreghe o manifestazioni indette da chi voleva di certo fermare i poveri studenti senza appigli infatti stranamente subito dopo l occupazione per i vari figli di.... ci fu un esplosione di saper e di esami..
Esiste il tanto odiato esame di stato che blocca i furbi anche se un mezzo poco ortodosso i prof. architetti ne fanno buon uso.
L aspetto legislativo va cambiato .Il voto.
Andrea :
e poi ci si lamenta perchè l'esame di abilitazione professionade venga abolito???
Di questo passo saranno necessari almeno tre livelli di "scrematura" prima di avere dei professionisti veri (e non dei pagliacci dotati di doppia laurea).
Sono sconcertato.
Arch_ino :
Per essere ancora più informati sulla questione leggetevi la bozza di riforma del DPR 328 sul sito www.agrotecnici.it, penso vi attanaglierà uno sconcerto ancora maggiore. Non è la laurea in arch-ing, non sono nemeno tanto le università... E' L'ETERNA LOTTA PER MANTENERE IL POTERE ACQUISITO... io sto seguendo molto attentamente l'iter legislativo della professione e questa bozza è chiaramente dettata dagli Ordini professionali tutti: Geometri, Ingegneri ed Architetti che per una volta si trovano d'accordo in una cosa: PENALIZZARE I GIOVANI. Stando a questa bozza un laureato triennale dopo con 6 mesi di tirocinio ed un esame di stato a 4 prove è in pratica un Geometra ed anzi gli converrebbe iscriversi a quell'albo per competenze e facilità dell'esame di Stato; un ragazzo con laurea magistrale (50 esami circa), 6 mesi di tirocinio, esame di Stato a 4 prove può accedere alla sezione A dell'albo voluto... ma ad un solo settore, mentre i vecchi laureati V.O. (se non ricordo male fino al 2002), con 35 esami circa, nessun tirocinio, esame di stato a due prove possono iscriversi anche a tutte e 4 i settori. Per iscriversi ad un settore diverso un laureato magistrale dovrebbe fare per ogni settore del suo albo l'esame di stato corrispondente a 4 prove... Anni '60... architettura: 30 esami... bastava a volta anche passare il libretto al prof che te lo firmava... ora pare non bastino 10 anni di sudore... e queste leggi chi le fa? Le lobby degli Ordini di laureati negli anni '60... Una volta si diceva "LARGO AI GIOVANI" ora si tende a SOPPRIMERLI SUL NASCERE... quando va bene a SFRUTTARLI. La generazione che ci ha preceduto ci da proprio dei grandi e begli esempi.
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