Sarei riconoscente a chi mi desse un "lume" in materia di amministrazione comunale.
Capita questo:
nel 1995 alcuni comproprietari cedono gratuitamente alcuni mappali di terreno, destinati a strada, al Comune di Comacchio. L'atto con cui il Comune raccoglie questa cessione è una dichiarazione di disponibilità a cedere gratuitamente i terreni con le opere di urbanizzazione allora inistenti (nessuna).
Il Comune ad oggi, non ha affatto costruito la strada nè urbanizzato in altro modo la zona; alcuni ex comproprietari (tra cui il sottoscritto) vorrebbero costruirsi la propria casa nella zona ed il Comune subordina la concessione edilizia al rilascio in suo favore di una fideiussione che lo garantisca che l'urbanizzazione primaria la si faccia noi.
Va chiarito che a tutt'oggi il Comune non ha trascritto in Conservatoria l'acquisizione a patrimonio pubblico dei mappali ceduti gratis nel 1995 per i quali però potrebbe aver ricevuto i contributi regionali per fare le opere. Tant'è che nel 1995 ci minacciò di far fare l'urbanizzazione coattivamente a ns spese se non gli avessimo ceduto i mappali.
La domanda è la seguente:
siamo costretti davvero a realizzare la strada a ns spese o no ?
E secondariamente, una volta realizzata ed una volta che il Comune trascrivesse gli atti di acquisizione non sarebbe ns diritto avere il rimborso di quanto speso ?
Grazie a chi vorrà aiutarmi.
lucy : [post n° 58481]