fiamma : [post n° 70801]

etica

Ho appena ricevuto la telefonata di un cliente di mio marito (che non è del ramo) che provava a contattarmi da un po'. Mi son fatta trovare, per caso, solo ora, perchè non sapevo che pesci prendere. Il tipo vuole tagliare i rapporti con l'architetto che ha presentato (ed è stato pagato) un prog. di ristrutturazione per casa sua ma che poi è scomparso e risulta irrintracciabile. Dopo varie "buche", il committente, infuriatissimo, ha deciso di rivolgersi alla sottoscritta per realizzare l'opera. Con la fame di lavoro che ho, io ho quasi accettato (previo sopralluogo), però non so come comportarmi col collega. Premetto che non lo stimo per niente e che lui non avrebbe questi scrupoli, ma non posso fare a meno di pensare che non sia correttissimo.....Il cliente asserisce che non riesce a rintracciarlo neanche per mandarlo a....
che faccio? pensavo di muovermi lentamente ma in modo tale che l'arch. sappia...
aiuto!
cecco :
ti capisco ma se tu ti metti al poto del committente che cosa faresti? in qualsiasi servizio che acquistiamo ad es.ristorante, la tintoria il sarto o anche la fabbrica di infissi......siamo soddisfatti dell'artigiano fino a quando questo e' corretto e puntuale; ma non appena l'equilibrio cade si cambia artigiano.
Nel tuo caso se l'altro architetto ha incassato i soldi ed e' latitante senza una giustificazione credo che si meriti anche un richiamo dall'ordine e una sanzione economica del giudice di pace. accetta.
Rob :
Art. 36
L'architetto non deve compiere atti tendenti alla sostituzione di colleghi che stiano per avere od abbiano ricevuto incarichi professionali.

Art. 37
L'architetto chiamato ad assumere un incarico già affidato ad altro collega, deve preventivamente informare, per iscritto, il collega stesso, accertarsi del contenuto del precedente incarico e che esso sia stato formalmente revocato. Prima dell'accettazione dovrà altresì verificare le prestazioni già svolte al fine di salvaguardare i compensi maturati. Sono fatti salvi i diritti d'autore.

Art. 38
L'architetto deve astenersi da apprezzamenti denigratori nei confronti di un collega, ed in particolare quando ne prosegue l'opera iniziata ed interrotta. Dovrà astenersi, altresì, da qualsiasi giudizio inerente gli onorari maturati dal collega sostituito.

Manda una raccomandata e accetta...
lorenzo :
esatta la deontologia professionale.
Credo che la raccomandata debba in primis inviarla il committente. Dopodiche, quando sei certa che l'incarico sia stato revocato, accetti
cecco :
le norme di deontologia non dicono nulla sulla durata della prestazione: in pratica se io architetto prendo degli incarichi da piu' persone mi faccio pagare l'anticipo e poi non mi faccio piu' vedere dicendo ad esempio che sto pensando all'idea nessuno mi puo fare nulla? ma in questo modo poi un cantiere può diventare una fabbrica di S. Pietro! mi sembra che una raccomandata poco
patty :
...credo che tu possa fare subito il sopralluogo per vedere di cosa si tratta e per accertarti della situazione...poi, se la cosa ti sembra fattibile chiedi al cliente di inviare una raccomandata in cui revoca al primo architetto l'incarico per i motivi che lui riterrà giusti.
solo dopo...potrai cominciare il tuo lavoro...
comunque...un cantiere non può diventare una fabbrica del Duomo....esistono disciplinari che scandiscono delle consegne e, se vengono presentata pratice comunali...esistono anche limiti temporali ben precisi...
...
Rob :
non sono così tanti che ti pagano l'anticipo...il cliente può revocare il mandato quando vuole saldando il lavoro svolto...o magari se ti fa firmare un bel fogliettino dove tu t'impegni ad ottenere es. un permesso di costruire entro un certo tempo prefissato non vedi neppure quelli...
laurark :
se vuoi capire se davvero è l'architetto a comportarsi male col cliente cercalo tu.
se si chiarisce la cosa perdi magari il lavoro ma sei a posto.
se quello si nega anche con te.....che pretese vuole avere?
se sparisci ovvio che il committente si rivolge ad un altro.

ma sul sapere chi ha torto davvero....meglio sentire le 2 campane. anche i clienti a volte sono dei disgraziati!
dani :
non la racconti giusta.

ma ti pare che un architetto, con residenza, partita iva, etc. possa sparire così senza portare a termine il suo lavoro e mettendosi così a repentaglio la sua posizione anche giuricamente parlando??

ma ti pare che possa essere non rintracciabile??

dai raccontaci che tu vuoi realizzare quel che lui ha progettato e saresti più credibile!

altro che deontologia!!
dani :
raccontacela giusta.

che il cliente di tuo marito vuole fare un favore a lui e quindi ti vuole passare il lavoro.
fiamma :
Allora, si è risolto tutto nello spazio di una mattinata, nel senso che, dopo aver riflettuto un po' e letto i visto i vostri post (ero arrivata fino al secondo di Rob, poi è saltato internet) ho preso il tel e chiamato lo studio dell'arch. fantasma che naturalmente non ho trovato. Ho spiegato, allora, al ragazzo che aveva curato la presentazione del prog che il loro cliente era furibondo e che se non si facevano vivi in un modo, questi si sentiva libero di dar l'incarico a me. Ho cmq lasciato detto che il boss poteva chiamarmi per chiarimenti. Dopo una mezz'oretta, il cliente di mio marito mi ha chiamato scusandosi e riscusandosi, ma dicendogli pure che aveva risentiro l'arch. Gli ho fatto notare che l'avevo chiamato io per correttezza e la questione si è chiusa. L'architetto non s'è sognato di richiamarmi.
fiamma :
laurark: l'arch. lo conosco bene e, pur non sognandomi di dir nulla di male contro di lui davanti ai clienti (son convinta che il fango torna sempre in faccia di chi lo getta), so che stavolta aveva ragione il cliente. Il fatto è che il lavoro era piccolo ed il nostro collega ha cose ben più importanti da fare. Lo sbaglio è stato, per più di tre mesi, di non degnarsi almeno di prender tempo con i soliti pretesti e invece farsi negare a telefono, non richiamare, non rispondere ai fax, non presentarsi agli appuntamenti pur sapendo che il cliente abita a 300Km di distanza.....Boh! Cmq contenti loro, contenti tutti.
Per Dani: a questo arch di etica e posizione non gliene importa niente. Probabilm il cliente di mio marito ha pensato di fare prima con una "di famiglia" sia perchè è di fuori, sia per avere qualche sconto. Non m'interessa. L'ho già detto, a me quel lavoro avrebbe fatto comodo perchè non sono nella condizione di poter fare solo tutto quello che mi piace (vorrei anche progettare quel che faccio realizzare!), però finora ho sempre seguito la regola di non fare agli altri quel che non vorrei fosse fatto a me. Anche se ora che son arch si chiama deontologia....Per questo ho chiamato il collega e non me ne pento.
patty :
ti dico che hai fatto bene....certo, hai perso un possibile lavoro....ma sei stata corretta...
non ti giustificare...avevamo capito che eri in buona fede!
ciao
fiamma :
:) grazie di questi post
lorenzo :
sei stata correttissima.
Una considerazione amarissima; purtroppo sono le persone scorrette che vanno avanti e i committenti a quanto pare hanno il prosciutto davanti gli occhi
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