harry potter : [post n° 79558]

Ho bisogno di un consiglio...

Ciao a tutti.
Sono una neolaureata neoabilitata alla professione, ho 25 anni, sono di Milano. In questo momento sto lavorando in una società che si occupa prevalentemente di vendita di arredo e materiali edili e ristrutturazione. In pratica il cliente viene da noi, e può comprare solo materiali, piuttosto che solo arredo, oppure decidere di affidarsi agli architetti, che fanno il progetto. In pratica dovrebbe essere così. In realtà alla fine dei conti mi trovo a continuare a progettare cucine cabine armadio, bagni e soggiorni, e di ristrutturazione purtroppo vedo veramente poco.
Forse tenendo duro ci sarà spazio anche per me nelle ristrutturazioni, per ora fa tutto il mio collega che è più esperto, e ogni volta che può mi coinvolge, ma purtroppo siamo tutti oberati di lavoro e quasi sempre solo cucine. La paga è di 1250 euro al mese più iva.
Qual'è il mio problema? Ho paura di star perdendo tempo.
ho paura di svegliarmi una mattina e avere trent'anni e sapere che so fare solo arredamento (mi piace eh, ma sempre e solo quello? La professione mi piace perché abbraccia tantissimi campi..)
Mi butto?? Dicono che il primo lavoro sia meglio tenerlo un anno, ma è davvero così??

Scusate lo sfogo e la lunghezza, ma non so che fare...

HP
carlo :
io mi occupo di ristrutturazioni, negozi, show room e qualche volta stand fieristici.
sono dipendente, insieme ad altri 4 colleghi, in uno studio di milano e ci facciamo un mazzo tanto per 8-9 e a volte 10 ore al giorno, e molto spesso compreso buona parte del sabato.
certo il lavoro è vario e da soddisfazioni, ma ho 31 anni e guadagno 1100 euro/mese lorde.
io a 25 anni prendevo 500 mila lire (250 euro) al mese.

sinceramente, avessi io i problemi che hai tu....

tieniti il lavoro, fatti un bel gruzzoletto, risparmia più che puoi, poi a 30 anni puoi cercare un nuovo lavoro o magari metterti in proprio, ma almeno hai una base economica da cui partire.
harry potter :
Ritagli di tempo non ne ho dato che lavoro anche sabato e due domeniche il mese. Esco di casa alle otto di mattina e torno alle nove di sera. E questo sarebbe il meno. La libera professione non la posso fare perché ora come ora NON NE SAREI CAPACE.
Mi spiace che non si sia capito quello che volevo dire, l'unico mio scopo nella vita adesso sarebbe di imparare il più possibile, cosa che non mi sembra di fare. Non voglio fare la stella, vorrei solo vedere altre cose che non siano cucine. Ho chiesto un consiglio e me l'avete dato. Ne prenderò atto.

In bocca al lupo a tutti!
teo06 :
la frase che più mi ha sconvolto è stata: "Alla fine non conta tanto quello che si fa ma conta il trascurabile dettaglio di essere economicamente autosufficenti o meno. ".
E allora perché studiare architettura se non per passione?
Come farà ad avere mai dei clienti se l'unica cosa che sa fare è arredamento? Di arredatrici è pieno il mondo, e nn serve la laurea...
E riguardo al consiglio di Carlo: "tieniti il lavoro, fatti un bel gruzzoletto, risparmia più che puoi, poi a 30 anni puoi cercare un nuovo lavoro o magari metterti in proprio, ma almeno hai una base economica da cui partire.".
A trent'anni? Sinceramente uno che ha lavorato per cinque anni in uno show room a fare camere e cucine non lo prenderei mai nel mio studio di architettura soprattutto a 30 anni, quando ormai teoricamente la gavetta dovrebbe essere finita.
Io la vedo così. Buttati come vuoi e finché puoi, quando avrai una famiglia e responsabilità non lo farai più.

Poi se ti va male, torni a fare cucine in un altro show room. Tanto cercano sempre..

Buona domenica a tutti.

paolo :
ciao, sono architetto anch'io... Lavoro in uno studio di Vicenza e nei ritagli di tempo disegno cucine (!!!) e faccio concorsi con altri colleghi.
IL mio consiglio è di BUTTARTI!!!!, sennò arrivi a 30 anni che VERAMENTE non sai niente di come gira la professione.
Poi l'architettura, beh... sarò anche fatalista ma o la si ha dentro (e quindi ci si mette in gioco e si partecipa a concorsi e iniziative che ti permettano di ESSERE architetto e non solo di farlo per 1, 2, 3, 4000 euro al mese) o sennò conviene fare l'arredatore, per cui non servono nozioni di composizione e altro di cui tu certamente sei a conoscenza.
Fai un favore a te stessa, fai quello che senti; secondo me puoi ancora rischiare... a Milano ci sono degli studi veramente in gamba!
Ciao!
matteo :
penso che la scelta dipenda da dove vivi e dove stai lavorando adesso.

a milano coi tuoi 25 anni, poca gavetta, ma con tanto amore per l'architettura, ti rotroveresti, nella maggior parte dei casi, ad alienarti davanti ad un computer a tirare righe in cad, poche relazioni col capo, pochissime con i clienti ed il cantiere non lo vedrai mai. tutto questo per un poco misero torsolo di mela al mese.
ci sono famossissimi studi che cercano sempre, ma per stage, 3/6 mesi a lavorare gratuitamente per poi poter scrivere sul tuo curriculum che hai lavoato per l'arch tale de tali, ma hai imparato veramente la profesisone? ne dubito. ecco perchè mi ritrovo d'accordo con cecco e carlo.

se invece tu vivi in un contesto che ti mette nelle condizioni di poter scegliere di lavorare presso uno studio, dove il tuo lavoro venga veramente apprezzato e la tua persona venga coinvolta in tutte le fasi di lavoro e lo stipendio mensili non si discosti da quello che prendi adesso, forse prenderei in considerazione il cambiamento.

resta il fatto, che se veramente vuoi fare architettura con la A maiuscola, tu ti debba trasferire all'estero.
pigmentus :
cara Potter anch'io ero più o meno nella tua stessa situazione....solo che prendevo la metà del tuo "stipendio"!!!!...allora un bel giorno mi sono svegliato e ho deciso di cambiare rotta perchè nella ditta dove ero io non avrei mai e dico mai imparato a fare l'architetto ma ...l'arredatore....figurati che avevo colleghi col diploma di ragioniere!!!!!...ecco il problema... puoi continuare così o rinunciare al tuo stipendio (che è di tutto rispetto) e magari buttarti nella ricerca di uno studio dove con molta probabilità farai una fine come paventa cecco....io mi son buttato....e sono contento....
p.s. non ci dici il tuo collega più esperto quanto guadagna....magari...ritorno sui miei passi...e riprendo a afre l'arredatore..;-))))). Ciao.
fe :
io a giorni compio 29 anni. laureato l'anno scorso. abilitato ad ottobre. inizierò a lavorare in uno studio se mi va bene nelle prox settimane.
se tu credi a 25 anni di buttare tempo nel fare 'gavetta' cambia mestiere e datti allo spaccio.
se vuoi fare l'architetto innanzi tutto devi farti i tuoi anni di esperienza (come i piccoli e grandi architetti che conosci).
poi, se sei in grado di progettare (e non 'se credi di saper progettare') vedrai che ti si aprono quelle poche porte. saranno spiragli ma saranno aperte.
se sarai in grado di progettare cucine o edifici si vedrà.
il mondo è pieno di gente che vuole (e alcuni possono 'per conoscenze' o 'per soldi') progettare ma che non sanno - nella pratica - fare quasi nulla di decente.
progettisti non si diventa ma si nasce.
i soldi e i committenti sono solo un mezzo. ma se sei in gamba lo puoi dimostrare anche nelle tavole che fai per i concorsi, o nelle tavole che fai per disegnare le tue cucine.
si vede subito, e in ogni cosa, quanto uno è in gamba.
tu a 25 anni temi di sentirti sprecata. calcola che se architetti dello star system hanno iniziato da soli a 29 anni....tu per vivere 'la gavetta' con la loro stessa intensità...dovrai farla non per 5/6 anni come loro...ma per almeno 10/15 anni.
a 40 si può iniziare a pensare in proprio e in grande
harry potter :
.. penso che tu non abbia capito. Io la gavetta la voglio fare, so che è necessaria, perché io sono neolaureata e non so fare nulla. Questo lo so.
So di sicuro di NON SAPER progettare un benemerito nulla.
Non ho mai detto di volermene andare perché voglio fare la libera professionsita, e ci mancherebbe, ripeto: NON NE SAREI IN GRADO.
Quello che sto facendo io non è gavetta, è un lavoro che potrebbe essere quello dell'arredatore, e che implica anche la vendita di accessori bagno.
Posso farti io un dettaglio tecnico di una soletta in cemento? No. Non lo so fare, e lì non lo imparerò mai.
Serve saperlo fare? Bhe, penso di sì.
Solo questo chiedo: IMPARARE.
Lasciare un lavoro del genere, pagato, per andare ad imparare in uno studio, probabilmente non pagata (non sono mica fessa, so di non essere di nessun aiuto in uno studio tecnico, so benissimo cosa mi aspetta, mentre studiavo un po' di stage me li sono fatta anche io. Tra l'altro l'unico pagato in Spagna), è una follia vera e propria?
Mi avete dato la vostra opinione e ve ne sono grata.

Grazie a tutti! Alla fine penso che come dice Matteo provero a trasferirmi all'estero, ci sono già stata per un anno e davvero si vive e lavora un po' meglio
ema :
Hello,
How are You....
ok basta, parliamo in Italiano.....
Cara H.P, ho sulla mia scrivania a Dublino l`ultimo libro su di te, scritto in inglese che un po` alla volta mi sto` leggendo.....
Potrei dire tante cose, ma alcune sono gia` state dette, altre son banali....ti posso solo dire che quasi da neolaureato, con un inglese pessimo, arrivato a Dublino da solo senza nessun contatto e con un fondo economico ridotto, dopo pochi mesi ho incominciato a lavorare (cercato 1 settimana).
Per ora nn male, faccio gavetta, ma una gavetta che mi consente di imparare l`inglese e di mettere volgari soldini in tasca. Qui qlc lavoro fai, ance il piu` modesto, ha comunque un livello salariale sufficiente a sopravvivere.
Il mio portfolio nn era male (sopratutto concorsi...e concorsi) capacita` pc medio-alte.

Mio consiglio. Andare via dalla barca che affonda. Salvo miracoli l`Italy finira` bollita viva dalla competizione globale senza neanche rendersene conto......mentre` parlera` del sesso degli angeli.

Ah....orario medio di lavoro, 7.15 h. giornaliere e paga superiore (nn di poco) a quelle sentite in questo post. Costo della vita nn piu` caro di Venezia (che credo sia simile a Milano).

In bocca al lupo.
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