Vi chiedo gentilmente di una precisazione: per una semplice ristrutturzione di un appartamento, quando nella lettera di incarico tra il professionista e il cliente vengono annoverati dei lavori che poi per rinuncia dello stesso cliente non si effettuano più, bisogna aggiungere alla lettera di incarico una dichiarazione che quanto presente sulla lettera di incarico è stato svolto solo parzialmente e annoverare solo i lavori fino a quel momenti fatti?
Es: se per una ristrutturazione completa, il professionista svolge solo il rilievo, la restituzione grafica, delle soluzioni progettuali e dei preventivi, ma poi ci di ferma qui perchè il cliente rinuncia perchè costa troppo tutta la ristrutturazione.
Questa domanda è anche subordinata all'altro mio post.
Guido : [post n° 79829]
Lettera di incarico
ti fai pagare le prestazioni effettivamente svolte. E firmate congiuntamente una lettera di rescissione dall'incarico.
P.S: Anche se non è il tuo caso, la lettera di incarico ha valore di contratto tra le parti, per cui tu potresti tranquillamente portare a compimento l'incarico stesso e chiedere la parcella; la pongo come domanda e chiedo a tutti del forum che ne pensate.
P.S: Anche se non è il tuo caso, la lettera di incarico ha valore di contratto tra le parti, per cui tu potresti tranquillamente portare a compimento l'incarico stesso e chiedere la parcella; la pongo come domanda e chiedo a tutti del forum che ne pensate.
...questa potebbere essere una situazione che benissimo ci potrebbe capitare e magari non si sa come procedere esattamente.
voi se il progettista mi segue solo nella fase "progetto di massima" e io dopo non faccio nulla....ma lui continua fino agli esecutivi ecc. ecc.. gli pago tutta la parcella??? ..ma figuriamoci....
beh no in questo caso no. Il professionista si farà pagare solo il lavoro svolto fino a quel momento.
Però non riesco a capire se poi quello contrattualizzato nella lettera d'incarico viene a cadere nel momento in cui si allega il nuovo elenco dei lavori fin lì svolti. Ai fini legali intendo.
Però non riesco a capire se poi quello contrattualizzato nella lettera d'incarico viene a cadere nel momento in cui si allega il nuovo elenco dei lavori fin lì svolti. Ai fini legali intendo.
è "furbo..." (parlo come fossi io il cliente..) si fa aggiugere un qualcosa che lo metta al riparo da quello che dite voi, in caso decida di rinunciare...ma io non sono un avvocato....onde per cui.....
capito che in un contratto vale quello stabilito dalle parti...salvo poi applicare quello stabilito dalla legge...(ovviamente sono nulle clausole chiaramente vessatorie..)ma d'altronde...come dice NEO neanch'io sono avvocato...
che per tutto ciò che non è specificato dettagliatamente sul contratto valgono le norme generali di legge...
La domanda non era posta a caso, visto che guido in un precedente post aveva più o meno descritto la sua committente come un pò volubile.
La lettera di incarico, essendo un contratto vero e proprio, impegna sia il committente sia il professionista e non dovrebbe essere presa con leggerezza da nessuna delle parti.
Nella specifica, quante volte mi è capitato di sentire gente che dopo aver speso tempo e fatica per onorare un incarico, e anche nei tempi, è stato liquidato con un bel... mi dispiace, tanto i lavori non li faccio piu?
La lettera di incarico, essendo un contratto vero e proprio, impegna sia il committente sia il professionista e non dovrebbe essere presa con leggerezza da nessuna delle parti.
Nella specifica, quante volte mi è capitato di sentire gente che dopo aver speso tempo e fatica per onorare un incarico, e anche nei tempi, è stato liquidato con un bel... mi dispiace, tanto i lavori non li faccio piu?
non vorrei trovarmi, e non lo auguro a nessuno, nella situazione in cui il cliente un bel giorno decide che i lavori non li fa più perchè gli viene a costare troppo, e intanto tu hai lavorato e ti sei sbattuto per niente.
Il cliente dice: tanto i lavori non sono stati fatti e io non ti pago. Assurdo, ma tanti clienti fanno i furbini.
Il cliente dice: tanto i lavori non sono stati fatti e io non ti pago. Assurdo, ma tanti clienti fanno i furbini.
se il professionista non viene pagato ha due strade:
1-vidimazione dell'ordine della parcella, e lettera ingiuntiva del suo avvocato (con conseguente causa legale, se ancora le acque non si smuovono, o più frequentemente, accordo per una quota della parcella)
2-ingoiare il rospo
1-vidimazione dell'ordine della parcella, e lettera ingiuntiva del suo avvocato (con conseguente causa legale, se ancora le acque non si smuovono, o più frequentemente, accordo per una quota della parcella)
2-ingoiare il rospo
