semilateres : [post n° 88188]

Famigerati minimi...

Oh bella, qualcuno ha pensato bene di abolire un pò di tutto (absit iniuria verbis) e quindi anche i minimi tariffari cha lalmeno ci facevamo una (magra) bella figura a dire con tono di lieve sussiego: "Ma guardi che mi sono limitato ai minimi inderogabili stabiliti...." Ora, a parte il fatto che chi è senza peccato scagli la prima pietra, qualcuno mi dica quando mai è riuscito ad aggiudicarsi una gara coi minimi ovvero a conquistare un committente senza fare sconti che più di qualcuno in questo inclito forum ha deprecato. Il fatto è che in una assemblea di condominio, a delibera i lavori di rifacimento prospetti, a fronte di un importo complessivo dei lavori stimato attorno ai 105000 Euro un "simpatico" collega si presenta con una parcella di 1500 svanziche e... zitti tutti! come non negargli il voto all'unanimità tra il plauso della folla tutta? :-( Vabbè... Venerabili colleghi, il mio dubbio è questo: lavoro di ristrutturazione globale; progettazione integrale dall'edilizio, all'impiantistica agli arredi (su disegno) compresi. Come sviluppo la parcella? Scomputo le singole voci di progetto (a.-edile I/c; b.-elettrico III/c; c.- arredi I/e) e sui singoli importi stimati applico i famigerati estinguenti minimi (cardiotonico per la committenza compreso)? Oppure faccio il totalone ed assoggetto tutto alla categoria I/c (edilizia civile)...? Grazie per la comprensione e per i sugerimenti!
denis :
Credo che si debba liberalizzare il mercato dei liberi professionisti... Di fatto è già così, non vi pare? Gli ordini professionali costano ma non tutelano la professione e nemmeno le tariffe da applicare. Secondo me esistono due strade: 1) eliminare gli ordini professionali e liberalizzare le parcelle (il che fotografa bene la situazione attuale); 2) mantenere gli ordini professionali, rivedere i minimi tariffari se necessario e rendere obbligatorio, sempre, l'opinamento delle parcelle per qualsiasi tipo di lavoro. Così facendo non lavora solo chi fa i prezzi più bassi ma, in teoria, chi lavora meglio.
Cosa ne pensate colleghi architetti?
Un saluto a tutti.
Denis
silvia :
con ciò che dice Denis, in particolare sulla totale inutilità degli ordini che andrebbero aboliti !!!! Non tutelano e costano!
Ronin :
avete letto cosa dice il vostro presidente?
www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=8302&iDCat=33
sostiene che i minimi non vanno aboliti, perchè sono indicativi e non obbligatori... se non sono obbligatori, che problema c'è ad abolirli?
Veramente certa gente dovrebbe lavorare in miniera...
silvia :
bene, a fronte di ciò staremo a vedere Sirica e compagnie belle, come porteranno avanti il discorso...
semilateres :
La mia domanda era altra in verità e muoveva dal negletto decreto. Vedo tuttavia che i "famigerati" hanno suscitato il giusto vespaio di polemiche. Sottolineo ancora una volta come se non MAI, quantomento RARAMENTE sono stati applicati dai colleghi i minimi tariffari e che il gioco al ribasso, sebbene deontologicamnete scorretto quando non espressamente vietato, è stata l'unica arma dei miei cari e sempre stimati colleghi per accaparrarsi le commesse.
Il problema della riforma/abolizione degli Ordini è vecchia questione e falso problema. Di fatto gli Ordini che contano in Italia sono altri. I centri di interesse sono altri, non certo quelli della progettazione, almeno fin quando non smuove i milioni di euro degli appalti pubblici. Il dibattito che ha sollevato la redazione del Nuovo PRG di Roma è stato un refolo di vento rispetto a quello sollevato nel 1963! Chi non ricorda l'avrà senz'altro studiato. Il problema vero è che molti stimati colleghi esercitano solo come seconda o addirittura terza attività e quando hai le tasche piene dello stipendio, che so, di professore che te ne importa di applicare i minimi o i massimi? Al più quelli della parcella saranno... l'argent de poche, gli spiccioli. Ma quando come me e molti altri l'esercizio della professione è attività precipua allora si che i tabellari tariffari diventano la Bibbia... La Bibbia per la sopravvivenza. In fondo, poi, la qualità del progetto non si valuta (per fortuna) in Euro...
Ma io, per tornare a bomba, per quale metodo di calcolo ritenete più opportuno ed equo possa optare?
Ottima giornata a voi tutti!
semilateres :
Per parafrasare Flaiano: l'architettura è un appello cui molti rispondono senza essere stati chiamati!
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