carissimi colleghi,
vi chiedo come sia possibile che, in Italia, ingegneri, nè edili, nè civili, possano partecipare a commissioni edilizie e giudicare il nostro lavoro frutto di anni di studi specifici.
Come se non bastasse hanno anche la presunzione di dirigere un cantiere e di firmare collaudi statici.
Gli albi dormono o semplicemente fanno orecchie da mercante nei confronti di una pratica diffusa?!
Preciso che i miei migliori amici sono ingegneri
IMMO : [post n° 58984]