kar : [post n° 231868]

formazione obbligatoria

Buonasera a tutti...
non so se è colpa mia o se veramente non ci sono info relative, ma per noi architetti è diventata obbligatoria la formazione professionale? e se fosse così (come avviene da tempo per altre categorie qiali avvocati o commercialisti e da quest'anno agronomi) quali sono le direttive a tal proposito?
Grazie!
delli :
non mi risulta... so che igeometri devono ottenere un certo numero di crediti (credo ogni anno ) per poter rimanere iscritti nel relativo collegio.. per gli architetti (sezione A) non mi risulta proprio... e neanche per la sezione B ( mai ricevuto comunicazione in merito dal mio ordine)
bye bye
Ily :
Speriamo proprio che non entri in obbligo questa cosa: lo considero una specie di pizzo legalizzato (oltre all'iscrizione all'ordine, of course): comunque si, so che i geometri devono collezionare i bollini come quando si fa benzina...
Oltretutto, giorni fa ho chiesto al mio ordine se faceva un corso sulla legge antisismica perchè vorrei cominciare a progettare strutture: ebbene no, non lo fanno! :-(
Katuscia :
Grazie per le risposte. In effetti speriamo di no, anche se nella nostra professione, come in qualunque altra, tenersi sempre informati o allargare le conoscenze è quasi un obbligo morale. Ma, penso, che tra poco toccherà anche a noi, considerando che oramai la tendenza è questa...
Ily :
Eh Kate, ma un conto è seguire un corso di mia iniziativa perchè piace a me e lo VOGLIO fare, un altro ESSERE OBBLIGATA A FARLO, magari su un argomento che mi interessa poco o nulla ma che devo frequentare per forza perchè non c'è altro e devo avere i famigerati bollini!!!
In fondo si può studiare anche per proprio conto andando alle fiere, leggendo libri, facendo viaggi, navigando su internet o semplicemente guardandosi attorno. Invece a questi corsi di sicuro ci sarà genete che firma, poi si mette in ultima fila a are il cruciverba o esce a chiacchierare coi colleghi, e alla fine "s'è aggiornato" (perchè ha pagato).
Katuscia :
Sono più che d'accordo e concordo in pieno sulla speranza di posticipare il più in là possibile una possibilità che mi sembra possa diventare realtà. E poi, chi avrebbe il tempo di seguire questi corsi?
Ily :
Che poi parliamone, Katiuscia, ma la necessità "dell'aggiornamento professionale" deriva dalla schizzofrenia burocratica di questo nostro disastrato paese: a ogni terremoto cambia la legge antisismica, a ogni incidente sul lavoro più serio degli altri cambiano le norme sulla sicurezza sul lavoro, a ogni governo si annunciano mirabolanti "semplificazioni" che non fanno altro che complicarci la vita in un delirio di linee guida, regolamenti attuativi, decreti interpretativi, circolari e tabelle allegate, ogni tanto i comuni ci mettono il loro cambiando la modulistica della DIA senza nessun motivo apparente.
In fondo, la pratica edilizia non cambia radicalmente in -diciamo- trent'anni, cioè la carriera media di un architetto.
poipoi :
nell'ultimo incontro con il Ministro Alfano, il nostro Consiglio Nazionale ha chiesto che venga estesa anche agli architetti l'aggiornamento professionale obbligatorio.
Molte altre categorie (= Ordini professionali) ce l'hanno.

Chissà che aggiornandosi di tanto in tanto non si leggano più "schizzofrenia" con due zeta o "stò" con l'accento.
(scherzo: a volte può sfuggire).

In generale un professionista dovrebbe sempre tenersi aggiornato, spesso è costretto a farlo, se è scrupoloso, ma altrettanto spesso dovrebbe farlo e non lo fa e questo porta un danno al Cliente.

Il tema è se stabilirlo per legge. E stabilire COSA è importante e cosa non lo è. Se obbligare un sessantenne a studiare un CAD oppure un grafico a farsi un aggiornamento per la 818.

In realtà il sistema "a punti" che hanno le altre categorie si traduce nella partecipazione a qualche convegno o seminario di tanto in tanto, ed è un onere tutto sommato affrontabile.
Ily :
Io non sono assolutamente d'accordo con te, Poipoi.
Molti di noi già guadagnano poco, e lavorano tante ore: io non potrei permettermi ne in termini di tempo, ne di soldi, di frequentare corsi che costano centinaia di euro e durano mesi.
E gli argomenti poi?
Io sarei interessata a frquentare corsi di:
- Catasto
- Topografia
- Legge antisismica
- Restauro
- Storia dell'architettura
- Amministrazione di condominio
- Arredamento.
All'ordine non stanno facendo (ne hanno in programma) NESSUNO DI QUESTI: gli unici corsi proposti sono certificatore energetico e sicurezza sul lavoro, oppure architettura bioedilizia ecc.
Mi spieghi a che gioco giochiamo? Devo per forza frequentare un corso su un argomento che non mi interessa? Mi pare di aver già dato, fra laurea ed esame di stato, e anche economicamente, pago una salatissima tassa di iscrizione all'ordine e ho pagato una gabella sostanziosa quando mi sono iscritta la prima volta.
Adesso basta.
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