Edoardo : [post n° 236092]
Prestazioni occasionali come progettista
Ebbene, sono dipendente in uno studio ma da anni ormai faccio letteralmente progetti per amici professionisti come attività estemporanea. Ho fatturato come prestazione occasionale nei 5.000 euro/anno anche perchè in studio dove sono hanno detto che l'apertura di P.Iva è in conflitto con l'INPS e creerebbe loro dei problemi. Dato il periodo diciamo "delicato" non ho fatto proposte di modificare il mio status di dipendente regolare... ...ma è inutile dire che spesso mi devo trovare a prendere soldi in nero per i miei lavori, che invece vorrei rientrassero in un quadro professionale e regolare. Ci fossero ancora poi, sti lavori...
Integro il post chiedendo appunto se secondo voi per un dipendente già sotto regime INPS è impossibile fatturare con P.Iva. Ovviamente, se devo perdere il posto, mi metto in proprio col ca..o, a meno che non si profilino grandi proposte e opportunità migliori.
Ne deduco che non sei iscritto all'albo degli architetti, altrimenti il problema non si porrebbe e ti saresti già aperto p.iva.
Io per un anno ho lavorato così, come disegnatore a p.iva con la gestione separata INPS (perché non ero ancora abilitata alla professione): l'ho fatto perché sono una sognatrice e penso che tutti dovremmo essere in regola perché le cose vadano bene.
Ebbene, col senno di poi, reduce da una dichiarazione dei redditi che mi ha portato via praticamente il 50% circa del mio fatturato in tasse, te lo sconsiglio vivamente. Oltretutto non ricongiungeremo mai i contributi INPS con quelli InarCassa, quindi ho buttato via quasi metà del mio lavoro di un anno per niente, nemmeno per quell'illusione lontana che chiamiamo pensione...
Insomma: fai presto a passare l'esame di stato ed iscriviti direttamente all'ordine, mettiti da subito in proprio aprendo p.iva (magari col regime dei contribuenti minimi) e continua a lavorare "occasionalmente" come collaboratore... ma non entrare nel circolo INPS, se puoi, a meno che non intenda rimanere per qualche anno così, che ti faccia maturare qualcosina... Te lo dico col cuore in mano!
Io per un anno ho lavorato così, come disegnatore a p.iva con la gestione separata INPS (perché non ero ancora abilitata alla professione): l'ho fatto perché sono una sognatrice e penso che tutti dovremmo essere in regola perché le cose vadano bene.
Ebbene, col senno di poi, reduce da una dichiarazione dei redditi che mi ha portato via praticamente il 50% circa del mio fatturato in tasse, te lo sconsiglio vivamente. Oltretutto non ricongiungeremo mai i contributi INPS con quelli InarCassa, quindi ho buttato via quasi metà del mio lavoro di un anno per niente, nemmeno per quell'illusione lontana che chiamiamo pensione...
Insomma: fai presto a passare l'esame di stato ed iscriviti direttamente all'ordine, mettiti da subito in proprio aprendo p.iva (magari col regime dei contribuenti minimi) e continua a lavorare "occasionalmente" come collaboratore... ma non entrare nel circolo INPS, se puoi, a meno che non intenda rimanere per qualche anno così, che ti faccia maturare qualcosina... Te lo dico col cuore in mano!
La P.iva e inps non sono in conflitto... pensa a tutti i professori che insegnano e poi hanno un loro studio... semmai fatti bene i conti prima di aprire p.iva.
Se sei già iscritto all'albo, allora non capisco la tua domanda... immagino tu sia iscritto in automatico ad InarCassa (anche se come dipendente) quindi l'INPS è incompatibile.
Considera che chi fa due lavori (vedi l'esempio che ti diceva prima marta), come libero professionista e come prof per esempio, ha poi difficoltà a ricongiungere le due casse per la pensione.
Attualmente Inarcassa non riconosce i contributi INPS, ma non è detto che sia per sempre così!
Considera che chi fa due lavori (vedi l'esempio che ti diceva prima marta), come libero professionista e come prof per esempio, ha poi difficoltà a ricongiungere le due casse per la pensione.
Attualmente Inarcassa non riconosce i contributi INPS, ma non è detto che sia per sempre così!
Ahhh ora ho capito!
Hai un po' di confusione: la P.IVA non è incompatibile con l'INPS, sono le due casse ad esserlo!
Se sei lavoratore dipendente iscritto all'albo degli architetti, automaticamente sei sotto InarCassa e l'iscrizione ad INPS non dovresti averla, perché, per come stanno ora le cose, Inarcassa al momento della pensione (se mai ci arriveremo) non ti riconoscerà il ricongiungimento con l'INPS.
Hai un po' di confusione: la P.IVA non è incompatibile con l'INPS, sono le due casse ad esserlo!
Se sei lavoratore dipendente iscritto all'albo degli architetti, automaticamente sei sotto InarCassa e l'iscrizione ad INPS non dovresti averla, perché, per come stanno ora le cose, Inarcassa al momento della pensione (se mai ci arriveremo) non ti riconoscerà il ricongiungimento con l'INPS.
Salve,
non credo che sia corretto quanto hai detto, Lisa: essere iscritto all'albo non implica l'iscrizione ad Inarcassa. E' possibile essere infatti Architetti iscritti e non avere partita Iva. Ciò, ovviamente non permette di ricevere compensi come libero professionista ma da la possibilità di partcipare come progettista a concorsi e comunque firmare progetti magari all'interno di Imprese di Ingnerie o Studi di Architettura. Ciò significa che la fattura viene prodotta dallo studio o dall'impresa in cui si lavora e dalla quale si percepisce uno stipendio come dipendente. Questo almeno è quanto mi è stato riferito dalla segreteria dell'Ordine a cui sto per iscrivermi. Spero che ciò corrisponda al vero, in caso contrario, ben lieto di trovare smentite!
Saluti.
non credo che sia corretto quanto hai detto, Lisa: essere iscritto all'albo non implica l'iscrizione ad Inarcassa. E' possibile essere infatti Architetti iscritti e non avere partita Iva. Ciò, ovviamente non permette di ricevere compensi come libero professionista ma da la possibilità di partcipare come progettista a concorsi e comunque firmare progetti magari all'interno di Imprese di Ingnerie o Studi di Architettura. Ciò significa che la fattura viene prodotta dallo studio o dall'impresa in cui si lavora e dalla quale si percepisce uno stipendio come dipendente. Questo almeno è quanto mi è stato riferito dalla segreteria dell'Ordine a cui sto per iscrivermi. Spero che ciò corrisponda al vero, in caso contrario, ben lieto di trovare smentite!
Saluti.
Ma siete proprio sicuri che chi è iscritto all'albo debba pagare l'inarcassa? Allora io e tutti quelli che conosco siamo "fuorilegge"?
Sicura no e se a te risulta diverso, ignorami pure!
Ma a me dissero così quando mi sono iscritta...
Iscrizione all'albo = per la previdenza Inarcassa sia se si ha P.Iva che se si è dipendenti
Sicura non lo posso essere, ma so che mi fecero chiudere l'iscrizione all'INPS appena mi sono iscritta all'albo perché era incompatibile con Inarcassa... e, a sapere com'era, all'INPS non mi sarei mai iscritta: piuttosto era meglio non lavorare! :-D
Ma a me dissero così quando mi sono iscritta...
Iscrizione all'albo = per la previdenza Inarcassa sia se si ha P.Iva che se si è dipendenti
Sicura non lo posso essere, ma so che mi fecero chiudere l'iscrizione all'INPS appena mi sono iscritta all'albo perché era incompatibile con Inarcassa... e, a sapere com'era, all'INPS non mi sarei mai iscritta: piuttosto era meglio non lavorare! :-D
Io nel modulo di Inarcassa ho scritto: INPS, percui non sono iscritto, poiche c'è il modulo con il dichiarato e quell'altro ove puoi specificare se sei sotto altro ente previdenziale.
Ma eserciti la professione di architetto senza essere iscritto alla cassa degli architetti?
Ti giuro, non credevo fosse possibile!
Scusami, sono disinformata io, evidentemente.
Ti giuro, non credevo fosse possibile!
Scusami, sono disinformata io, evidentemente.
No, non esercito, sono dipendente. Tuttavia collaboro saltuariamente all'esterno come secondo lavoro... ...e la mia collaborazione consiste non solo nel fare i disegni ma proprio nel fare i progetti, poichè non collaboro con Renzo Piano ma con dei professionisti che credono che io sia meglio di loro come progettista. Tutto ciò è da fatturarsi come prestazione occasionale, cioè col 20% di ritenute + le trattenute in busta paga.
Ma allora la p.iva a cosa ti servirebbe?
Se non per la libera professione, l'unico caso è solo se sfori i 5000 euro con almeno uno dei tuoi clienti?
O ti fai pagare tantissimo o non capisco dove trovi il tempo, essendo un dipendente fisso, per questi lavori occasionali extra che ti facciano sforare con almeno uno dei committenti i 5000euro annuali!!!
Parlo per invidia, ovviamente!
Se non per la libera professione, l'unico caso è solo se sfori i 5000 euro con almeno uno dei tuoi clienti?
O ti fai pagare tantissimo o non capisco dove trovi il tempo, essendo un dipendente fisso, per questi lavori occasionali extra che ti facciano sforare con almeno uno dei committenti i 5000euro annuali!!!
Parlo per invidia, ovviamente!
La p.iva servirebbe per prendere tutto il malloppo dei lavori con i miei attuali datori di lavoro e con i professionisti amici e poterlo fare anche mio, magari come associato e poter finalmente usare quel cazzo di timbro, anche se molti mi scoraggiano.
Il dettaglio è che di lavoro ce n'è poco, a meno che tu non sia in politica... ...mmmhhh
Invidiosa de chè? Mica sono il figlio di Zacchiroli!
Il dettaglio è che di lavoro ce n'è poco, a meno che tu non sia in politica... ...mmmhhh
Invidiosa de chè? Mica sono il figlio di Zacchiroli!
si può essere dipendenti (tipo prof), e fare l'architetto con p.i.
Non si è iscritti a Inarcassa ma ad INPS, ad Inarcassa si paga cmq un minimo (mi pare il 2% che si mette in fattura).
Posso dirlo con abbastanza certezza perchè conosco prof che fanno lavori pubblici per il mio comune e di sicuro sforano i 5000 euro (ma in ogni caso non sarebbe prestazione occasionale visto che firmano come architetti).
Non si è iscritti a Inarcassa ma ad INPS, ad Inarcassa si paga cmq un minimo (mi pare il 2% che si mette in fattura).
Posso dirlo con abbastanza certezza perchè conosco prof che fanno lavori pubblici per il mio comune e di sicuro sforano i 5000 euro (ma in ogni caso non sarebbe prestazione occasionale visto che firmano come architetti).
Ma a quel livello può anche avere un senso: in pensione ci vai, a quel punto, anche solo tenendo conto di uno dei due lavori guadagni.
Il problema è per noi giovani sottopagati (qui parlano di lavori occasionali, quindi mi permettevo di pensare che non navigassero in acque così serene come un architeto e professore con doppio lavoro ben retribuito): Inarcassa a fine carriera (attualmente) non ti fa ricongiungere quello che hai versato all'INPS e, anzi, scorpora persino quello che hai versato ad Inarcassa mentre eri iscritto anche ad altra cassa previdenziale, perché lo ritiene una situazione incompatibile... quindi secondo me non ha senso, per noi giovani, pagare due casse e perdere i soldi dati ad una delle due!
Il problema è per noi giovani sottopagati (qui parlano di lavori occasionali, quindi mi permettevo di pensare che non navigassero in acque così serene come un architeto e professore con doppio lavoro ben retribuito): Inarcassa a fine carriera (attualmente) non ti fa ricongiungere quello che hai versato all'INPS e, anzi, scorpora persino quello che hai versato ad Inarcassa mentre eri iscritto anche ad altra cassa previdenziale, perché lo ritiene una situazione incompatibile... quindi secondo me non ha senso, per noi giovani, pagare due casse e perdere i soldi dati ad una delle due!