Ciao a tutti, mi sono appena abilitata e ora teoricamente dovrei iscrivermi all'ordine, aprire p.i. e versai i contributi per una pensione troppo lontana e incerta.
Per ora lavoro in uno studio che mi paga con ritenuta d'acconto e attraverso contratto a progetto.
Se aprissi p.i. mi darebbero un pò di più ma sicuramente tra tasse e il resto non arriverei ai mie 800 euro di ora.
Inoltre avrei intenzione nel giro di 1 anno o due di provare ad emigrare.
Cosa mi consigliate di fare? All'estero come sono i pagamenti nella nostra professione, sempre attraverso p.i?
Vi ringrazio molto, son sicura che potete darmi preziosi consigli!
nutriarch : [post n° 272565]
consiglio iscrizione all'ordine
all'estero non so come funziona, però in Italia ti conviene aspettare gennaio altrimenti ci perdi 1 anno di agevolazioni inarcassa. Intanto telefona al tuo ordine e chiedi le tempistiche perchè in alcuni ordini l'iscrizione non è immediata. Informati se puoi aderire al nuovo regime partorito dalla manovra finanziaria x il 2012 con irpef al 5%, sembra conveniente.
ho capito, secondo me all'ordine è meglio iscriversi, invece x aprire p. iva devi calcolare bene quanto ti rimane; anche con il regime nuovo con meno di 1200-1300 euro di imponibile al mese non conviene.
Vi dico le mie perplessità sulla faccenda....
Il problema è che una volta che ti sei iscritto all'ordine, per lavorare devi avere o un contratto inps (nazionale) o la p.iva (col regime che + vi aggrada...ammesso che ce ne sia uno equo e conveniente ora come ora...).
Se non si iscrive all'ordine può continuare col contratto a progetto o con le collaborazioni occasionali fino al tetto massimo di soldi imposto per legge.
Contratti nazionali inps nessuno li fa...e quindi purtroppo le opzioni si restringono penosamente e fanno una + schifo dell'altra. Quindi pensaci bene prima di iscriverti all'ordine perchè poi basta co.co.pro e collaborazioni occasionali per lo meno in ambito studi di architettura perchè la legge Biagi lo vieta. Se poi da iscritto all'ordine, fai lavoro di volantinaggio o aiuto commesso nel we puoi fare tranquillamente coll.occasionale perchè è un lavoro che nn c'entra nulla con l'ordine.
D'altra parte 800 netti con p.iva è un po' pochino. Lo dico per esperienza..perchè anni fa per una serie di sfighe per qualche mese (3 mesi e poi mi sono incazzata...)m'è toccata con regime dei minimi un lordo di 1000 (che sarebbero 800 netti...che poi netti nn sono perchè come tutti ben sapete poi c'è inarcassa e compagnia cantante da pagare).
Il problema è che una volta che ti sei iscritto all'ordine, per lavorare devi avere o un contratto inps (nazionale) o la p.iva (col regime che + vi aggrada...ammesso che ce ne sia uno equo e conveniente ora come ora...).
Se non si iscrive all'ordine può continuare col contratto a progetto o con le collaborazioni occasionali fino al tetto massimo di soldi imposto per legge.
Contratti nazionali inps nessuno li fa...e quindi purtroppo le opzioni si restringono penosamente e fanno una + schifo dell'altra. Quindi pensaci bene prima di iscriverti all'ordine perchè poi basta co.co.pro e collaborazioni occasionali per lo meno in ambito studi di architettura perchè la legge Biagi lo vieta. Se poi da iscritto all'ordine, fai lavoro di volantinaggio o aiuto commesso nel we puoi fare tranquillamente coll.occasionale perchè è un lavoro che nn c'entra nulla con l'ordine.
D'altra parte 800 netti con p.iva è un po' pochino. Lo dico per esperienza..perchè anni fa per una serie di sfighe per qualche mese (3 mesi e poi mi sono incazzata...)m'è toccata con regime dei minimi un lordo di 1000 (che sarebbero 800 netti...che poi netti nn sono perchè come tutti ben sapete poi c'è inarcassa e compagnia cantante da pagare).
Secondo me, aprendo la P. IVA (nell'anno nuovo, chiaramente), devi valutare molto attentamente quanto farti pagare. Il prezzo devi farlo tu, considerando tutte le detrazioni del caso (contributi, quote associative, ecc.) altrimenti rischi di prendere molto meno di quanto prendi oggi.
Per quanto riguarda il lavoro all'estero, mi risulta che non occorra andare nolto lontano dal nostro paese per capire che gli architetti...."si pagano"!! Lavorando in uno studio come dipendente, anche senza esperienza, generalmente: Gran Bretagna, minimo sterline 2000/mese, altri paesi dell'area euro, minimo euro 2000/mese, paesi non euro, minimo 2000/mese (moneta locale). Questo solamente perchè sei laureato, altrimenti l'incasso di un architetto con esperienza lievita notevolmente, soprattutto in Gran Bretagna (a proposito, i diplomati non li assumono, non sono abbastanza qualificati). In Italia, evidentemente, viviamo in un altro mondo o epoca storica. Io, personalmente, per quello che riesco a "incassare", sono stato "deriso" anche dai colleghi dell'Europa dell'est!!
Per quanto riguarda il lavoro all'estero, mi risulta che non occorra andare nolto lontano dal nostro paese per capire che gli architetti...."si pagano"!! Lavorando in uno studio come dipendente, anche senza esperienza, generalmente: Gran Bretagna, minimo sterline 2000/mese, altri paesi dell'area euro, minimo euro 2000/mese, paesi non euro, minimo 2000/mese (moneta locale). Questo solamente perchè sei laureato, altrimenti l'incasso di un architetto con esperienza lievita notevolmente, soprattutto in Gran Bretagna (a proposito, i diplomati non li assumono, non sono abbastanza qualificati). In Italia, evidentemente, viviamo in un altro mondo o epoca storica. Io, personalmente, per quello che riesco a "incassare", sono stato "deriso" anche dai colleghi dell'Europa dell'est!!
bè, se dovessi aprire p.i. non potrei decidere io quanto farmi pagare, so già che mi darebbero 1200 euro lordi, ma tra tasse e commercialista finirei per prendere i soliti 800, forse qualcosina meno o qualcosina in più e inoltre entro nel circolo dell'ordine. all'estero sai come vengono pagati di solito i collaboratori? cioè mi potrà servire cmq questa benedetta p.i. o no? perchè se la devo aprire a gennaio per chiuderla entro un paio d'anni mi sembra un pò inutile.
grazie per avermi risposto!
grazie per avermi risposto!
Sì, è così....per fare il prezzo tu, intendevo considerando il lordo....alla fine sono sempre gli stessi soldi. E' comunque una "crescita" professionale, poiché, attualmente, molti studi ti chiedono la P. IVA. Generalmente, all'estero, non occorre la P. Iva. Ti conviene comunque tenerla, a meno che non decidi di trasferirti. Auguri e buon lavoro.