Qualcuno di voi ha provato a conciliare la libera professione con la gestione di una propria attività commerciale(negozio arredamento e progettaz.d'interni) senza ritrovarsi fiscalmente oberato di tasse?
Attualmente ho p.iva da architetto ed iscrizione inarcassa, il lavoro scarseggia e già le tasse sono gravose vorrei riuscire a conciliare le due attività per migliorare la mia posizione non per peggiorarla.
Qualcuno mi sconsiglia di cumulare le due attività a mio nome suggerendomi di costituire una società di servizi di due persone in cui far rientrare tutte le attività che vorrei svolgere nel mio negozio compresa la progettazione e quindi nuova p.iva chiusura della vecchia ed addio inarcassa con apertura posizione inps.
Aiutooooooo spero che qualcuno possa darmi qualche dritta!
eddy : [post n° 276274]
libera professione ed attività commerciale
Ciao Eddy! Descrivo la mia esperienza personale, sperando che possa servirti, anche se non è precisamente la stessa cosa. Gestisco una impresa individuale per la sorveglianza di cantiere e lo spostamento dei terreni. Ho quindi aperta una P.IVA come studio tecnico e movimento terra, la cui attività principale è quella di cantiere. L'attività è quindi professionale e artigianale. Anch'io ho visto la cosa come una possibilità di miglioramento personale, ma non è proprio così, poiché il dover gestire le due attività parallelamente mi crea un esubero di "tassazioni", a volte difficilmente gestibile. La comune consuetudine mi risulta essere la seguente: tenere le due attività separate ed evitare di passare da una cassa previdenziale all'altra (se possibile), poiché i contributi non sono cumulabili. Ciao e buona fortuna!
Il problema è che un professionista non può avere un'attività commerciale. Hai sempre bisogno di due soggetti, con due diverse partite IVA. Nel caso della società avresti anche le spese della società. Molti dividono gli oneri su due persone, uno fa il professionista, l'altro il commerciale, uno iscritto all'Inarcassa e uno all'INPS.