Sintetica pongo il problema. Abilitata e iscritta all'ordine da pochi mesi. Non ho partita iva (di conseguenza non iscritta inarcassa).
Fatta una Scia, firmata da me, per un lavoro riguardante la mia stessa famiglia. Ovviamente non ho recepito alcuna paga, fatturato zero. Anche in un caso così dovrei avere aperto partita iva? secondo voi sono in torto?
Boba : [post n° 278480]
prestazione per me stessa (!) con P. Iva (?)
Ho avuto il tuo stesso problema. In teoria dovesti avere p.iva e iscrizione ad inarcassa (o gestione separata inps se sei dipendente),poichè tutto ciò che necessita di una firma e di un timbro professionale con relativa iscrizione ad un albo non può essere lavoro occasionale in quanto lavoro di concetto e necessita di una partita iva; in pratica ho chiesto all'Ordine il da farsi e mi hanno permesso di farlo(per iscritto).
quindi assurdo ma vero: dalla p.iva, anche se sono cliente di me stessa, non se ne esce. solo non capisco bene che "permesso" ti abbia dato l'ordine: a questo punto dovrebbe essere un problema fiscale non deontologico. cmq, a questo punto , speriamo bene. grazie della risposta al post.
Quando sei committente di te stessa (non la tua famiglia) non devi fatturare.
Nel caso si lavori a titolo gratuito, devi farti firmare una liberatoria: www.architettiroma.it/sportello/risposte/03159.aspx
È un problema fiscale non deontologico. Per fare l'architetto dei laurearti e abilitarti (Università), iscriverti a un Albo (Ordine), pagare le tasse e l'IVA (Stato), pagare i contribuiti per la tua assicurazione lavorativa e la tua pensione (INPS o Inarcassa).
All'inizio sembra tutto complicato. Lo so...
Nel caso si lavori a titolo gratuito, devi farti firmare una liberatoria: www.architettiroma.it/sportello/risposte/03159.aspx
È un problema fiscale non deontologico. Per fare l'architetto dei laurearti e abilitarti (Università), iscriverti a un Albo (Ordine), pagare le tasse e l'IVA (Stato), pagare i contribuiti per la tua assicurazione lavorativa e la tua pensione (INPS o Inarcassa).
All'inizio sembra tutto complicato. Lo so...
grazie anche a te. quindi riassumendo: firmo e mi faccio firmare una lettera, o liberatoria che dir si voglia, nella quale dichiaro per rapporti di parentela o amicale che lavoro a titolo gratuito. resta però, anche fatturando zero, l'obbligo di avere la p.iva.