Sono un Architetto con P.Iva e insegno a scuola. Faccio sempre meno attività da Architetto, vorrei però continuare a tenere la P.IVA. Fino alla fine del 2011 ho aderito al regime dei minimi. Ora sarò di nuovo soggetto agli studi di settore ai quali sicuramente risulterò non congruo. Ho pensato di fare una comunicazione preventiva all'agenzia delle Entrate spiegando che continuo a tenere la p.iva pur svolgendo solo occasionalmente l'attività di Architetto.
Può servire per avere un ulteriore elemento giustificativo della non congruità agli studi di settore?
anche io sono nella tua situazione di insegnante e architetto
nello studio di settore è possibile indicare (almeno fino ad ora) quanto tempo dedichi alla professione, che deve ovviamente risultare marginale rispetto alla professione di insegnante, cosa certificata dal numero e tipo di incarichi che hai espletato nell'anno di riferimento. in questo modo i valori di congruità sono più bassi.
nello studio di settore è possibile indicare (almeno fino ad ora) quanto tempo dedichi alla professione, che deve ovviamente risultare marginale rispetto alla professione di insegnante, cosa certificata dal numero e tipo di incarichi che hai espletato nell'anno di riferimento. in questo modo i valori di congruità sono più bassi.
il problema non è quanto fatturi ma quanto scarichi.
tutte le spese varie che sostieni e le metti dentro nelle uscite
tutte le spese varie che sostieni e le metti dentro nelle uscite
Quando l'esatta compilazione degli studi di settore non produce risultati di congruità dei ricavi e di coerenza degli indici, ci sono due soluzioni:
1) adeguarsi agli studi di settore: quindi maggior irpef e iva da pagare.
2) non adeguarsi: in tal caso l'agenzia delle entrate ha già in mano un aspetto da verificare. Ciò non vorrà dire che sarai sanzionato in seguito all' accertamento. Sarà tuo onere provare che i ricavi da te dichiarati sono quelli effettivamente incassati.
Attenzione sempre alla corretta compilazione degli studi di settore quando si è dipendenti.
Cordiali Saluti, Salvatore Sposito.
Commercialista in Napoli
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1) adeguarsi agli studi di settore: quindi maggior irpef e iva da pagare.
2) non adeguarsi: in tal caso l'agenzia delle entrate ha già in mano un aspetto da verificare. Ciò non vorrà dire che sarai sanzionato in seguito all' accertamento. Sarà tuo onere provare che i ricavi da te dichiarati sono quelli effettivamente incassati.
Attenzione sempre alla corretta compilazione degli studi di settore quando si è dipendenti.
Cordiali Saluti, Salvatore Sposito.
Commercialista in Napoli
