ArchVer : [post n° 283059]
Inarcassa o Inps
Salve a tutti. Dovrei aprirmi entro breve la p.i. ma ho un dubbio e spero che qualcuno possa aiutarmi. Attualmente lavoro con contratto part-time a tempo indeterminato. Il mio datore versa i miei contributi all'Inps quindi non è necessario iscrivermi a Inarcassa. Il commercialista però mi ha spiegato che se dovessi guadagnare di più con la partita iva dovrei iscrivermi a Inarcassa! Qualcuno di voi si è trovato in questa situazione?
se hai la partita Iva da Architetto e svolgi la libera professione devi obbligatoriamente iscriverti a Inarcassa
x archVer:
Se hai un lavoro da dipendente per cui il datore versa ad inps ma vuoi avere in parallelo lavori tuoi da architetto, devi aprire la p.iva con codice attività architetto e avere una posizione in inps Gestione Separata (che è diverso dall'inps dove finiscono i contributi del tuo lavoro dipendente attuale part-time) a cui versare i contributi relativi all'attivita professionale da architetto. Poi se vai a vedere nel sito di inarcassa c'è una sezione dedicata ai contributi. Tu saresti un NON ISCRITTO (perchè sei soggetto ad altra cassa previdenziale, cioè l'inps) e da non iscritto devi versare comunque ad inarcassa un contributo del 4%. Quindi non versi tutto quello che deve versare l'architteto che fa solo la professione e deve fare riferimento solo a Inarcassa come sua cassa previdenziale. Non so se mi sono spiegata bene. E' un pò contorto da scrivere!
Se hai un lavoro da dipendente per cui il datore versa ad inps ma vuoi avere in parallelo lavori tuoi da architetto, devi aprire la p.iva con codice attività architetto e avere una posizione in inps Gestione Separata (che è diverso dall'inps dove finiscono i contributi del tuo lavoro dipendente attuale part-time) a cui versare i contributi relativi all'attivita professionale da architetto. Poi se vai a vedere nel sito di inarcassa c'è una sezione dedicata ai contributi. Tu saresti un NON ISCRITTO (perchè sei soggetto ad altra cassa previdenziale, cioè l'inps) e da non iscritto devi versare comunque ad inarcassa un contributo del 4%. Quindi non versi tutto quello che deve versare l'architteto che fa solo la professione e deve fare riferimento solo a Inarcassa come sua cassa previdenziale. Non so se mi sono spiegata bene. E' un pò contorto da scrivere!
Grazie Kia sei stata chiarissima. Mi confermi quello che già avevo intuito. Quindi quello che mi ha detto il commercialista (ossia che se dovessi guadagnare di più come professionista che da dipendente dovrei iscrivermi a Inarcassa) non è vero...giusto?
x archVer:
Non ho ben capito cosa intendesse dire il tuo commercialista ma ti posso dire che l'iscrizione o meno all'Inarcassa non è legata all'ammontare del guadagno. D'altra parte, anche andando un po' a buon senso, come faresti a saperlo a priori (quanto guadagnerai da professionista)? L'iscrizione è legata al fatto che tu abbia o meno un lavoro dipendente sotto inps. Se hai inps non puoi avere in contemporanea anche inarcassa.
Non ho ben capito cosa intendesse dire il tuo commercialista ma ti posso dire che l'iscrizione o meno all'Inarcassa non è legata all'ammontare del guadagno. D'altra parte, anche andando un po' a buon senso, come faresti a saperlo a priori (quanto guadagnerai da professionista)? L'iscrizione è legata al fatto che tu abbia o meno un lavoro dipendente sotto inps. Se hai inps non puoi avere in contemporanea anche inarcassa.
Grazie ancora Kia...ora dovrei andare dal commercialista e spiegarglielo! Come primo anno di attività farò al massimo 10 fatture e mi ha chiesto 65 euro al mese per tenere la contabilità! NO comment
x archiver:
non so la complessità della tua contabilità. Forse il fatto che hai anche il lavoro dipendente rende la cosa + compless (x il commercialista). Però...se opti per regime dei minimi non c'è molto da fare a dire il vero, nel senso che tu devi solo numerare e conservare le fatture che emetti e devi raccogliere le fatture di eventuali spese da te effettuate per l'attività (tipo se ti compri un pc o una macchina fotografica, tanto per fare un esempio).
Io di fatture ne emetto di solito 4/5 all'anno ma che tu ne emetta 10 è esattamente la stessa cosa. So di commercialisti che per regime dei minimi prendono annue anche solo 300-400 euro, perchè alla fin fine lo vedi una volta all'anno quando è ora di fare la dichiarazione dei redditi.
La mia commercialista che è anche un'amica di vecchia data e nn ha bisogno di tirarsela tanto col cliente (io) mi diceva che ci mette mezz'ora a fare la mia dichiarazione perchè le fornisco tutto il materiale necessario già in ordine (diviso per tipologia di spesa).
non so la complessità della tua contabilità. Forse il fatto che hai anche il lavoro dipendente rende la cosa + compless (x il commercialista). Però...se opti per regime dei minimi non c'è molto da fare a dire il vero, nel senso che tu devi solo numerare e conservare le fatture che emetti e devi raccogliere le fatture di eventuali spese da te effettuate per l'attività (tipo se ti compri un pc o una macchina fotografica, tanto per fare un esempio).
Io di fatture ne emetto di solito 4/5 all'anno ma che tu ne emetta 10 è esattamente la stessa cosa. So di commercialisti che per regime dei minimi prendono annue anche solo 300-400 euro, perchè alla fin fine lo vedi una volta all'anno quando è ora di fare la dichiarazione dei redditi.
La mia commercialista che è anche un'amica di vecchia data e nn ha bisogno di tirarsela tanto col cliente (io) mi diceva che ci mette mezz'ora a fare la mia dichiarazione perchè le fornisco tutto il materiale necessario già in ordine (diviso per tipologia di spesa).
Ora mi sorge però un altro dubbio: rientro nel regimi dei minimi del 2012 anche se sono stata titolare di un negozio, con p.i ovviamente, dal 2001 al 2004? Tra i requisiti del nuovo D.L. c'è quello che si dovrebbe applicare alle persone fisiche che "intraprendano ex novo un’attività di impresa, arte o professione". In realtà sono già stata titolare di un'impresa...ma di tutt'altro genere visto che ora dovrei aprirmi una p.i. come architetto.