Salve a tutti
è dal febbraio 2011 che, come architetto iscritto ad inarcassa, ho aperto la partita IVA entrando nel regime dei MINIMI per poter lavorare (come impiegato in sostanza) presso uno studio , al quale emetto fatture per un importo lordo complessivo annuale di 16560.
Ora mi è arrivata la comunicazione dell'esito di un concorso di scultura al quale partecipai nel 2010. Sono il vincitore e la stazione appaltante mi fatturebbe 30000 euro circa comprensivi di ENPAL (?) e IVA . In questo importo è compreso il costo dell'opera. Cio0 significa che una parte di questo liquido mi permette di pagare il costo della fornitura dei materiali e della loro posa alle imprese che vorro' coinvolgere per la realizzazione della scultura.
Ora, facendo quattro calcoli, TEMO che questo importo, anche qualora la scultura costasse molto (come far figurare i costi dei materiali e della manodopera-costi inerenti alla professione?? non credo) mi faccia uscire dal regime dei minimi, che vorrei tenermi ben stretto.
So di avere il limite dei 30000 di ricavi in un anno e di 15000 euro di costi inerenti alla professione nell'arco di 3 anni. Gia' se la scultura costasse 15000 e fossero considerati costi inerenti io uscirei dal regime.
Gia' se mi entrassero puliti 20000 come ricavo sarei comunque uscito dal regime.
E' un ragionamento corretto il mio?
Come dimostrare che di quell' importo, nella mie tasche, entra molto ma molto meno??
Potrei aprire una seconda partita IVA come scultore per dribblare il problema o comunqune un secondo codice attivita' puo' risolvere il problema.
In sostanza è che fino a 35 anni non voglio perdere i vantaggi del regime dei minimi.
Vi chiedo un consiglio sul da farsi, sono pronto a rinunciare al concorso, con tutti gli oneri ed onori che ne conseguono.
Grazie per la lettura. Ciao a tutti!
davarch : [post n° 297414]
USCITA DAL REGIME DEI MINIMI? DOPO VINCITA CONCORSO DI SCULTURA
Magari puoi chiedere consiglio al tuo commercialista... lui troverà sicuramente il modo di risolvere tutto legalmente :-)
Secondo me fai male a rinunciare al concorso: è un'ottima occasione per farsi conoscere, magari anche come "artista" (cioè facendo cose tipo stampe, incisioni, grafica) e architetto allestitore di piazze, giardini ecc...
Dunque , si sarebbe un peccato rinunciare.
Ho pensato che l'acconto del 30 per cento non mi crea problemi, nel 2013 saro' entro la soglia dei minimi
E' il saldo percepito nel 2014 ( a opera eseguita) a darmi probemi: mi farebbe uscire dal regime (con 35000 circa di ricavo complessivo) nell'anno successivo, il 2015. Sto pensando di chiedere al mio attuale datore di lavoro al quale fatturo di rinunciare a una parte delle fatture 2014 per recuperarle nel 2015, in modo da mantenermi nel limite dei 30000. Se è onesto non dovrebbe perderci nulla. Anzi. Che dite?
Ho pensato che l'acconto del 30 per cento non mi crea problemi, nel 2013 saro' entro la soglia dei minimi
E' il saldo percepito nel 2014 ( a opera eseguita) a darmi probemi: mi farebbe uscire dal regime (con 35000 circa di ricavo complessivo) nell'anno successivo, il 2015. Sto pensando di chiedere al mio attuale datore di lavoro al quale fatturo di rinunciare a una parte delle fatture 2014 per recuperarle nel 2015, in modo da mantenermi nel limite dei 30000. Se è onesto non dovrebbe perderci nulla. Anzi. Che dite?
Non rinunciare. Come tu dici, per il 2013 saresti comunque nei limiti. Il rischio è nel 2014, e sforando di poco perderesti il diritto solo dal 2015. Quando compi i 35 anni?
Puoi anche usare il sistema che tu suggerisci, quello di chiedere al tuo datore di lavoro di rinviare parte del compenso. Comunque il conto va fatto su quanto ti pagano, non su quanto fatturi, quindi basta che tu dica al tuo committente di pagarti le ultime fatture con due mesi di ritardo.
Non puoi avere due partite IVA; il codice attività non conta; quanto ti rimane in tasca non conta.
ContiPronti - Il primo servizio di contabilità online in Italia
Puoi anche usare il sistema che tu suggerisci, quello di chiedere al tuo datore di lavoro di rinviare parte del compenso. Comunque il conto va fatto su quanto ti pagano, non su quanto fatturi, quindi basta che tu dica al tuo committente di pagarti le ultime fatture con due mesi di ritardo.
Non puoi avere due partite IVA; il codice attività non conta; quanto ti rimane in tasca non conta.
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Ok, quindi al massimo ti perdi solo il 2015, non rinunciare. E comunque probabilmente non perdi neanche quello, sfruttando le date di incasso come ho indicato prima.
Francesco.
Francesco.
