Ciao a tutti, scrivo perche' mi trovo nel dubbio immenso di come possa firmare e quindi anche timbrare i progetti, dal momento che sono laureato in Ing. Edile-Architettura, classe di laurea 4S, e iscritto all'albo A degli Ing. Secondo voi e' possibile inserire nel timbro dott. Arch. Ing? oppure Arch. dott.Ing? o semplicemente devo usare il comune dott.Ing che gli albi rilasciano? Purtroppo (ma anche per fortuna!) la nostra classe di laurea ci consente di poter essere iscritta sia all'Ordine degli architetti che degli Ingegneri (uno dei due per volta) ed in realta' pregiudichi una professione se firmi con l'altra...
Grazie e attendo i vostri commenti, e/o se avete esperienze dirette al riguardo!
NicoAA : [post n° 302940]
Come firmare con laurea in Ing. Edile-Architettura 4S e iscrizione Ord. Ing.?
ciao, a quanto ne so io è vero che puoi iscriverti a uno dei due albi ma per farlo dovresti per prima cosa aver sostenuto il relativo esame di stato. Tu avrai fatto quello da ING, ma quello da ARCH. ...?
Si certo. Per entrambi bisogna sostenere l'esame di stato. Io sono iscritto a quello degli Ing, e quello degli Arch. non l'ho ancora dato, pero' il dubbio mi viene... Tu dici che magari passando quello degli Arch. allora si che potresti aggiungere il suffisso alla firma e timbro?
Secondo me devi firmare Ing.Dott. Ing è ridondantte se sei ingegnere sei anche dottore, Arch.Ing non ha molto senso
...io so che con la classe di laurea 4/s puoi sostenere tutti e due gli esami di stato e so che potresti iscriverti anche a tutti e due gli ordini, certo spese doppie non mi pare il caso, però era quello che sapevo...ogni tanto si legge di qualche firma dott.ing.arch. però a quel punto che fai metti 2 timbri?...
Adesso che ci penso ho sentito anche io di questa possbilita', ma immagino che non abbia senso, come dici tu @MRBlue. Il discorso di fondo pero' non cambia, se poter scrivere Arch nel timbro bisogna aver sostenuto almeno l'esame di stato (senza doversi iscrivere all'albo degli Architetti, e mantenendo quello degli Ing)? E' veramente una situazione alquanto ambigua.
...su questo argomento c'è molta confusione comunque per poter scrivere Arch. o Ing. non basta aver sostenuto l'abilitazione ma bisogna essere iscritti all'ordine...comunque io per timbro intendevo quello fornito dall'ordine stesso, con la matricola, non un timbro fatto da se...
Se utilizzi il titolo professionale su una tavola di progetto puoi firmarti soltanto "Ingegnere Civile e Ambientale" aggiungendo il titolo accademico se preferisci.
Molti utilizzano ancora l'ambiguo "Dott. Ing." ma il titolo professionale di "ingegnere" non esiste più anche se è accettato.
Il titolo di "Architetto" spetta soltanto a chi è iscritto all'albo architetti.
Il fatto che la tua laurea sia in architettura e ingegneria è irrilevante.
L'esame di stato da ingegnere per il settore A lo puo sostenere anche chi ha seguito un percorso accademico adeguato in architettura.
Il tuo titolo accademico inoltre non è ne architetto ne ingegnere, ma "dottore magistrale in ingegneria edile - architettura"
Se ti iscrivi anche all'albo architetti pagando l'iscrizione dopo aver sostenuto il relativo esame di stato, avrai il diritto di utilizzare anche il titolo professionale di "Architetto"
Naturalmente anche senza iscrizione all'ordine architetti, sul campanello puoi srivere quello che vuoi, e se hai biglietti da visita molto spaziosi in formato A2 puoi anche scrivere "Sig.dott. mag. in ing. - arch. ing. civ. e amb. arch. Sez. A Sett a, con maturità scient. aspirante geol. ex per. ind. opinionista nel temp. lib. coniugato"
e se hai un diploma da geometra, puoi tranquillamente aggiungere Geom. anche se non sei abilitato.
Certo lo stile lascia a desiderare, io ti consiglio un rassicurante e molto più professionale : "nome cognome, Ingegnere"
:-)
Per il timbro, alcuni ordini lo forniscono, quindi nel caso ti dovresti tenere quello e di certo non ci scriveranno Arch. Ing. ma potresti sempre sostituirlo e farne fare uno tu, sempre nel caso naturalmente paghi entrambe le iscrizioni.
Molti utilizzano ancora l'ambiguo "Dott. Ing." ma il titolo professionale di "ingegnere" non esiste più anche se è accettato.
Il titolo di "Architetto" spetta soltanto a chi è iscritto all'albo architetti.
Il fatto che la tua laurea sia in architettura e ingegneria è irrilevante.
L'esame di stato da ingegnere per il settore A lo puo sostenere anche chi ha seguito un percorso accademico adeguato in architettura.
Il tuo titolo accademico inoltre non è ne architetto ne ingegnere, ma "dottore magistrale in ingegneria edile - architettura"
Se ti iscrivi anche all'albo architetti pagando l'iscrizione dopo aver sostenuto il relativo esame di stato, avrai il diritto di utilizzare anche il titolo professionale di "Architetto"
Naturalmente anche senza iscrizione all'ordine architetti, sul campanello puoi srivere quello che vuoi, e se hai biglietti da visita molto spaziosi in formato A2 puoi anche scrivere "Sig.dott. mag. in ing. - arch. ing. civ. e amb. arch. Sez. A Sett a, con maturità scient. aspirante geol. ex per. ind. opinionista nel temp. lib. coniugato"
e se hai un diploma da geometra, puoi tranquillamente aggiungere Geom. anche se non sei abilitato.
Certo lo stile lascia a desiderare, io ti consiglio un rassicurante e molto più professionale : "nome cognome, Ingegnere"
:-)
Per il timbro, alcuni ordini lo forniscono, quindi nel caso ti dovresti tenere quello e di certo non ci scriveranno Arch. Ing. ma potresti sempre sostituirlo e farne fare uno tu, sempre nel caso naturalmente paghi entrambe le iscrizioni.
Difficile aggiungere qualcosa all'ottimo post di Arch. Ir se non fare una puntualizzazione, tu scrivi:
"Se ti iscrivi anche all'albo architetti pagando l'iscrizione dopo aver sostenuto il relativo esame di stato, avrai il diritto di utilizzare ANCHE il titolo professionale di "Architetto""
Ma il r.d. 2537 all'art. 24 recita:
"Non si può far parte che di un solo ordine di ingegneri e di architetti....Avvenuta l' iscrizione nell'albo del nuovo ordine, il presidente di questo ne darà avviso al presidente dell'altro onde provveda alla cancellazione."
C'è stata qualche modifica che io non conosco?
"Se ti iscrivi anche all'albo architetti pagando l'iscrizione dopo aver sostenuto il relativo esame di stato, avrai il diritto di utilizzare ANCHE il titolo professionale di "Architetto""
Ma il r.d. 2537 all'art. 24 recita:
"Non si può far parte che di un solo ordine di ingegneri e di architetti....Avvenuta l' iscrizione nell'albo del nuovo ordine, il presidente di questo ne darà avviso al presidente dell'altro onde provveda alla cancellazione."
C'è stata qualche modifica che io non conosco?
"...in formato A2 puoi anche scrivere "Sig.dott. mag. in ing. - arch. ing. civ. e amb. arch. Sez. A Sett a, con maturità scient. aspirante geol. ex per. ind.opinionista nel temp. lib. coniugato"
Ah ah ah... anche se junior sei un grande!
Ah ah ah... anche se junior sei un grande!
perchè non c'è il tasto mi piace come su fb?
più che alla sfilza di titoli è meglio badare al significato di ogni linea sulle tavole che si manda in giro....
più che alla sfilza di titoli è meglio badare al significato di ogni linea sulle tavole che si manda in giro....
Grazie ponteggiroma, se non la prendiamo sul ridere, sul lavoro è un dramma :-)
Effettivamente Dotting, qui si va nel dettaglio, non ho mai approfondito la cosa.
Sorvolando sul fatto che la doppia iscrizione, al contrario della doppia abilitazione equivale a follia totale, non stiamo infatti parlando dell'iscrizione da perito industriale e architetto, o geologo e geometra, ma di due professioni dalle competenze quasi equivalenti, ma comunque non sono sicuro del significato dell'articolo in questione.
"Non si può far parte che di un solo ordine di ingegneri e di architetti"
se io mi iscrivo all'ordine degli ingegneri di roma e all'ordine degli architetti di roma, sono effettivamente iscritto ad un solo ordine degli ingegneri e ad un solo ordine degli architetti.
Quello di cui sono certo è che non è possibile l'iscrizione a due ordini provinciali degli architetti o a due ordini provinciali degli ingegneri, forse l'articolo intende questo?
Non saprei....
Effettivamente Dotting, qui si va nel dettaglio, non ho mai approfondito la cosa.
Sorvolando sul fatto che la doppia iscrizione, al contrario della doppia abilitazione equivale a follia totale, non stiamo infatti parlando dell'iscrizione da perito industriale e architetto, o geologo e geometra, ma di due professioni dalle competenze quasi equivalenti, ma comunque non sono sicuro del significato dell'articolo in questione.
"Non si può far parte che di un solo ordine di ingegneri e di architetti"
se io mi iscrivo all'ordine degli ingegneri di roma e all'ordine degli architetti di roma, sono effettivamente iscritto ad un solo ordine degli ingegneri e ad un solo ordine degli architetti.
Quello di cui sono certo è che non è possibile l'iscrizione a due ordini provinciali degli architetti o a due ordini provinciali degli ingegneri, forse l'articolo intende questo?
Non saprei....
Il tuo titolo accademico inoltre non è ne architetto ne ingegnere, ma "dottore magistrale in ingegneria edile - architettura" per riprendere le parole di Arch. Ir .... hai detto bene! il nostro non è un titolo accademico e basta, noi usciamo dall'ambiente accademico come progettisti completi... un perfetto punto di incontro tra l'ingegnere e l'architetto... ma il titolo prog. prima del nome non esiste... capisco perfettamente le perplessità di NicoAA... dopo tanto sbattere come far capire al resto del mondo che sei due cose in una? nessuno vuole ostentare titoli che non si hanno ("Sig.dott. mag. in ing. - arch. ing. civ. e amb. arch. Sez. A Sett a, con maturità scient. aspirante geol. ex per. ind. opinionista nel temp. lib. coniugato" aahauhauhaahuhahauh) ma semplicemente si cerca di DARE A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE...
Non mi fraintendere progettista, facevo un discorso molto più terra terra, lui può firmarsi nella professione, con il timbro, solo ed esclusivamente "Ingegnere Civile e Ambientale", se vuole può inserire un Dott. o un Dott. Mag. nulla di più.
E il titolo accademico al di la delle questioni etiche è proprio quello che ho scritto, non certo ingegnere o architetto.
Il titolo accademico è una cosa, il titolo professionale è tutt'altro.
Io ho una abilitazione per il settore architettura differente dal mio corso di laurea,
potrei sostenere l'abilitazione da ingegnere iunior, e ho quella da geometra,
ma non si tratta di dare a Cesare quello che è di Cesare, ma semplicemente di non scrivere schifezze nella firma.
Il suo titolo professionale è uno solo, e sul timbro ufficiale dovrà esserci quello,
il resto lo può riportare tranquillamente sui biglietti da visita, nel sito web ecc....
Sul lavoro, il titolo professionale è legato a competenze date dall'iscrizione ad un albo certificata da un timbro.
E se diventerà ArchiStar utilizzerà in quanto artista :-) solamente Nome e Cognome per elevarsi al di sopra dei normali tecnici mortali, altro che Ing. Dott. ecc....
E il titolo accademico al di la delle questioni etiche è proprio quello che ho scritto, non certo ingegnere o architetto.
Il titolo accademico è una cosa, il titolo professionale è tutt'altro.
Io ho una abilitazione per il settore architettura differente dal mio corso di laurea,
potrei sostenere l'abilitazione da ingegnere iunior, e ho quella da geometra,
ma non si tratta di dare a Cesare quello che è di Cesare, ma semplicemente di non scrivere schifezze nella firma.
Il suo titolo professionale è uno solo, e sul timbro ufficiale dovrà esserci quello,
il resto lo può riportare tranquillamente sui biglietti da visita, nel sito web ecc....
Sul lavoro, il titolo professionale è legato a competenze date dall'iscrizione ad un albo certificata da un timbro.
E se diventerà ArchiStar utilizzerà in quanto artista :-) solamente Nome e Cognome per elevarsi al di sopra dei normali tecnici mortali, altro che Ing. Dott. ecc....
"noi usciamo dall'ambiente accademico come progettisti completi"
Hai dimenticato di dire che abbiamo anche la vista a raggi X e nessuna donna può resisterci.
Forse sarò stato un po' sfigato io, ma uscito dall'ambiente accademico non mi sentivo poi tanto completo.
Hai dimenticato di dire che abbiamo anche la vista a raggi X e nessuna donna può resisterci.
Forse sarò stato un po' sfigato io, ma uscito dall'ambiente accademico non mi sentivo poi tanto completo.
Uscito dalla facoltà, io ho potuto finalmente iniziare a studiare archittura mentre imparavo un mestiere da zero.
Grazie a tutti per la partecipazione. E' in effetti un argomento veramente spinoso, e come si puo' leggere da tutti i post, le opinioni sono diverse. Conosco diversi casi in cui quello che si e' scritto sopra, in realta' non e' di valore ASSOLUTO ma completamente DISCREZIONALE dell'ordine di appartenenza (arch. e ing. per intenderci). Infatti ho potuto vedere di persona il timbro di un Ingegnere Edile abilitato e poi laureatosi in Architettura (senza abilitazione e quindi iscrizione all'albo) che nel timbro aveva Ing. Arch. xxx. Ora non so se sia personalizzato o fornito dall'albo direttamente ma di certo entrambi gli ordini sanno (e' un professionista molto conosciuto nella mia zona, oltre ad una discreta fama nazionale).
Quindi direi che, come immaginabile, le situazioni sono veramente specifiche e non esiste alcuna regola generale da seguire e che faccia strada ad una condotta chiara e precisa. D'altronde questo si rispecchia nella regola tutta italiana di albi professionali del tutto inutili, che non preparano realmente alla vita professionale (negli altri paesi Europei - vedi UK, Belgio, Germania per es. - il tirocinio di almeno un anno e' obbligatorio dopo la laurea, e dopo sostenere l'esame di abilitazione che realmente evidenzia se il candidato ha imparato gli aspetti della professione).
Quindi direi che, come immaginabile, le situazioni sono veramente specifiche e non esiste alcuna regola generale da seguire e che faccia strada ad una condotta chiara e precisa. D'altronde questo si rispecchia nella regola tutta italiana di albi professionali del tutto inutili, che non preparano realmente alla vita professionale (negli altri paesi Europei - vedi UK, Belgio, Germania per es. - il tirocinio di almeno un anno e' obbligatorio dopo la laurea, e dopo sostenere l'esame di abilitazione che realmente evidenzia se il candidato ha imparato gli aspetti della professione).
"Conosco diversi casi in cui quello che si e' scritto sopra, in realta' non e' di valore ASSOLUTO ma completamente DISCREZIONALE"
In Italia ci sono le leggi sui titoli professionali, che poi ci siano persone - istituti - collegi - ordini che le interpretano a loro discrezione è un fatto, ma esistendo una legge chi la interpreta lo fa a suo rischio e pericolo.
Arch. Ir ti ha chiarito l'attuale quadro legislativo, poi ognuno faccia quello che preferisce ;)
Saluti :)
In Italia ci sono le leggi sui titoli professionali, che poi ci siano persone - istituti - collegi - ordini che le interpretano a loro discrezione è un fatto, ma esistendo una legge chi la interpreta lo fa a suo rischio e pericolo.
Arch. Ir ti ha chiarito l'attuale quadro legislativo, poi ognuno faccia quello che preferisce ;)
Saluti :)
NicoAA, non dare nulla per scontato, se tu ti laurei in ingengeria, e sostieni gli esami di abilitazione da architetto e da ingegnere civile e ambientale, e ti iscrivi ad entrambi gli ordini, hai il diritto di fregiarti di entrambi i TITOLI PROFESSIONALI pur essendo laureato solo in ingegneria.
Dopo, se vuoi, puoi anche laurearti in architettura, e acquisire il titolo accademico di Dottore Magistrale in Architettura.
Fino a quel momento sarai architetto, e ingegnere civile e ambientale, ma non dottore magistrale in architettura.
la cosa che non vi è chiara, è che il nome del corso di laurea e totalmente irrilevante, il titolo professionale è dato dall'iscrizione ad un albo dopo un certo esame di stato al quale si accede con una laurea di una certa classe a prescindere dalla sua denominazione.
Dopo, se vuoi, puoi anche laurearti in architettura, e acquisire il titolo accademico di Dottore Magistrale in Architettura.
Fino a quel momento sarai architetto, e ingegnere civile e ambientale, ma non dottore magistrale in architettura.
la cosa che non vi è chiara, è che il nome del corso di laurea e totalmente irrilevante, il titolo professionale è dato dall'iscrizione ad un albo dopo un certo esame di stato al quale si accede con una laurea di una certa classe a prescindere dalla sua denominazione.