Ciao a tutti, volevo costituirmi come "studio" invece che come "pinco pallino architetto" (come sono stata fin'ora), anche se sarei sempre l'unico componente dello studio. Più che altro per un motivo di marketing.
Ma il commercialista mi ha detto che non posso farlo se non voglio perdere le agevolazioni del regime dei minimi.
Risulta anche a voi?
Ma che senso ha?
grazie mille!
Si è vero risulta anche a me :-(,
ovviamente il senso credo perché, essendo una società non si può paragonare ad una PI di persona fisica, avrà degli adempimenti fiscali diversi, come per esempio, da che ne so io, per poter aprire la società devi versare una quota. Un'altra cosa che mi risulta è che lo studio ha una PI propria, però gli associati possono avere PI personali. IO non sono molto ferrata in materia ma se non sbaglio, come agevolazioni per chi volesse aprire uno studio, danno degli incentivi, che possono essere a fondo perso, oppure, come quello, non ricordo se è dell'Ordine o di Inarcassa, con prestiti a interessi particolari, appunto per aiutare i giovani.
Comunque non credo che ci siano problemi, se si parla di marketing, se tu ti fai il sito, oppure stampi dei biglietti da visita dove scrivi studio d'architettura Zaira o altro. Però appunto non essendo esperta magari sbaglio
ovviamente il senso credo perché, essendo una società non si può paragonare ad una PI di persona fisica, avrà degli adempimenti fiscali diversi, come per esempio, da che ne so io, per poter aprire la società devi versare una quota. Un'altra cosa che mi risulta è che lo studio ha una PI propria, però gli associati possono avere PI personali. IO non sono molto ferrata in materia ma se non sbaglio, come agevolazioni per chi volesse aprire uno studio, danno degli incentivi, che possono essere a fondo perso, oppure, come quello, non ricordo se è dell'Ordine o di Inarcassa, con prestiti a interessi particolari, appunto per aiutare i giovani.
Comunque non credo che ci siano problemi, se si parla di marketing, se tu ti fai il sito, oppure stampi dei biglietti da visita dove scrivi studio d'architettura Zaira o altro. Però appunto non essendo esperta magari sbaglio
Non è così. Io sono "Studio di architettura desnip di desnip", ma non sono una società, sono p.iva individuale.
Se è per marketing, puoi scrivere quello che vuoi (leggi desnip).
Le fatture, gli assegni, i bonifici vanno però intestati a te personalmente.
Le fatture, gli assegni, i bonifici vanno però intestati a te personalmente.
ma non è un po' scorretto fare biglietti da visita, sito web ecc con scritto "architettura da amare studio" e poi fatturare come "zaira rossi architetto" ?
abbiamo scoperto che, ovviamente come per qualsiasi cosa in Italia, ogni regione è a se su i regolamenti... io sapevo come Zaira che per aprire uno studio ci sono dei finanziamenti e non si può utilizzare la P.I. agevolata, però per marketing anche io penso che non ti arresti nessuno se scrivi "studio d'architettura e interior design" di Arch. Valy e fatturi al cliente come Arch Valy.
Che significa "per aprire uno studio ci sono dei finanziamenti"? Non è uno studio anche quello fatto da una persona sola? Quindi è logico che si chiami "Studio di architettura dell'arch. Valy".
Diversa cosa è la partita iva, che può essere aperta in forma individuale o societaria.
Diversa cosa è la partita iva, che può essere aperta in forma individuale o societaria.
@Desnip: io avevo frequentato un corso all'Ordine su questo argomento qualche anno fa e da quello che mi ricordo loro ci hanno detto che il progettista è visto nella sua qualità di imprenditore e lo studio è considerato come un'azienda.
Per aprire lo studio ci sono finanziamenti regionali, nazionali addirittura europei a fondo perduto piuttosto che società creditizie tipo Invitalia (se non sbaglio nome) o quelle convenzionate con Inarcassa stessa che fanno prestiti per "aprire studi professionali" a tassi agevolati. Ovviamente ti danno questi soldi, se rientri nel caso, perché tu possa acquistare i tuoi strumenti di lavoro, con relativi software originali, che hanno costi esagerati, i mobili per arredare il tuo studio, i plotter...insomma tutto ciò che ti serve per avviare la tua attività, come una vera è propria azienda.
Per aprire lo studio ci sono finanziamenti regionali, nazionali addirittura europei a fondo perduto piuttosto che società creditizie tipo Invitalia (se non sbaglio nome) o quelle convenzionate con Inarcassa stessa che fanno prestiti per "aprire studi professionali" a tassi agevolati. Ovviamente ti danno questi soldi, se rientri nel caso, perché tu possa acquistare i tuoi strumenti di lavoro, con relativi software originali, che hanno costi esagerati, i mobili per arredare il tuo studio, i plotter...insomma tutto ciò che ti serve per avviare la tua attività, come una vera è propria azienda.
Valy, ma penso che quello sia un caso specifico: devi avere certi requisiti per accedere a finanziamenti o prestiti agevolati. Un po' come i fondi per incentivare l'imprenditoria femminile e giovanile, a cui (ovviamente) non puoi accedere se sei uomo (nel primo caso) o hai superato una certa età (nel secondo).
Boh, ragazze non so che dire, io mi ricordo questa cosa, e me lo aveva detto anche la commercialista, che aprire uno studio (quindi "costituirsi" studio, come ha scritto Zaira) è diverso che aprire la PI come architetto libero professionista. Ha adempimenti fiscali diversi. :-/... cmq non voglio insistere perché sto parlando per reminiscenze e non per certezza :-)