Tiga : [post n° 329188]
regime minimi
Ciao a tutti, collaboro da due mesi con un'azienda, ovviamente a p.iva.Mi dicono in giro che se l'80% del fatturato è di un unico cliente rischio di perdere il regime dei minimi. E' vero?
sì va beh, buonanotte! Sarebbe la fine delle finte partite iva!!
A parte gli scherzi, era uscita una legge credo lo scorso anno, che diceva una cosa simile, però poi siccome lo scopo in questo paese da operetta è sempre "cambiare tutto per non cambiare niente", diceva anche che non era valida in riferimento agli iscritti agli ordini professionali. Mi rendo conto che sono un po' vaga, sorry, ma non ricordo bene la legge.
A parte gli scherzi, era uscita una legge credo lo scorso anno, che diceva una cosa simile, però poi siccome lo scopo in questo paese da operetta è sempre "cambiare tutto per non cambiare niente", diceva anche che non era valida in riferimento agli iscritti agli ordini professionali. Mi rendo conto che sono un po' vaga, sorry, ma non ricordo bene la legge.
quoto biba. Era la prima versione della riforma fornero poi modificata altrimenti eravamo tutti disoccupati.
La cosa sta così:
la riforma Fornero ha introdotto 3 condizioni, al verificarsi di almeno due di queste, un rapporto di lavoro può essere presunto di subordinazione.
Le condizioni sono:
- durata complessiva della collaborazione superiore ad 8 mesi nell'arco dell'anno solare (quindi anche non continuativi);
- durata complessiva della collaborazione superiore ad 8 mesi nell'arco dell'anno solare (quindi anche non continuativi);
- corrispettivo percepito dallo stesso committente superiore all'80% dei guadagni riferiti all'anno solare;
- disposizione di una posizione fissa di lavoro presso una delle sedi del committente.
(vedi [p+A news: La-Riforma-del-Lavoro-e-legge-Per-le-Partite-IVA-confermate-le-condizioni-di-presunta-subordinazione]).
Al verificarsi di due delle tre condizioni - e salvo che il datore di lavoro non dia prova contraria, dimostrando che non c'è subordinazione - la collaborazione dovrebbe essere trasformata in co.co. pro. e, se non esiste un progetto, il lavoratore dovrebbe essere assunto come dipendente.
Se ciò avviene e un lavoratore chiude partita Iva (essendo diventato dipendente), per poi riaprirla per svolgere lo stesso lavoro che faceva con la p.Iva precedente, allora sì, si perde il regime dei minimi.
Tieni conto, però, che da questa presunta subordinazione sono escluse le attività professionali che richiedono un'iscrizione ad un ordine professionale.
la riforma Fornero ha introdotto 3 condizioni, al verificarsi di almeno due di queste, un rapporto di lavoro può essere presunto di subordinazione.
Le condizioni sono:
- durata complessiva della collaborazione superiore ad 8 mesi nell'arco dell'anno solare (quindi anche non continuativi);
- durata complessiva della collaborazione superiore ad 8 mesi nell'arco dell'anno solare (quindi anche non continuativi);
- corrispettivo percepito dallo stesso committente superiore all'80% dei guadagni riferiti all'anno solare;
- disposizione di una posizione fissa di lavoro presso una delle sedi del committente.
(vedi [p+A news: La-Riforma-del-Lavoro-e-legge-Per-le-Partite-IVA-confermate-le-condizioni-di-presunta-subordinazione]).
Al verificarsi di due delle tre condizioni - e salvo che il datore di lavoro non dia prova contraria, dimostrando che non c'è subordinazione - la collaborazione dovrebbe essere trasformata in co.co. pro. e, se non esiste un progetto, il lavoratore dovrebbe essere assunto come dipendente.
Se ciò avviene e un lavoratore chiude partita Iva (essendo diventato dipendente), per poi riaprirla per svolgere lo stesso lavoro che faceva con la p.Iva precedente, allora sì, si perde il regime dei minimi.
Tieni conto, però, che da questa presunta subordinazione sono escluse le attività professionali che richiedono un'iscrizione ad un ordine professionale.
