pal4 : [post n° 361429]

Detrazioni tasse

Salve a tutti,
sono in procinto di aprire p.iva e iscrivermi all'ordine.
Un collega mi ha riferito che sarebbe possibile detrarre dalle tasse Inarcassa le spese sostenute per i viaggi di trasferimento, dal domicilio alla propria residenza e viceversa.

Rendendolo più chiaro: sono residente in Sicilia, domiciliata a Milano.
Dal momento che spendo sempre una fortuna per recarmi in terra natia (grazie ai rincari nei festivi delle compagnie aeree), è vera questa informazione?

Se sì, per aggiudicarmi queste possibili detrazioni, dovrei iscrivermi all'albo della mia città di residenza (Palermo) o di domicilio (Milano)?

Grazie anticipatamente
Un saluto
ArchiFra :
non so se è cambiato qualcosa ma qualche anno fa -siccome inarcassa non è una tassa ma contributi previdenziali versati a un ente privato- a inarcassa dovevi dare un fisso annuale maggiorato di tot in base al fatturato.
poi in sede di dichiarazione dei redditi per pagare appunto le tasse a comune/regione/stato, si fornivano schede carburanti, ricevute di autobus,treni,aerei,taxi, spese mediche, bollette relative al domicilio fiscale, cancelleria e tutto ciò che rientrava nelle spese professionali
Kia :
Dove iscriverti devi chiederlo all'ordine, magari chiedi a Milano dove sei domiciliata. Io troverei molto scomodo essere iscritta all'ordine di Palermo e vivere/lavorare a Milano.....
Sul fatto di detrarsi le varie spese dipende da che regime scegli. Perchè se ricadi nei nuovi minimi (tetto 15mila) praticamente non detrai nulla.
ArchiFra :
allora kia mi confermi che non c'è stata nessuna modifica per cui dai contributi inarcassa non si detrae proprio nulla?
pal4 mi pare faccia confusione tra inarcassa e tasse
Kia :
Per regime ordinario tutto come al solito sulle cose da portare in detrazione (quindi ok inarcassa e tutte le cose di cui giustamente scrivevi tu) ma la novità è nei nuovi minimi che da quello che ho capito al massimo detraggono inarcassa ma per tutto il resto zero. Non so se ho capito male io.
Quindi la collega quando parla di detrarsi i viaggi.....boh, dipende dal regime in cui ricade, secondo me.
ArchiFra :
sì ok, ma lei ha capito che la detrazione è sui contributi inarcassa, non sulle tasse, cioè che invece di pagare 3000 di minimo inarcassa paga (che so) 2400 perchè inarcassa le detrae le spese dei viaggi ;)

i viaggi rientrano nelle spese professionali però la loro detraibilità dipende dal regime cui si aderisce. io ad esempio nei vecchi minimi mettevo in detrazione autostrada, benzina, treno, taxi, bollette, revsione auto, bollo, carrozerrie, officina, contributi inarcassa, spese mediche, assicurazione auto, assicurazione professionale, insomma tutto ciò che usavo per lavorare
pal4 :
intanto grazie del vostro intervento e messaggio!

Sì forse ho un po' di confusione. Rientrerei nei minimi.
Da quello che ho capito, pago il 4% sulla fattura (allo stato?) e poi dei contributi obbligatori ad inarcassa (contributo soggettivo + integrativo + maternità). Cos'altro dovrei aggiungere a questi?
Immaginavo che a questi contributi potevo detrarre quanto utilizzato per la professione.

Grazie!
Kia :
no, dai contributi di inarcassa non detrai niente. Sono contributi previdenziali.
pal4 :
ok grazie!
quindi li detraggo dal 4% in fattura?

Vado Off topic dal mio stesso topic: quindi cosa devo pagare in totale?
Iscrizione albo architetti annualmente + inarcassa (integrativo 760 euro + soggettivo 225 euro + maternitá 68 euro) annualmente + 7% del mio reddito per inarcassa + 4% del mio reddito per lo stato (quello espresso in fattura).

é giusto cosí?

grazie anticipati
ArchiFra :
ti consiglio di andare a parlare con un commercialista perchè hai davvero una confusione pazzesca.
nei tools del sito trovi il modello per fare le fatture in base a chi è il destinatario (collega iscritto a inarcassa, privato, sostituto di imposta) e in base al regime fiscale cui aderisci.

il 4% è fisso in fattura, non è previsto solo quando fatturi a un collega.

tu non devi detrarre NULLA, fai le fatture normalmente senza perderti in calcoli perchè non si può a priori sapere quanto si fatturerà. la detrazione, che si fa SOLO sulle tasse dovute allo stato e agli enti, va fatta ins ede di dichiarazione dei redditi: tu porti al tuo commercialista verso marzo tutto il malloppo di fatture, ricevute, bollette, spese varie dell'anno fiscale precedente, e il commercialista fa i suoi calcoli di cosa può detrarre e in che misura, determinando quindi l'importo che andrai a pagare.

inarcassa è tutta un'altra cosa, a parte, indipendente, e non ci sono detrazioni lì dentro: ti arriva il MAV e tu paghi, stop.

le spese aeree le puoi detrarre solo se sono giustificate da motivi lavorativi. in teoria puoi detrarre perfino la cena che fai col moroso, però se ti fanno un controllo e evdono che hai preso l'aereo ad agosto epr star via due settimane, o che hai fatto una grigliata sulla spiaggia a ferragosto, o hai una cena epr due il 14 febbraio rischi contestazioni.

io, pirla o onesta, hos empre messo in detrazione solo le spese che effettivamente erano finalizzate al lavoro, quindi se prendevo il treno la domenica per andare in qualche città d'arte non lo consideravo, s elo prendevo in settimana per motivi lavorativi sì.
Kia :
si anche io archifra, le scampagnate non le mettevo in detrazione ma la commercialista mi dice di farmi meno problemi esistenziali. Vedo che qua in studio non se ne fanno assolutamente a portare in detrazione cose che in teoria potevano lasciar perdere tipo i cellulari dei figli e delle mogli figurano come cell di studio......notare che a me nessuno ha mai dato un cell di studio e ho sempre dovuto arrangiarmi con il mio.
pal4 :
grazie mille per le vostre risposte, mi sono state molto utili.
Purtroppo ho sentito vari fra commercialisti e consulenti del lavoro, e continuavano a parlarmi di Inps e non Inarcassa. Sulla categoria architetto penso fossero poco informati.
Grazie ancora
ArchiFra :
trovo molto strano che nessun professionista fiscale ti abbia parlato di inarcassa: tu cosa gli dicvei? perchè se non mettevi in chiaro che ti devi iscrivere all'albo e aprire partita iva (per cui è obbligatorio a questo punto iscrievrsi a inarcassa) ma parlavi genericamente di lavorare come architetto in uno studio, loro magari davano per scontato che tu avessi un contratto di dipendenza che quindi afferisce a inps
Kia :
beh a questo punto se non sai bene cosa è inarcassa, ti consiglio di consultare anche il loro sito.
Il consulente del lavoro quando apri p.iva da architetto non ti serve proprio. Quello fa le buste paga per chi ha un contratto.Lo dico perchè ne ho uno in famiglia e sinceramente da quando ho aperto p.iva come architetto non gli ho chiesto più nulla perchè sono mondi diversi.
pal4 :
sì avevo espressamente riferito sia dell'ordine che dell'inarcassa. Avrò avuto gran fortuna.
Sì il consulente del lavoro è stata la prima mossa quando non sapevo che pesci prendere
desnip :
Scusate se mi intormetto. Anch'io mi tengo ben lungi dal detrarre cose che non siano strettamente attinenti alla professione, ma che c'entra se uno fa un viaggio o una visita di lavoro durante il w.e.?
Ad esempio, vorrei andare a vedere l'Expo (ma lo stesso potrebbe dirsi di una biennale di architettura o di qualche mostra), ed è ovvio che uno cerca di farlo nei w.e. per non perdere ore di lavoro.
Però sempre nell'ambito della nostra formazione professionale rientra! Quindi, perchè farsi scrupoli a metterlo nelle spese detraibili?
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.