Buongiorno a tutti, nonostante i molti post letti e la moltitudine di pareri contrastanti, talvolta forniti anche da commercialisti, per dirimere il dubbio, mi affido a voi colleghi.
Sono un pianificatore ambientale e lavoro presso una società di ingegneria (SRL). Ho p.IVA con regime dei minimi (5%) e sono iscritto all'ordine APPC. Aggiungo che ho anche alcune piccole commesse da enti pubblici.
Fino ad ora a questa società di ingegneria ho fatto regolare fattura, adesso però mi trovo ad un bivio: mi è stato proposto un aumento (+20%), con la possibilità di scelta: o ancora partita IVA, oppure contratto a tutele crescenti.
premettendo che non fatturo cifre faraoniche ma anzi, forse nemmeno sufficienti alla sopravvivenza,chiedo questo:
per quanto riguarda il lavoro dipendente, ho letto che non si può essere iscritti ad INARCASSA se si è soggetti ad altra forma di previdenza obbligatoria.
Dunque
a) cosa mi conviene fare, tenendo conto che in prospettiva vorrei scommettere sulla libera professione (incarichi dalle PA, etc). Mi conviene tenere SOLO partita IVA e quindi tenere l'iscrizione ad INARCASSA oppure cancellarmi ed accettare la proposta di contratto come lavoratore dipendente?
b) nel caso accettassi la proposta del contratto da dipendente, ovviamente dovrei pagare l'INPS che mi viene direttamente decurtata dallo stipendio. Ma se oltre allo stipendio ho alcuni incarichi presso enti pubblici e fatture relative alla libera professione dovrei pagare il 4% ad inarcassa e il 23,50% alla Gestione Separata INPS?
c) nel caso dovessi far fattura con la posizione di cui alla domanda "b" (ovvero se fossi iscritto a Gestione separata), posso chiedere lo stesso il 4% al "cliente", come faccio già ora ?
Vi prego, per chi risponde, di farlo con precisione, perchè già il fisco italiano di suo è molto complesso e di informazioni vaghe sono piene milioni di siti.
Grazie per i chiarimenti!!!!
Ciffo : [post n° 369124]
Dubbio questione previdenziale.
Ciffo, puoi accettare il posto da dipendente e tenerti la p.iva, molto semplice.
Ti cancelli da Inarcassa e ti iscrivi alla gestione separata inps.
Nelle tue fatture private ci sarà un 4% per inarcassa e un 4% per inps (non il 23,5%, che è quello che pagherà l'azienda sul tuo stipendio).
Ti cancelli da Inarcassa e ti iscrivi alla gestione separata inps.
Nelle tue fatture private ci sarà un 4% per inarcassa e un 4% per inps (non il 23,5%, che è quello che pagherà l'azienda sul tuo stipendio).
Desnip, grazie per avermi risposto!!! Ma veramente solo il 4% in gestione separata??
Il problema fondamentale però, rimane un altro, pensandici: se per assurdo un bel giorno non mi rinnovano il contratto, dovrei tornare ad INARCASSA; e il mio regime dei minimi andrebbe a farsi benedire..(preciso che sono al primo anno regime agevolato). E' corretto?
Il problema fondamentale però, rimane un altro, pensandici: se per assurdo un bel giorno non mi rinnovano il contratto, dovrei tornare ad INARCASSA; e il mio regime dei minimi andrebbe a farsi benedire..(preciso che sono al primo anno regime agevolato). E' corretto?
concordo con desnip.
sono stata dipendente per 7 anni e ho versato i contributi alla gestione separata inps.
però devo fare una precisazione.
nelle fatture che farai ai tuoi clienti metterai il 4% inarcassa e il 4% di rivalsa inps.
diverso è il tuo stipendio da dipendente. su quello non devi pagare altre tasse.
le pagherai solo su quello che fatturi ad altri clienti.
tieni presente che in un contratto da dipendente (ora non so come sia quello a tutele crescenti) hai cmq ferie, permessi, malattia, cosa che con la Piva ti sogni.
però sei un dipendente, e non un libero (in tutti i sensi) professionista.
Non è da sottovalutare. Poi le scelte finali le devi fare tu.
sono stata dipendente per 7 anni e ho versato i contributi alla gestione separata inps.
però devo fare una precisazione.
nelle fatture che farai ai tuoi clienti metterai il 4% inarcassa e il 4% di rivalsa inps.
diverso è il tuo stipendio da dipendente. su quello non devi pagare altre tasse.
le pagherai solo su quello che fatturi ad altri clienti.
tieni presente che in un contratto da dipendente (ora non so come sia quello a tutele crescenti) hai cmq ferie, permessi, malattia, cosa che con la Piva ti sogni.
però sei un dipendente, e non un libero (in tutti i sensi) professionista.
Non è da sottovalutare. Poi le scelte finali le devi fare tu.
no ciffo non solo il 4% e basta.
il 4% è una rivalsa che ti da il tuo cliente, poi verserai il 5% (come da regime dei minimi) su quello che fatturi AL DI FUORI DEL CONTRATTO CCNL.
per capirci: se oltre al lavoro dipendente non fatturi niente, non paghi niente.
il 4% è una rivalsa che ti da il tuo cliente, poi verserai il 5% (come da regime dei minimi) su quello che fatturi AL DI FUORI DEL CONTRATTO CCNL.
per capirci: se oltre al lavoro dipendente non fatturi niente, non paghi niente.
Quindi sclerata, se ho capito bene:
- stipendio da dipendente= cosa a sè stante.
- esempio di fattura da 1000 euro:
su questa fattura, come spese complessive ho:
- 4% che chiedo come rivalsa INPS
- 4% inarcassa
-5% IRPEF
E' corretto?
Inoltre: che costo ha l'iscrizione e il "mantenimento" (ammesso che ce l'abbia) della gestione separata INPS?
- stipendio da dipendente= cosa a sè stante.
- esempio di fattura da 1000 euro:
su questa fattura, come spese complessive ho:
- 4% che chiedo come rivalsa INPS
- 4% inarcassa
-5% IRPEF
E' corretto?
Inoltre: che costo ha l'iscrizione e il "mantenimento" (ammesso che ce l'abbia) della gestione separata INPS?
5% imposta forfait non la metti in fattura. E' quel che paghi a fine anno tolte le spese (che abbassano l'imponibile) ovviamente riferite al lavoro libero professionista.
certo certo kia, grazie!
Domando quello che ho chiesto prima, senza aver risposta. Se dovessi reiscrivermi ad INARCASSA, rientrerei con il regime ordinario giusto?
Domando quello che ho chiesto prima, senza aver risposta. Se dovessi reiscrivermi ad INARCASSA, rientrerei con il regime ordinario giusto?
Ciffo, il regime fiscale non c'entra con Inarcassa. Quello devi verificarlo con il tuo commercialista.
ma l'aumento del 20% è comprensivo pure dei contributi? Perchè per l'azienda corrisponderebbe a circa il 40% in più rispetto al tuo attuale compenso da P.I ai minimi.
A meno che non vogliano utilizzare gli sgravi per i neoassunti, ma in quel caso non so se si possa mantenere aperta la stessa partita iva ai minimi.
Oltre al 5% di imposta sostitutiva che pagherai sulle fatture, considera anche sempre l'irpef sul tuo reddito da lavoratore dipendente che pagherai in dichiarazione dei redditi.
In definitiva è vero che come lavoratore dipendente a tempo"indeterminato" hai ferie, malattia, etc.. ma considerando che è indeterminato fino a che vogliono loro (e tu vuoi scommettere sulla libera professione), se riuscissi a concordare uno stipendio lordo simile a quello che l'azienda dovrebbe pagare ad Inps ma fartelo fatturare come p.i. ai minimi sarebbe molto più conveniente per te a livello economico.
Se ovviamente fosse il vecchio contratto a tempo indeterminato, magari di una banca, non avresti oggi grandi dubbi...
A meno che non vogliano utilizzare gli sgravi per i neoassunti, ma in quel caso non so se si possa mantenere aperta la stessa partita iva ai minimi.
Oltre al 5% di imposta sostitutiva che pagherai sulle fatture, considera anche sempre l'irpef sul tuo reddito da lavoratore dipendente che pagherai in dichiarazione dei redditi.
In definitiva è vero che come lavoratore dipendente a tempo"indeterminato" hai ferie, malattia, etc.. ma considerando che è indeterminato fino a che vogliono loro (e tu vuoi scommettere sulla libera professione), se riuscissi a concordare uno stipendio lordo simile a quello che l'azienda dovrebbe pagare ad Inps ma fartelo fatturare come p.i. ai minimi sarebbe molto più conveniente per te a livello economico.
Se ovviamente fosse il vecchio contratto a tempo indeterminato, magari di una banca, non avresti oggi grandi dubbi...
Ciao arch.a, dunque....
il 20% di aumento è sulla p.iva...mi hanno proposto di fatturare il 20% in più, sul servizio che io dò loro, per capirci.
Attualmente siamo in fase di negoziazione sempre con p.iva, in quanto ho intenzione per tutta una serie di motivi elencati negli altri post, non ultimo la perdita delle agevolazioni inarcassa in caso di reiscrizione alla stessa in futuro, di rimanere a tutti gli effetti "libero" professionista.
Arch.a
"se riuscissi a concordare uno stipendio lordo simile a quello che l'azienda dovrebbe pagare ad Inps ma fartelo fatturare come p.i. ai minimi sarebbe molto più conveniente per te a livello economico."
Vero, ma...torniamo nuovamente alla possibilità che tra un anno mi licenzino da dipendente... sarei ancora dentro i 5 anni della riduzione contributiva di inarcassa ma....dovendomi reiscrivere, pagherei le tasse in modo "ordinario", cosa che economicamente per me non sarebbe assolutamente sostenibile.
il 20% di aumento è sulla p.iva...mi hanno proposto di fatturare il 20% in più, sul servizio che io dò loro, per capirci.
Attualmente siamo in fase di negoziazione sempre con p.iva, in quanto ho intenzione per tutta una serie di motivi elencati negli altri post, non ultimo la perdita delle agevolazioni inarcassa in caso di reiscrizione alla stessa in futuro, di rimanere a tutti gli effetti "libero" professionista.
Arch.a
"se riuscissi a concordare uno stipendio lordo simile a quello che l'azienda dovrebbe pagare ad Inps ma fartelo fatturare come p.i. ai minimi sarebbe molto più conveniente per te a livello economico."
Vero, ma...torniamo nuovamente alla possibilità che tra un anno mi licenzino da dipendente... sarei ancora dentro i 5 anni della riduzione contributiva di inarcassa ma....dovendomi reiscrivere, pagherei le tasse in modo "ordinario", cosa che economicamente per me non sarebbe assolutamente sostenibile.