Buongiorno a tutti,
sono una giovane neolaureata in Architettura (a seguito di un ciclo di studi triennale+magistrale) e sto ora concludendo un Master. In attesa di inserirmi a pieno regime nel mondo del lavoro sono in ballo con l'esame di stato.
Tuttavia ho ancora un dubbio riguardo all'abilitazione e a ciò che è consentito o non è consentito fare ad un architetto non abilitato.
Parlando personalmente la mia ambizione non è quella di aprirmi uno studio, né di occuparmi completamente di progetti di architettura.
Per quanto mi riguarda sono interessata a lavorare all'interno di aziende che vendono e lavorano il materiale lapideo. Capita a volte che alcuni clienti arrivino richiedendo il materiale per il rivestimento di un bagno, oppure per il rivestimento esterno di un edificio.
L'azienda vuole quindi offrire un servizio di consulenza al cliente che comprende: progettazione (nel caso non abbia ancora nulla) con soluzione estetica, soluzioni di ancoraggio e posa del materiale, fornitura del materiale tagliato e lavorato finito e confronto diretto con l'impresa che si occuperà della posa per dare indicazioni su come eseguire il lavoro.
In tutto questo mi chiedo se per l'architetto che si occupa di tale lavoro è necessario possedere o meno l'abilitazione. Tecnicamente l'architetto non fa un lavoro per sé, quanto per l'azienda e il compenso arriva come stipendio dell'azienda, e non come lavoratore autonomo da libero professionista.
O forse mi sbaglio?
Vorrei maggiori chiarimenti a riguardo...
Ardesia : [post n° 369683]
1000 Dubbi: quando serve o non serve l'abilitazione?
se aspiri a diventare un commerciale in questo campo o un tecnico di supporto al commerciale non e' strettamente necessario l'albo, puoi essere un dipendente di una impresa o negozio che sia. A patto che tu possa trovare un datore di lavoro disposto farti un normale contratto di lavoro, se viceversa ti costringesse ad aprirti p.iva allora diventa importante albo e inarcassa, quindi esame di stato... Finche non devi timbrare un documento ufficiale da consegnare in un comune per una pratica l'iscrizione non ti servira'
se sarai assunta con regolare contratto da dipendente abilitazione e timbro non sono necessari, se invece ti chiedono di aprire partita iva, se vorrai fare qualche lavoretto al di fuori ecc... abilitazione e timbro sono necessari.
se dovrai firmare per l'azienda dei progetti che andranno depositati in comune, allora assolutramente DEVI essere abilitata anche se priva di partita iva in quanto dipendente.
se invece il tuo lavoro si limita a proposte di layout da dare solo al cliente e ai muratori, per i quali non si richeide nessun titolo abilitativo rilasciato dal comune, è un lavoro puramente artistico che può fare anche uno con la terza media che abbia fatto esperienza.
se invece il tuo lavoro si limita a proposte di layout da dare solo al cliente e ai muratori, per i quali non si richeide nessun titolo abilitativo rilasciato dal comune, è un lavoro puramente artistico che può fare anche uno con la terza media che abbia fatto esperienza.
ah, cosa importantissima... senza abilitazione tu non potrai mai in nessun modo figurare o presentarti come "architetto" ma solo come "laureata in architettura" o "dottoressa In architettura". Architetto è una qualifica che si ottiene solo previo superamento dell'esame di stato, se non sei abilitata e ti presenti come architetto sei passibile di denuncia per millantato credito, e nemmeno l'azienda potrà titolarti come architetto