archIvan : [post n° 378542]

Approccio con il cliente

Salve a tutti, vorrei iniziare a lavorare con clienti privati dal momento in cui ho da sempre avuto a che fare solo con il pubblico. In questo campo però vi sono delle direzioni ben delineate: la legge 143/2014 indica alle amministrazioni la base di gara, la 163 e la 207 aiutano con i modelli da presentare, ci sono le varie fasi progettuali e così via e si viene a creare un rapporto professionista - amministrazione più o meno definito. Al contrario il cliente privato è un mondo a me ancora oscuro. E non si tratta tanto dell'aspetto tecnico ma dell'aspetto oneroso. Vorrei evitare di farlo scappare prima ancora di fargli capire ciò che farei per lui. Voi come vi comportate in questi casi? Ipotizzando una ristrutturazione o la realizzazione ex novo di una casa, dopo un primo approccio di presentazione, sopralluogo, lettura delle carte e vincoli, in quale momento fate conoscere la vostra parcella? E dopo quanto iniziate a battere cassa per un primo acconto? In un mondo diverso queste discussioni non dovrebbero esistere lo so, ma con l'abolizione delle tariffe e la poca consapevolezza del cliente nel riconoscere il valore aggiunto dell'architetto rispetto al classico geometra (buttiamoci dentro anche la crisi che ci attanaglia) diviene un discorso particolarmente centrale nella nostra professione.
Un saluto a tutti
Ivan
Arch3B :
Beh ha ragione il cliente a non riconoscere nessun valore aggiunto a priori a una categoria piuttosto che a un'altra; l'errore secondo me è del professionista che pensa di valere di più di un altro anche nel momento in cui ha bisogno di consigli per sapere quando chiedere il primo acconto :)
Per quanto riguarda i tuoi dubbi, sta a te decidere come muoverti in base anche a fino dove puoi arrivare a dedicarti a una pratica rischiando che non ti venga assegnata, ma generalmente dopo il sopralluogo e un'occhiata ai vincoli, sarebbe ora di fare una lettera di incarico con il preventivo, poi è chiaro che se non hai lavoro, e l'alternativa ad abbozzare il progetto senza avere ancora l'incarico è girarsi i pollici, è da valutare se proporgli il preventivo presentandogli già un paio di soluzioni più o meno schematiche, con i rischi che ne conseguono.

alsi :
Come sai il cliente deve avere il tuo disciplinare il piu' presto possibile e un preventivo prima ancora. nel preventivo ti consiglio non avere un costo secco, ma un ventaglio di servizi da offrirgli che probabilmente sara' al caso suo, immagina un listino prezzi per intenderci che poi comporra' una guida per la composizione del tuo compenso, quando arrivera' alla fine il momento dell'aggiornamento catastale per esempio, non arrivera' la frase del tipo 'archite' ma pure il catasto ti devo paga'?
Se per esempio decidi di indicare una tariffa oraria (cosa non semplice ne comune in Italia) tuttavia cosi' il cliente non vedra' un conto esorbitante al primo incontro ma delle cifre ancora amichevoli!. Altrimenti dirai: progettazione:2000 DL 3000 o il 10% dell'importo dei lavori ma non meno di 2000...
Comunque vale la regola che un cliente che si spaventa troppo facilmente non e' un buon cliente!
GioSab :
Con clienti nuovi, che non conosco, preferisco sepre essere molto chiaro e trasparente: dopo le prime indagini, quando mi dicono "procediamo" io preferisco farmi sottoscrivere la lettera di incarico dove preciso tutto nel dettaglio e pattuiamo il mio onorario con le relative modalità di pagamento: di solito prevedo un 20% al conferimento di incarico, un secondo pagamento del 60% al momento di deposito CILA/SCIA il restante 20% alla fine lavori.
Per il permesso a costruire stessa modalità, magari con una dilazione del 60% tra rilascio del permesso e inizio lavori.
Solitamente quando mi chiedono i preventivi butto la cifra a tutto tondo....poi se sono clienti poco affidabili lo si scopre solo in corso d'opera....con o senza lettera di incarico....purtoppo: comunque quantomeno avendo esposto il preventivo e avendo fatto sottoscrivere la lettera di incarico io sono stato corretto e non ho nessun rimorso....è lui lo scorretto.
Comunque mi fa piacere confrontarmi anche con le vostre modalità operative.
archIvan :
Grazie mille per le risposte. GioSab sei stato molto chiaro. E posso immaginare che il 20% lo lasci a fine lavori perché se proprio ti devono imbrogliare all'ultimo concedi una percentuale minore rispetto al totale
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