Ciao a tutti. Prima di telefonare a Inarcassa volevo chiedere a voi per avere questa informazione.
La domanda è questa: sempre stata iscritta a Inarcassa. Dall'inizio di quest'anno ho un contratto a tempo determinato. Quindi, mi sono dovuta cancellare da Inarcassa (più che una cancellazione è una sorta di sospensione): questo anche secondo le indicazioni avute da Inarcassa stessa. Quindi il mio dubbio è: il bollettino MAV per il pagamento della prima rata dei contributi di giugno (e poi, in futuro, anche quella della seconda rata) continuerò a riceverlo oppure non lo riceverò più fino a quando, eventualmente, mi "attiverò" ancora con Inarcassa? (tanto per avere un riscontro immediato: voi lo avete già ricevuto il bollettino della prima rata?). Grazie a tutti.
elli : [post n° 382684]
MAV Inarcassa dopo cancellazione da Inarcassa
Premesso che il bollettino di giugno (scadenza il giorno 30) è già stato generato ed è scaricabile sul proprio profilo inarcassa, penso che tu non dovresti proprio averlo tale bollettino perchè non risulti più iscritta in virtù del tuo contratto. Ma da non iscritta hai ancora un profilo in inarcassa on line? Il bollettino per gli iscritti c'è già da circa 2 settimane quindi se non trovi nulla nella sezione mav secondo me è corretto.
Grazie Kia. Quando ti "sospendi" non ti cancellano da Inarcassa (anche perché di contributi ne ho versati parecchi e mi girerebbe altamente essere cancellata). Forse non lo fanno perché uno può controllare la sua situazione. Ho chiesto qui perché non avevo a disposizione le mie credenziali per entrare e magari c'erano dei problemi generali di Inarcassa (non sarebbe una novità) nell'emissione dei bollettini.
Ti ringrazio molto della risposta.!
Ti ringrazio molto della risposta.!
attenzione. io ci sono passata e non è affatto semplice.
innanzitutto, se hai la partita iva aperta non puoi cancellarti.
quindi devi chiudere la partita iva e cancellarti da inarcassa allegando anche la ricevuta di chiusura partita iva. tu pagherai i contributi in proporzione al periodo solare fino al quale hai avuto la partita iva.
a me inarcassa ha fatto tribolare un sacco: ho chiuso partita iva, fatto tramite commercialista tutta la trafila per inarcassa, e loro sono andati avanti per 3 anni a tartassarmi fino a minacciarmi il fermo dell'auto eprchè per un qualche bug (di sistema o operatore, non so) io non risultavo cancellata nonostante la pratica inviata n volte per dimostrarlo. solo quando il commercialista ha emsso di emzzo un avvocato inarcassa ha chinato la crestina e miracolosamente la mia situazione si è sistemata.
anche se ti cancelli non perdi i ocntributi, mentre se non chiudi partita iva inarcassa continuerà a chiederti soldini sonanti
innanzitutto, se hai la partita iva aperta non puoi cancellarti.
quindi devi chiudere la partita iva e cancellarti da inarcassa allegando anche la ricevuta di chiusura partita iva. tu pagherai i contributi in proporzione al periodo solare fino al quale hai avuto la partita iva.
a me inarcassa ha fatto tribolare un sacco: ho chiuso partita iva, fatto tramite commercialista tutta la trafila per inarcassa, e loro sono andati avanti per 3 anni a tartassarmi fino a minacciarmi il fermo dell'auto eprchè per un qualche bug (di sistema o operatore, non so) io non risultavo cancellata nonostante la pratica inviata n volte per dimostrarlo. solo quando il commercialista ha emsso di emzzo un avvocato inarcassa ha chinato la crestina e miracolosamente la mia situazione si è sistemata.
anche se ti cancelli non perdi i ocntributi, mentre se non chiudi partita iva inarcassa continuerà a chiederti soldini sonanti
ok. Grazie mille anche a te ArchiFra. Io in effetti non mi sono cancellata perché ho mantenuto la P.IVA aperta. Non capisco però quali versamenti dovrò fare a Inarcassa. Non ho ricevuto il bollettino MAV per la prima rata e quindi deduco che non pagherò né questa prima rata né la seconda. Pagherò quindi il saldo finale? ArchiFra: quando dici che Inarcassa continuerà a chiedermi i soldini, intendi il saldo di fine anno? Corretto? Il mio terrore non è dovere versare ancora contributi a Inarcassa (se uno decide di mantenere la p.iva, e fattura per il lavoro che riesce ad avere è corretto che paghi contributi) ma capire quando pagare e avere la certezza che tutti i contributi versati gli anni precedenti vengano mantenuti per un riscontro pensionistico futuro. Non vorrei avere versato anni di contributi a Inarcassa per poi morire di fame quando andrò in pensione. p.s.: tanto per togliere ogni dubbio: ho deciso di mantenere la p.iva pur essendo assunta a tempo determinato, in quanto questa mia posizione di "determinato" è molto incerta e non so se verrà mantenuta questa tipo di collaborazione (modalità che mi è stata imposta per quel maledetto job act che, secondo me, va solo a favore dei datori di lavoro: anche se ciascuno di noi ha una propria storia lavorativa). Penso che sentirò Inarcassa (per quel poco di chiarimento che sapranno darmi! ahahaha). Grazie a tutti!
non so se le cose sono cambiate, ma fino al 2013 se avevi partita iva aperta anche se fatturavi 0 eri costretto a pagare i contributi minimi (3000 euro circa).
l'unico modo per non pagare era chiudere partita iva E comunicarlo a inarcassa per cancellarsi.
semrpe all'epoca, l'unico modo epr non perdere i contributi era versarli per almeno 5 anni consecutivi: solo a quel punto facevano massa per essere ricongiunti eventualmente ad altre forme previdenziali
l'unico modo per non pagare era chiudere partita iva E comunicarlo a inarcassa per cancellarsi.
semrpe all'epoca, l'unico modo epr non perdere i contributi era versarli per almeno 5 anni consecutivi: solo a quel punto facevano massa per essere ricongiunti eventualmente ad altre forme previdenziali
Ho chiamato Inarcassa e condivido con voi quanto mi hanno detto (nel caso possa interessare a qualcuno).
Se uno è cancellato (che, come dicevo, non si tratta proprio di una cancellazione ma è una sorta di sospensione) da Inarcassa ma ha mantenuto p.iva non deve pagare la prima e seconda rata di contributi. Deve comunque fare la solita dichiarazione dei redditi con il solito modello Inarcassa entro il 31 ottobre (credo sia questa la solita data per la comunicazione redditi). La dichiarazione deve essere fatta anche se non si è emesso nessuna fattura. Il saldo a dicembre si pagherà e sarà pari alla somma dei vari 4% messi nelle fatture emesse (ovvio che se non si è emessa nessuna fattura, a dicembre non si pagherà nulla). Ciao
Se uno è cancellato (che, come dicevo, non si tratta proprio di una cancellazione ma è una sorta di sospensione) da Inarcassa ma ha mantenuto p.iva non deve pagare la prima e seconda rata di contributi. Deve comunque fare la solita dichiarazione dei redditi con il solito modello Inarcassa entro il 31 ottobre (credo sia questa la solita data per la comunicazione redditi). La dichiarazione deve essere fatta anche se non si è emesso nessuna fattura. Il saldo a dicembre si pagherà e sarà pari alla somma dei vari 4% messi nelle fatture emesse (ovvio che se non si è emessa nessuna fattura, a dicembre non si pagherà nulla). Ciao
archifra, io sapevo che inarcassa non aveva l'obbligo di averli consecutivi gli anni di contribuzione.
guarda che secondo me ti sbagli. Non ho trovato da nessuna parte che devono essere consecutivi tant'è che perfino le agevolazioni dei 5 anni per chi ha meno di 35 anni possono ripartire anche se uno si disiscrive e poi torna ad iscriversi.
https://www.inarcassa.it/site/home/contributi/i-benefici-per-i-giova…
https://www.inarcassa.it/site/home/contributi/i-benefici-per-i-giova…