ringrazio anticipatamente per la gentilezza nell'accettare in questo spazio anche quesiti posti da committenti e tengo a precisare che non è nelle mie intenzioni fare di tutta l'erba un fascio in quanto con molti vostri colleghi ho avuto esperienze molto belle ma purtroppo questa volta mi trovo in una condizione che definirei paradossale.
Circa otto anni fa mio padre da l'incarico ad un architetto per la ristrutturazione di un nostro palazzo e vi corrisponde 10000 euro il progetto viene anche se a fatica approvato, purtroppo le condizioni di salute di papa precipitano e il progetto di fatto non viene realizzato a parte due servizi igenici Una mattina di circa cinque anni fa ci troiamo una ricevuta bancaria in un istituto con il quale noi neanche lavoriamo di 5000 euro emessa dal professionista a nome di mia madre intestataria dell' immobile, mio padre non si spiega il perhè di questa ricevuta bancaria e la rigetta. A quel punto l'architetto si presenta da noi in modo umile chiedendoci 5000 euro per chiudere la storia (non lo abbiamo chiamato noi ma costui aveva impellente bisogno di contante) ci riuniamo con lo stesso ,papa, mia moglie ed io e decidemmo di non dare le 5000 euro anche se il professionista insisteva promettendoci che tempo un mese ci avrebbe sistemato il tutto con la consegna dell'agibilità ma noi conoscendolo ribadiamo di no.
Il mattino seguente di bun ora in modo che ne mia moglie ne io fossimo presenti torna da papa con la solita zolfa e papa vecchie la parola aveva un senso decide di pagare i 5000 euro a fronte di una fattura con su scritto per agibilità immobile tal de tali e mi dice che oramai conosce il suo destino e ha pensato così di lasciare tutto pagato in modo che la storia finisse. Passano sei mesi papa muore e l'agibilità non arriva mi informo più volte all'ufficio tecnico del comune i quali mi rispondono che ne il mio professionista ne dei sui collaboratori sono andati lì per la mia pratica che nel frattempo è scaduta quindi c'è la sanzione.
Passano altri tre mesi chiamo e niente la stessa zolfa: ci stiamo lavorando e in comune mi dicono che lì nessuno si è fatto vivo questa storia dura da 3 anni e un giorno lo chiamo chiedendo quello per cui lo abbiamo pagato lui si arrabbia di brutto e mi dice che in settimana peparerà la mia roba e mi butterà fuori dal suo studio
MAGARI .
Qualche giorno dopo chiede un incontro vado e mi chiede le mie intenzioni ed io rispondo che mi interessa chiudere la storia pima possibile e meglio possibile per entrambi e lui promette di non volere più soldi e di consegnare il lavoro Luglio 2016 ne è passato per le firme e ad oggi non ho l' agibiltà promessa e questo architetto mi ha chiesto altre 10000 che piuttosto vado in galera ma non glie li darò avete qualche consiglio per me grazie della vostra disponibilità
omodeluso : [post n° 384195]
come ne posso uscire?
Perchè non ci dai un po' di info sul tipo di lavoro eseguito devi avere una copia dei progetti consegnati in comune, era una DIA una SCIA o cosa?
A volte capita che le cose si ingarbugliano e si possono sbloccare ma magari questo architetto non sa piú come fare senza peró ammetterlo visto che passano gli anni e nulla accade. io chiamerei un altro tecnico e farei una revoca di questo visti tutti i tentativi che avete fatto.
A volte capita che le cose si ingarbugliano e si possono sbloccare ma magari questo architetto non sa piú come fare senza peró ammetterlo visto che passano gli anni e nulla accade. io chiamerei un altro tecnico e farei una revoca di questo visti tutti i tentativi che avete fatto.
Ma è stato firmato un incarico? In teoria dovrebbe essere specificato il tutto... in teoria...
Poi ovviamente la questione è complessa e qui non si hanno molti dettagli per valutare. In generale il pagamento del compenso non è necessariamente legato all'ottenimento dell'agibilità... anche perchè negli anni possono succedere diversi inconvenienti che modificano le cose
Poi ovviamente la questione è complessa e qui non si hanno molti dettagli per valutare. In generale il pagamento del compenso non è necessariamente legato all'ottenimento dell'agibilità... anche perchè negli anni possono succedere diversi inconvenienti che modificano le cose
No non c'è alcun contratto col professionista come detto papà era uomo di altri tempi la concessione e' per una ristrutturazione edilizia e della quale si è realizzato nemmeno un quarto e i lavori sono stati fermati causa la malattia di papà e proprio per chiudere la storia gli fu chiesto di fare ( si fa per dire visto la pressione per prendere qualche soldo subito) la chiusura e l'agibilità per quel che riguarda gli enti nessuno ha fatto problemi ma lui ancora non è nemmeno passato con i bollettini che chiaramente devo anticipare non so se ho reso l'idea ripeto dopo due anni nei quali ci diceva che stava studiando assieme al comune la strada giusta il tecnico comunale non lo mai visto. Vi ringrazio per l'aiuto e qualunque domanda sarò felice di rispondere grazie ancora.
Dimenticavo ho visto dei fac-simile per togliere il mandato dove mi sembra di capire debba obbligatoriamente restituire tutto il mio materiale ma se lo invio posso comunque contestare la fattura che lui mi emetterà?
La storia di per se è chiara ed è figlia di un atteggiamento sia del professionista che del committente che portava proprio a questo tipo di problemi. Se non ottiene risultati ma solo emissioni di nuove fatture credo che l'unica strada sia quella di rivolgersi ad un legale, perché non sono più questioni solo strettamente tecniche.
E' vero anch'io sono d'accordo ma vorrei evitare per una questione di tempo e mi piacerebbe chiudere senza dovermi rivolgere ad un legale quindi vi chiedo: Se gli mando la raccomandata fac simile e poi dopo aver perso la mia documentazione se non ci sono obblighi di accettazione della fattura io non gliela pago sarà lui se e' convinto di essere nel giusto ad andare da un legale. Si può fare secondo voi?
Secondo me se ha giá fatto la voce grossa, adesso una voce grossa la dovete fare voi o non ve lo scrollate piú. una lettera scritta come si deve o un avvocato che ve la scrive e si taglia la testa al toro
secondo me qui vi serve un avvocato e anche un nuovo professionista di fiducia che possa capire a che punto stanno le pratiche, cosa è stato presentato e cosa manca, i lavori eventualmente da finire, ecc.ecc.
solo l'avvocato non basta a mio avviso. Serve anche un tecnico a cui passare l'incarico per portare ad una conclusione ciò che è stato lasciato a metà.
solo l'avvocato non basta a mio avviso. Serve anche un tecnico a cui passare l'incarico per portare ad una conclusione ciò che è stato lasciato a metà.