Buongiorno a tutti,
devo preparare una proposta di compenso per un'impresa che vorrebbe servirsi della mia prestazione per lavori di consulenza di vario genere: dal progetto di interni per la ristrutturazione di un bagno, alla redazione di capitolati, rilievi, direzione lavori, ecc...
Sono orientata più a fare di volta in volta il preventivo per l'incarico che mi viene richiesto, soprattutto nel caso di direzione lavori e pratiche che richiedano timbro e firma. Capisco però anche la loro esigenza di quantificare quanto possa essere la loro spesa per avermi a disposizione un certo numero di ore per le tutte le mansioni che non hanno il tempo e le competenze di svolgere. Ho proposto un impegno da parte mia part time, di circa 30 ore la settimana, ma la mia paura è che se decidessimo per un fisso, questo poi si tramuterebbe nella solita finta assunzione con partita Iva, dove le ore lavorate sono sempre infinitamente di più e la tariffa oraria se si va a calcolarla diventa ridicola.
Che ne pensate?
Valentina M-- : [post n° 387845]
Parcella per consulenza ad impresa
Valentina, su questo puoi regolarti solo tu, unica cosa che ti chiedo a nome di tutta la categoria: non ti svendere. Questo tipo di collaborazioni "interne" con le imprese, stanno letteralmente uccidendo la libera professione
stabilisci un importo mensile fisso che andrà maggiorato di volta in volta in base alle mansioni effettivamente svolte. però come dice ponteggi non svenderti
Grazie dei consigli:
ho fatto un discorso di questo genere, sereno ma fermo all'impresa:
La cosa migliore sarebbe che di volta in volta io vi facessi un preventivo specifico per la prestazione che mi state chiedendo.
Altrimenti mi dite qual'è il vostro budget mensile e io vi dico a quante ore del mio lavoro corrisponde (calcolo che baso su una tariffazione oraria di Euro 50, (visto che parliamo di lordo), una sorta di minimo sotto al quale non scendere mai, che garantisca a voi la mia disponibilità per un certo numero di re al mese.
Ovviamente le pratiche abilitative e quant'altro richieda timbro e firma sono da computarsi separatamente.
Mi è stato risposto che il mio è un ragionamento svizzero...
ho fatto un discorso di questo genere, sereno ma fermo all'impresa:
La cosa migliore sarebbe che di volta in volta io vi facessi un preventivo specifico per la prestazione che mi state chiedendo.
Altrimenti mi dite qual'è il vostro budget mensile e io vi dico a quante ore del mio lavoro corrisponde (calcolo che baso su una tariffazione oraria di Euro 50, (visto che parliamo di lordo), una sorta di minimo sotto al quale non scendere mai, che garantisca a voi la mia disponibilità per un certo numero di re al mese.
Ovviamente le pratiche abilitative e quant'altro richieda timbro e firma sono da computarsi separatamente.
Mi è stato risposto che il mio è un ragionamento svizzero...