Buongiorno a tutti,
Sono un ex alunna del Politecnico di Milano, architetto sottopagato (in nero) per 3 anni in Italia, iscritta per un breve periodo all’albo degli architetti di Parma...Fino al giorno in cui un amico di Parigi con cui avevo fatto l’Erasmus mi propone un lavoro in Francia.
Dal 2008 ho lavorato in Francia come architetto dipendente. E dal 2016 vivo in Thailandia.
Torno in Italia solo per le vacanze.
Ed ecco la cosa allucinante: ieri ricevo una lettera dall’agenzia delle entrate. L’Inarcassa( a cui non sapevo neanche di essere mai stata iscritta perché non ho mai avuto partita iva in Italia, mai fatturato nulla in Italia) mi chiede 10.300€. Per gli anni dal 2012 al 2019.
Dopo un primo attacco cardiaco all’apertura della lettera, ho cercato di contattare l’Inarcassa (dalla Thailandia) ma mi é stato ovviamente impossibile parlare con un operatore. Ho allora scritto un messaggio sulla pagina dedicata ai messaggi.
Evito commenti inutili sull’agilità che il sito permette e sulla difficoltà di avere risposte a domande gravi in tempi brevi.
Si sta tanto bene all’estero...perché devono venire a disturbarmi fino a qui???
Qualcuno di voi ha avuto esperienze ai confini della realtà come la mia?
Sperando qualche buon’anima di Inarcassa risponda al mio messaggio entro i dichiarati 2 giorni lavorativi, vi dirò come si sviluppa la faccenda.
Stella : [post n° 427709]
Inarcassa e Agenzia delle Entrate: cosa fumano?
Sarò "tardo" io, ma non riesco a capire come sia possibile che l'Agenzia Delle Entrate scriva una lettera per riscuotere eventuali crediti di Inarcassa.
mi associo alla domanda di ArchiFisch.....Cosa c'entra inarcassa con l'Ade? A me una volta arrivò una lettera di inarcassa perchè avevo fatto un errore nella dichiarazione dei redditi e l'Ade era citata semplicemente perchè la Cassa aveva confrontato la mia dichiarazione all'Ade con quella resa a loro ed era emersa una discrepanza. Ma questo secondo me è l'unico collegamento possibile tra le due istituzioni.....per il resto sono due binari distinti: tasse e contributi previdenziali
aggiungo: come fa inarcassa a chiederti conto se non hai mai aperto partita iva? a meno che tu non abbia emesso prestazioni occasionali e hanno fatto un controllo incrociato.
la cosa è molto strana, aggiornaci
la cosa è molto strana, aggiornaci
Per farla molto semplice: L’Agenzia delle Entrate dipende dal Ministero dell’economia, mentre l’Inarcassa é un privato, come una banca o il sig.Rossi.
Se il sig.Rossi dice che io gli devo dei soldi ma io non glieli pago, allora il sig.Rossi si rivolge a questa agenzia super-partes per farmi pagare con la forza. Fermo, ipoteche, pignoramenti...
Se il sig.Rossi dice che io gli devo dei soldi ma io non glieli pago, allora il sig.Rossi si rivolge a questa agenzia super-partes per farmi pagare con la forza. Fermo, ipoteche, pignoramenti...
quella che di dici tu non è Agenzia delle Entrate ma AGENZIA DELLE ENTRATA - RISCOSSIONE che ha sostituito equitalia: si occupa di recuperare i crediti per gli enti che sottoscrivono convenzioni (anche per i Comuni tipo tassa rifiuti o imu, multe varie, inps...)
Mi sembra abbastanza strano però che inarcassa abbia già mandato avanti una cartella con AdE-riscossione perchè di solito mandano prima un avviso per accettare il ravvedimento operoso (e sul quale si può fare ricorso se lo si ritiene errato)... che ti abbiano inviato qualche comunicazione/notifica che non hai ricevuto?
Ti consiglio di mandare una PEC a Inarcassa contestando la sanzione.... e poi buona fortuna
bye
Mi sembra abbastanza strano però che inarcassa abbia già mandato avanti una cartella con AdE-riscossione perchè di solito mandano prima un avviso per accettare il ravvedimento operoso (e sul quale si può fare ricorso se lo si ritiene errato)... che ti abbiano inviato qualche comunicazione/notifica che non hai ricevuto?
Ti consiglio di mandare una PEC a Inarcassa contestando la sanzione.... e poi buona fortuna
bye
Ha ragione Delli. Anche io anni fa ho avuto da ridire con inar cassa perché volevano da me contributi non dovuti in quanto relativi agli anni in cui avevo chiuso partita Iva e mi ero cancellata. Per due anni siamo andati avanti a corrispondenza di sollecito loro, compresa una lettera di minaccia fermo amministrativo dell auto, e risposte mie, finché finalmente la commercialista ha messo in mezzo l avvocato e hanno chiuso la mia pratica.
Rivolgiti subito ad un commercialista e fai opposizione. È vero che dovrebbero mandare avvisi ma per esempio è capitato a mio padre un problema sulla liquidazione quando è andato in pensione. Tra l'altro errore non suo ma del datore di lavoro. L'avviso non è mai arrivato e la cosa era purtroppo già andata avanti, quindi del caso della collega non mi stupisco.
In effetti Inarcassa batte cassa in continuazione. Io mi sono iscritta diversi anni dopo l'iscrizione all'albo (non avevo p.iva), ma puntualmente ogni anno mi mandavano l'avviso. Mi bastava risponderlgi spiegando la situazione e tutto finiva lì, era solo una seccatura annuale.
Nel tuo caso il problema è che non ci sono stati avvisi preventivi e si sono fatti vivi direttamente con una "cartella", dove sicuramente ci sono i presunti arretrati, più more e spese varie.
Nel tuo caso il problema è che non ci sono stati avvisi preventivi e si sono fatti vivi direttamente con una "cartella", dove sicuramente ci sono i presunti arretrati, più more e spese varie.
Esatto. Penso non siano mai arrivati avvisi prima di questa cartella perché vivo all'estero. L'unico modo di trovarmi era affidare il caso al ADE-Riscossione.
Comunque io aspetto ancora risposta da Inarcassa e dall'Ordine degli architetti per sapere se sono ancora iscritta o no.
Un'altra cosa che rende questa faccenda losca é che, essendo residente all'estero ed essendo iscritta all'AIRE dal 2008, automaticamente non ho più codice fiscale e di conseguenza alcuna copertura sanitaria in Italia (se vado dal dottore devo pagare anche il generalista) e la residenza fiscale passa al paese ospitante. Se la mia residenza fiscale era la Francia e ora é la Thailandia, perché dovrei pagare delle tasse in Italia?
E poi, senza codice fiscale, non si puo' avere partita iva.
Insomma, un errore da qualche parte deve esserci.
Comunque io aspetto ancora risposta da Inarcassa e dall'Ordine degli architetti per sapere se sono ancora iscritta o no.
Un'altra cosa che rende questa faccenda losca é che, essendo residente all'estero ed essendo iscritta all'AIRE dal 2008, automaticamente non ho più codice fiscale e di conseguenza alcuna copertura sanitaria in Italia (se vado dal dottore devo pagare anche il generalista) e la residenza fiscale passa al paese ospitante. Se la mia residenza fiscale era la Francia e ora é la Thailandia, perché dovrei pagare delle tasse in Italia?
E poi, senza codice fiscale, non si puo' avere partita iva.
Insomma, un errore da qualche parte deve esserci.
Fermo restando il commento, giusto, che già qualcuno ha fatto sulla differenza tra InarCassa e Agenzia delle Entrate, mi viene in mente un altra riflessione: tra InarCassa e Ordine professionale c'è un legame indissolubile; per essere iscritta ad InarCassa devi essere iscritta necessariamente ad un Ordine e viceversa se sei iscritta ad un Ordine devi essere iscritta, per forza, ad InarCassa.
Tu dici di essere stata iscritta "per un breve periodo" all'Ordine degli architetti di Parma. Quando sei stata iscritta ti sei iscritta anche a InarCassa? Hai pagato i minimi? Successivamente ti sei cancellata dall'Ordine e di conseguenza da InarCassa? Te lo dico perché se sei rimasta iscritta o comunque non hai provveduto alla cancellazione, ad InarCassa comunque devi pagare i minimi previdenziali ogni anno anche se fatturi 0!
Fai mente locale su quegli anni e verifica la tua posizione...
Mi sembra difficile che InarCassa sbagli: sono una macchina da guerra!
Tu dici di essere stata iscritta "per un breve periodo" all'Ordine degli architetti di Parma. Quando sei stata iscritta ti sei iscritta anche a InarCassa? Hai pagato i minimi? Successivamente ti sei cancellata dall'Ordine e di conseguenza da InarCassa? Te lo dico perché se sei rimasta iscritta o comunque non hai provveduto alla cancellazione, ad InarCassa comunque devi pagare i minimi previdenziali ogni anno anche se fatturi 0!
Fai mente locale su quegli anni e verifica la tua posizione...
Mi sembra difficile che InarCassa sbagli: sono una macchina da guerra!
@architetto.gt
Non è del tutto corretto ciò che scrivi. E' vero che per essere iscritto a inarcassa devi essere iscritto all'Ordine (infatti è la cassa specifica degli Ingegneri e Architetti), ma non vale il contrario. Una persona può essere iscritta all'Ordine e non ad inarcassa, perchè semplicemente non esercita la professione o ha un contratto da dipendente (non sono esperto, ma alcuni ruoli nella p.a. richiedono l'iscrizione all'albo).
Non è del tutto corretto ciò che scrivi. E' vero che per essere iscritto a inarcassa devi essere iscritto all'Ordine (infatti è la cassa specifica degli Ingegneri e Architetti), ma non vale il contrario. Una persona può essere iscritta all'Ordine e non ad inarcassa, perchè semplicemente non esercita la professione o ha un contratto da dipendente (non sono esperto, ma alcuni ruoli nella p.a. richiedono l'iscrizione all'albo).
Ciao,
ho mandato ad Inarcassa una raccomandata con circa 40 pagine di documenti.
Ho verificato la mia posizione: ho passato l'esame di Stato nella seconda sessione del 2007, mi sono iscritta all'albo e ne ho chiesto radiazione nel dicembre del 2008 perché a Settembre 2008 mi ero trasferita a Parigi. Mai stata iscritta all'Inarcassa. Un'altra condizione per essere membro di Inarcassa é la partita IVA. Non ne ho mai aperta una. E poi, la cosa misteriosa di tuta la faccenda rimane questa: perché mi chiedono solo alcuni anni di contributi minimi (2012-13-14-15-16-19)? Perché non mi chiedono gli anni precedenti o il 2017 e il 2018?
Una mia amica, contabile, mi ha detto "ah, non ti stupire! Ci provano sempre"...Non ne ho idea, spero di ricevere risposta quanto prima.
Comunque vi tengo informati! Se la mia esperienza puo' servire a qualcun altro...
ho mandato ad Inarcassa una raccomandata con circa 40 pagine di documenti.
Ho verificato la mia posizione: ho passato l'esame di Stato nella seconda sessione del 2007, mi sono iscritta all'albo e ne ho chiesto radiazione nel dicembre del 2008 perché a Settembre 2008 mi ero trasferita a Parigi. Mai stata iscritta all'Inarcassa. Un'altra condizione per essere membro di Inarcassa é la partita IVA. Non ne ho mai aperta una. E poi, la cosa misteriosa di tuta la faccenda rimane questa: perché mi chiedono solo alcuni anni di contributi minimi (2012-13-14-15-16-19)? Perché non mi chiedono gli anni precedenti o il 2017 e il 2018?
Una mia amica, contabile, mi ha detto "ah, non ti stupire! Ci provano sempre"...Non ne ho idea, spero di ricevere risposta quanto prima.
Comunque vi tengo informati! Se la mia esperienza puo' servire a qualcun altro...
Non credo sia come dici. A me risulta che se sei iscritto all'ordine è obbligatorio essere iscritto ad Inarcassa. Puoi essere architetto e non essere iscritto all'ordine, questo si, ma non dirmi perché non hai il timbro. Ma credo che iscrizione ordine iscrizione Inarcassa vadano di pari passo.
@architetto.gt
vanno di pari passo, nella maggioranza dei casi, perchè per esercitare la professione è necessario aprire partita iva, avere una cassa di previdenza (Inarcassa) ed essere iscritto all'Ordine professionale di riferimento (APPC). Nessuno ti vieta però di iscriverti all'Ordine, avendone ovviamente titolo, e di non esercitare la professione. Per assurdo posso essere un insegnante della scuola pubblica o un impiegato dell'ufficio tecnico di una qualsivoglia azienda ed essere contemporaneamente iscritto all'Ordine degli Architetti. Possiamo discutere sull'utilità della cosa, ma è assolutamente possibile. Ci sono casi in cui ciò è pure necessario, infatti determinati ruoli all'interno della p.a. richiedono l'iscrizione all'Ordine, ma si è dipendenti pubblici e i contributi vanno all'Inps e non ad Inarcassa. Su questo argomento però, perchè potrei sbagliarmi, lascio la parola ai colleghi della p.a. che ne sapranno sicuramente più di me.
vanno di pari passo, nella maggioranza dei casi, perchè per esercitare la professione è necessario aprire partita iva, avere una cassa di previdenza (Inarcassa) ed essere iscritto all'Ordine professionale di riferimento (APPC). Nessuno ti vieta però di iscriverti all'Ordine, avendone ovviamente titolo, e di non esercitare la professione. Per assurdo posso essere un insegnante della scuola pubblica o un impiegato dell'ufficio tecnico di una qualsivoglia azienda ed essere contemporaneamente iscritto all'Ordine degli Architetti. Possiamo discutere sull'utilità della cosa, ma è assolutamente possibile. Ci sono casi in cui ciò è pure necessario, infatti determinati ruoli all'interno della p.a. richiedono l'iscrizione all'Ordine, ma si è dipendenti pubblici e i contributi vanno all'Inps e non ad Inarcassa. Su questo argomento però, perchè potrei sbagliarmi, lascio la parola ai colleghi della p.a. che ne sapranno sicuramente più di me.
architetto.gt chiarisciti le idee perchè stai dicendo cose sbagliatissime
per iscriversi all'ordine SI DEVE essere abilitati.
si può essere iscritti all'ordine SENZA obbligo di avere inarcassa.
per essere iscritti a inarcassa SI DEVE essere iscritti all'albo.
per esercitare SI DEVE avere inarcassa.
io sono iscritta all'ordine dal 2006, mi sono cancellata da inarcassa nel 2013 e sono rimasta regolarmente iscritta all'ordine anche quando ero disoccupata e senza partita iva. dal 2014 sono di ruolo in una PA.
per red: nelle PA è obbligatorio essere iscritti all'ordine solo se si firmano progetti interni. ci sono tranquillamente D non iscritti perchè non firmano nulla. quello che serve a prescindere è essere abilitati.
per iscriversi all'ordine SI DEVE essere abilitati.
si può essere iscritti all'ordine SENZA obbligo di avere inarcassa.
per essere iscritti a inarcassa SI DEVE essere iscritti all'albo.
per esercitare SI DEVE avere inarcassa.
io sono iscritta all'ordine dal 2006, mi sono cancellata da inarcassa nel 2013 e sono rimasta regolarmente iscritta all'ordine anche quando ero disoccupata e senza partita iva. dal 2014 sono di ruolo in una PA.
per red: nelle PA è obbligatorio essere iscritti all'ordine solo se si firmano progetti interni. ci sono tranquillamente D non iscritti perchè non firmano nulla. quello che serve a prescindere è essere abilitati.