sonia66 : [post n° 433375]
SERVIZIO MONOLOCALE A MILANO CON SUPERFICIE INFERIORE A 28 MQ
Un mio cliente si è aggiudicato all'asta - a Milano - un monolocale di superficie inferiore a 28 mq destinazione abitazione senza servizio ; devo presentare pratica per adeguamento igienico sanitario per la costruzione, appunto, del bagno. Per la deroga sulle superfici minime, bisogna dimostrare che il locale è catastalmente come si presenta almeno da una certa data ( 1949 - 1942 ? ) ; qualcuno di voi sa a che data bisogna far riferimento? Ante.....
Si infatti, ma nono ho trovato nessun motivo per la deroga ai parametri previsti da tale legge, anche per abitazioni precedenti ( a parte deroga per altezze in comuni montani ) ; qualsiasi certificato di agibilità non verrà mai rilasciato, non capisco i tanti monolocali inferiori a questa metratura.
I parametri igienico - sanitari sono di solito inderogabili.
I monolocali ante DM 75 e < 28 mq. sono legittimi fino a quando non si interviene con dei lavori edili che richiedono un titolo abilitativo.
A quel punto sorgono i problemi in quanto bisogna adeguarsi alle norme attuali.
I monolocali ante DM 75 e < 28 mq. sono legittimi fino a quando non si interviene con dei lavori edili che richiedono un titolo abilitativo.
A quel punto sorgono i problemi in quanto bisogna adeguarsi alle norme attuali.
In caso di intervento edilizio che richiede il rilascio di una nuova agibilità, si devono necessariamente rispettare i requisti igienico sanitari in vigore. In caso di manutenzione straordinaria che non preveda opere strutturali (ad esempio una CILA), in teoria, non occorre nessuna SCEA e l'agibilità non dovrebbe essere nuovamente messa in discussione. In questo frangente, però, ci si ritrova nel mezzo delle due situazioni, con opere non strutturali, ma soggette alla rispondenza di requisti.
Francamente, dovessi agire secondo coscienza, oltre che rigore professionale, direi che l'intervento è pressochè irrealizzabile, oltre che assai discutibile sotto il profilo del benessere abitativo. Trovo che un'unità immobiliare al di sotto dei 28 mq, compreso servizio igienico, sia veramente un'indecenza e non dovrebbe poter esistere. A dirla tutta, alla luce dei recenti "arresti domiciliari" da cornavirus, mi sentirei di mettere in discussione anche metrature superiori, soprattutto se si ragiona nell'ottica della salute psicofisica degli occupanti.
Francamente, dovessi agire secondo coscienza, oltre che rigore professionale, direi che l'intervento è pressochè irrealizzabile, oltre che assai discutibile sotto il profilo del benessere abitativo. Trovo che un'unità immobiliare al di sotto dei 28 mq, compreso servizio igienico, sia veramente un'indecenza e non dovrebbe poter esistere. A dirla tutta, alla luce dei recenti "arresti domiciliari" da cornavirus, mi sentirei di mettere in discussione anche metrature superiori, soprattutto se si ragiona nell'ottica della salute psicofisica degli occupanti.
Grazie Gioma, a Milano vige una gran confusione su questo tema...il bagno era fuori nel ballatoio, teoricamente collocandolo all'interno si fa una miglioria.
Grazie ArchiFish, dire al mio cliente - sapendo quanto gli è costato il monolocale - che l'intervento è irrealizzabile non è cosa semplice....a Milano ci sono molte situazioni simili, di ex case popolari di ringhiera con il wc all'esterno, abitate principalmente da extracomunitari, che stanno andando all'asta ; se si vorrà veramente riqualificare queste aree ( attualmente degradate ) si dovrà trovare una soluzione per questa problematica.