Buonasera,
sto per iscrivermi all'Albo degli architetti e mi trovo di fronte ad una difficoltà. La mia residenza è in Friuli Venezia Giulia ma già da un anno lavoro a Milano presso uno studio. A Milano vivo in un appartamento in affitto il quale ovviamente è considerato ad uso abitativo. Per iscrivermi all'ordine degli architetti di Milano io posso indicare l'indirizzo di tale appartamento come mio domicilio professionale (così da non modificare la mia residenza)? Di fatto io non esercito la mia professione li, ma mi sposto in Milano a seconda delle necessità presso altri studi, non ho un mio studio. Cosa comporta indicare la propria abitazione (non di proprietà) come domicilio professionale?
Grazie a chiunque saprà darmi qualche delucidazione!
Anna : [post n° 440872]
Domicilio professionale
Ti conviene chiedere in Segreteria.
Un professionista iscritto ad un Albo deve indicare un domicilio dove spedire eventuali notifiche relative alla professione.
Di solito si indica come domicilio quello della residenza oppure dello studio.
Il domicilio professionale è un'informazione che serve all'Ordine per rintracciarti nel caso in cui la tua residenza non sia nella provincia di competenza del Ordine stesso.
Un professionista iscritto ad un Albo deve indicare un domicilio dove spedire eventuali notifiche relative alla professione.
Di solito si indica come domicilio quello della residenza oppure dello studio.
Il domicilio professionale è un'informazione che serve all'Ordine per rintracciarti nel caso in cui la tua residenza non sia nella provincia di competenza del Ordine stesso.
Grazie mille! Il dubbio che mi rimane è se si renderebbe necessario (mettendo come domicilio professionale l'indirizzo dell'appartamento dove io abito in affitto) un cambio di destinazione d'uso oppure no..
Assolutamente no, un'abitazione può avere anche uso promiscuo. Però io non mi fascerei la testa e metterei trainquillamente il tuo indirizzo di residenza. Tanto, le comunicazioni ormai avvengono tutte per via digitale.