Buongiorno a tutti,
Qualche settimana fa ho presentato una SCIA in sanatoria per un immobile con destinazione di deposito agricolo al fine di poter eseguire un cambio di destinazione d'uso ai sensi della L.R. 18/2006.
Il Comune mi ha chiesto di integrare la pratica con l'idoneità statica, in quanto sono state eseguite modifiche anche strutturali abusivamente, ma possono essere sanate.
Essendo io proprietaria dell'immobile, quindi committente, e avendo presentato la pratica di sanatoria, se ho i requisiti per poter redigere e presentare l'idoneità statica (qwuale ingegnere strutturista), posso farlo? Oppure ci sono incompatibilità e conflitto di interessi?
Il mio dubbio è scaturito perché l'idoneità statica è un "mini" collaudo e il collaudatore per normativa non deve aver preso parte a nessuna fase della progettazione dell'opera... Però le modifiche strutturali sono già state eseguite e io non ho partecipato alla progettazione delle stesse, ma solamente alla presentazione dello stato di fatto attuale tramite SCIA in sanatoria.
Ringrazio in anticipo chi mi risponderà!
Aurora : [post n° 467787]
Incompatibilità figure professionali
Il vincolo di terzietà, se non sbaglio, vige per il collaudatore di interventi da realizzare.
Attenzione all'epoca di esecuzione dell'abuso. Se antecedente all'introduzione della normativa sismica, non serve certificato di idoneità statica, ma asseverazione di rispondenza alle norme tecniche vigenti all'epoca della realizzazione (nel secondo caso, l'idoneità statica è "un di più" che si può anche omettere). Spesso i comuni fanno "confusione" tra le due dichiarazioni.