Buongiorno, vorrei sottoporre un quesito; ho provato a cercare discussioni simili già aperte nel forum (come indicato nel regolamento) senza apparente risultato.
Stiamo acquistando un immobile che ha subito in passato una ristrutturazione ordinaria, senza però essere ultimata (sono stati svolti lavori parziali come rifacimento tetto, facciate, fondamenta). Il proprietario attuale aveva beneficiato del bonus ristrutturazione legato alla SCILA presentata.
Attualmente tale SCILA risulta scaduta e l'immobile ad oggi è privo di impianti, pavimenti, serramenti, in sostanza è vuoto.
In precedenza ci avevano segnalato l'impossibilità di accedere ai bonus edilizi in quanto si tratterebbe di prosecuzione dei lavori e non di nuova ristrutturazione.
Però per procedere alla compravendita è stato ora necessario un aggiornamento catastale da A/2 a F/3, anche per impossibilità di produrre APE.
La mia domanda dunque è: qualora un immobile subisca una variazione catastale (in questo caso diciamo un declassamento) si potrebbe accedere ai bonus edilizi?
In termini catastali, potrebbe risultare come un "nuovo immobile" svincolato dalle precedenti ristrutturazioni e quindi accedere ai bonus per rendere abitabile quello che, di fatto, ora è un rustico?
Grazie a chi risponderà
VillaLiberty1110 : [post n° 487888]
Variazione catastale da A/2 a F/3 - Possibilità di bonus edilizi?
Scusa ma c'è qualcosa di strano nel discorso, passare da un A2 ad un F3....ma perché? Deve seguirti un tecnico in carne ed ossa.
La ringrazio per la risposta.
Purtroppo non sono azioni dipese da me, che sono in attesa di rogito del suddetto immobile, ma dell'attuale proprietario che per finalizzare la compravendita doveva presentare una APE; visto però che l'immobile è sprovvisto di impianti il termotecnico non poteva fornire APE ed è stato quindi suggerito di modificare la categoria catastale per poter procedere alla compravendita tramite notaio.
Non sono un tecnico, quindi spero di aver spiegato al meglio la situazione.
I lavori che si devono svolgere sono in effetti una prosecuzione del lavori precedenti, ovvero sempre in ristrutturazione ordinaria, sebbene la pratica SCILA sia scaduta.
La questione era capire se al cambio della categoria catastale di un immobile si azzera lo storico di quell'immobile (e quindi eventualmente accedere ancora ai bonus) oppure no.
Grazie molte per il riscontro.
Purtroppo non sono azioni dipese da me, che sono in attesa di rogito del suddetto immobile, ma dell'attuale proprietario che per finalizzare la compravendita doveva presentare una APE; visto però che l'immobile è sprovvisto di impianti il termotecnico non poteva fornire APE ed è stato quindi suggerito di modificare la categoria catastale per poter procedere alla compravendita tramite notaio.
Non sono un tecnico, quindi spero di aver spiegato al meglio la situazione.
I lavori che si devono svolgere sono in effetti una prosecuzione del lavori precedenti, ovvero sempre in ristrutturazione ordinaria, sebbene la pratica SCILA sia scaduta.
La questione era capire se al cambio della categoria catastale di un immobile si azzera lo storico di quell'immobile (e quindi eventualmente accedere ancora ai bonus) oppure no.
Grazie molte per il riscontro.
Gli F/3 sono gli immobili in costruzione cioè dei rustici quando si costruisce da zero che io sappia......ma se questo era già un A/2 non capisco la logica e la correttezza di procedere così. Per me è sbagliato fare così.
F3 immobile in costruzione, quindi mai ultimato e per tale condizione non può beneficiare di detrazioni fiscali per ristrutturazione del patrimonio edilizio, non per il suo completamento. Gli F3 sono ovviamente esclusi
Buongiorno a tutti, volevo aggiornarvi circa questa discussione.
Per un disservizio al servizio di trasmissione telematica, fortunatamente la richiesta di variazione catastale (DOCFA) da A/2 a F/3 non è mai avvenuta. Abbiamo subito provveduto a bloccare qualsiasi variazione e, come suggerito da un altro utente, procedere con impianto simulato per ottenere APE nella classe più bassa. Di questo se ne occuperà un termotecnico specializzato.
Approfondiremo con commercialista la possibilità di accedere ai bonus, probabilmente non 50% perchè già utilizzato, ma potrebbe esserci margine per altri bonus, tipo Ecobonus 65%, barriere architettoniche ecc.
Ringrazio tutti quelli che hanno risposto e spero che questo topic possa essere utile anche ad altri.
Per un disservizio al servizio di trasmissione telematica, fortunatamente la richiesta di variazione catastale (DOCFA) da A/2 a F/3 non è mai avvenuta. Abbiamo subito provveduto a bloccare qualsiasi variazione e, come suggerito da un altro utente, procedere con impianto simulato per ottenere APE nella classe più bassa. Di questo se ne occuperà un termotecnico specializzato.
Approfondiremo con commercialista la possibilità di accedere ai bonus, probabilmente non 50% perchè già utilizzato, ma potrebbe esserci margine per altri bonus, tipo Ecobonus 65%, barriere architettoniche ecc.
Ringrazio tutti quelli che hanno risposto e spero che questo topic possa essere utile anche ad altri.
"visto però che l'immobile è sprovvisto di impianti il termotecnico non poteva fornire APE ed è stato quindi suggerito di modificare la categoria catastale per poter procedere alla compravendita tramite notaio."
questo suggerimento che le è stato dato è a dir poco aberrante.
Esistono linee guida alla redazione dell'APE in funzione del fatto che può non esistere impianto termico (impianto simulato come già correttamente richiamato), in secondo luogo le variazioni catastali debbono avvenire secondo normativa vigente e non a caso.
Detto questo mi permetto solo di far notare che l'Ecobonus è possibile solo a determinate condizioni (requisiti minimi) ed in ogni caso, all'infuori di taluni specifici interventi, solo per opere di sostituzione: un impianto termico inesistente, che deve pertanto essere installato ex novo, non gode del beneficio.
questo suggerimento che le è stato dato è a dir poco aberrante.
Esistono linee guida alla redazione dell'APE in funzione del fatto che può non esistere impianto termico (impianto simulato come già correttamente richiamato), in secondo luogo le variazioni catastali debbono avvenire secondo normativa vigente e non a caso.
Detto questo mi permetto solo di far notare che l'Ecobonus è possibile solo a determinate condizioni (requisiti minimi) ed in ogni caso, all'infuori di taluni specifici interventi, solo per opere di sostituzione: un impianto termico inesistente, che deve pertanto essere installato ex novo, non gode del beneficio.