Non capisco proprio come mai per Voi architetti non funzioni la legge "Produzione-qualita'-prezzo" poiche lavorando professionalmente nel campo da diversi anni riscontro una notevole ingnoranza. Mi riferisco a questo proliferarsi, oggi ormai aime' anche nel 3D, di tecnici espertissimi magari usciti da un corso gratis finanziato dalla C.E. eseguito da docenti senza certificazione o addirittura alle prime esperienze di insegnamento. Ma tralasciamo questo discorso e torniamo al punto principale. Penso proprio che molti di voi che frequentano questo spazio siano proprio coloro che magari lavorano a 300 euro al mese da un architetto ed essendo stufi (lo credo) di questo ambaradan si lamentano (sarebbe meglio anche un po con se stessi). Comunque il punto e', come accennnavo all'inizio, propiro un'altro e cioe' che i vostri beneamati datori di lavoro (gli architettoni ormai in carriera) si ostinano a far eseguire i loro disegni internamente (dal neolaureato o neogeometra che vi dicevo prima naturalmente con macchine da tre soldi e software copiato) non capendo che la professionalita' anche da quel lato conta e parecchio. Non pensate che sia meglio un disegno eseguito in poco tempo e bene invece di un' abbozzo anche spreciso (vi assicuro che c'e' chi disegna spreciso anche col CAD) ed ingestibile ... ma naturalmente la legge del grande Catalalano per Voi architetti non vale.
Finalmente mi sono sfogato !!!
Saluti ilfail
ilfail : [post n° 10558]
La legge di catalano
Ciao. Ma che caspita volevi dire? inizialmente mi trtovavo quasi d'accordo. Poi, secondo me, hai perso il tema del discorso. intendi che il mondo è pieno zeppo di ignoranti in materia? E dov'è la novità?
Beh! effettivamente volevo forse dire troppe cose insieme ... ma il succo del discorso e' che noi professionisti che forniamo servizi a supporto degli architetti (non sono un progettsta ma ho solo uno studio di sarvices CAD) non lavoriamo poiche' considerati ``troppo cari`` ed in giro vedo dei progetti o cartelloni presentati in modo abominevole solo perche' ormai tutti pensano di saper usare il CAD ed i programmi di rendering.
mi trovo d'accordo su due punti essenzialmente:
-1- C'è un'offerta tale di architetti per cui alla fine si è sottopagati... perchè, in fondo , lo vogliamo. Io ho rifiutato un lavoro da 300 Euro al mese dicendo che preferivo morire di fame "riposata", però ciò non toglie che chi inizia deve "investire" per imparare... ma 300 euro sono veramente troppo pochi! Il punto è che io , allora, ho rifiutato ma sono sicura che qualcun altro ha accettato.
-2- i render che si vedono in giro fanno decisamnete schifo! Io stessa preparo render e sono costyretta a mettere questi cieli disumani, piantine super verdi... purtroppo per molti impresari + il render è pacchiano + venderà.. che dire?
Capisco lo sfogo, però è una questione di mercato; la maggior parte degli studi dà il lavoro al geometra sfigato perchè garantisce anche una presenza in studio.. brutto ma così
Non demorallizzarti ed in bocca al lupo!
-1- C'è un'offerta tale di architetti per cui alla fine si è sottopagati... perchè, in fondo , lo vogliamo. Io ho rifiutato un lavoro da 300 Euro al mese dicendo che preferivo morire di fame "riposata", però ciò non toglie che chi inizia deve "investire" per imparare... ma 300 euro sono veramente troppo pochi! Il punto è che io , allora, ho rifiutato ma sono sicura che qualcun altro ha accettato.
-2- i render che si vedono in giro fanno decisamnete schifo! Io stessa preparo render e sono costyretta a mettere questi cieli disumani, piantine super verdi... purtroppo per molti impresari + il render è pacchiano + venderà.. che dire?
Capisco lo sfogo, però è una questione di mercato; la maggior parte degli studi dà il lavoro al geometra sfigato perchè garantisce anche una presenza in studio.. brutto ma così
Non demorallizzarti ed in bocca al lupo!
Grazie Barbara, quello che dici e' molto vero e ti ringrazio ancora ma sono abbastanza demoralizzato non solo per i soldi investiti in programmi e attrezzature all'altezza. Quello che piu' mi sconvolge e' che avendo speso anni in questo fantastico mondo della grafica cercando sempre di migliorare e quindi di fornire `qualcosa di piu'` da poter meglio vendere alla fine non ha funzionato. Adesso mi ritrovo veramente forse a ripartire da zero e non so proprio piu' come vendere questa mia esperienza ormai maturata da 15 anni. ... ma fermiamoci qui oggi mi sto sfogando veramente un po' troppo.
Grazie Ciao.
Grazie Ciao.
Caro anonimo, io da architetto praticante sottopagata ti dico che se si accettano lavori sottopagati si sa perchè, manco c'è bisogno di dirlo.Perchè merita almeno imparare-se capita- che stare ad aspettare i 1500 euro al mese che non verranno mai. Piuttosto ce l'ho con chi lavora o offre le proprie energie e conoscenze-anche se solo universitarie- GRATIS. Cari colleghi che lavorate gratis, vi prego, rifiutatevi. 1. è concorrenza sleale 2. è svalutazione del proprio operato e delle proprie capacità 3. è sfruttamento puro da parte di chi lo propone.
Piuttosto chiedete di aiutare il vicino che deve rifare il bagno, o la ristrutturazione del appartamento dell'amico, la casa della zia etc... o fate concorsi in attesa di trovare una collaborazione retribuita almeno.
Quanto al discorso di 'ilfail', ritengo che gli studi piccoli- ovvero i singoli o spauracchi di associati che investono le proprie energie per non fare i dipendenti- non possono permettersi di investire nella professionalità che tu offri dal punto di vista della gestione dei softwares cad. E gli stessi professionisti sono sottopagati rispetto alle prestazioni che danno nel lavoro di architettura. Per me è una questione di cultura del bussness che manca in Italia, perchè c'è un magna magna generale e non si investe nella qualità.
Scusate la predicozza.
Saluti a tutti
Piuttosto chiedete di aiutare il vicino che deve rifare il bagno, o la ristrutturazione del appartamento dell'amico, la casa della zia etc... o fate concorsi in attesa di trovare una collaborazione retribuita almeno.
Quanto al discorso di 'ilfail', ritengo che gli studi piccoli- ovvero i singoli o spauracchi di associati che investono le proprie energie per non fare i dipendenti- non possono permettersi di investire nella professionalità che tu offri dal punto di vista della gestione dei softwares cad. E gli stessi professionisti sono sottopagati rispetto alle prestazioni che danno nel lavoro di architettura. Per me è una questione di cultura del bussness che manca in Italia, perchè c'è un magna magna generale e non si investe nella qualità.
Scusate la predicozza.
Saluti a tutti
In altri paesi, Svizzera p.es., il problema e' stato risolto dall'alto. Mi spiego. In molti paesi della CEE, se presenti un progetto in comune, ed una apposita commissione reputa che questo faccia schifo (anche se solo a livello grafico, pur restando funzionale) lo stesso non viene approvato. Risultato? O ti aggiorni ed impari ad utilizzare al meglio i software, o ti rivolgi ad uno studio professionale competente. In questo secondo caso, hai gia' dichiarato la tua incompetenza nel settore, ergo, uscirai dallo studio pagando profumatamente come quando ci si rivolge ad un notaio...cioe', senza batter ciglio. In Italia arriveremo a questa situazione intorno al 2050, quando cioe' è prevista la fine delle risopse idriche mondiali. :P Saluti.
A parte le uscite `mogli e buoi` e `non ci sono ...` che stavolta sono io a non capirti ... o meglio io ho capito benissimo ma mi sa che sei tu che non vuoi capire.
Quello che vorrei farti capire e' che, come hai detto tu, si sa che il notaio costa molto solo perche' e' un notaio, ma tu il notaio lo sai fare??? per spiegarmi meglio visto che vedo che non ci capiamo molto mi sembrerebbe piu' produttivo e professionalmente valido, tornando al nostro caso, scindere le due figure, cioe' quella del progettista (competente) e quella del tecnico disegnatore (bisognerebbe anche lui competente) per poter geneare un prodotto all'altezza. Quindi poiche' esiste la figura del progettista (che viene anche pagata profumatamente) perche' non deve esistere quella del tecnico esecutore?. Non credo che le due figure, viste le necessita' di energie da dedicare singolarmente possono coesistere in una stessa figura. nemmeno nel 2050 e poi cosa c'entrano le risorse idriche !!!
Saluti ilfail
Quello che vorrei farti capire e' che, come hai detto tu, si sa che il notaio costa molto solo perche' e' un notaio, ma tu il notaio lo sai fare??? per spiegarmi meglio visto che vedo che non ci capiamo molto mi sembrerebbe piu' produttivo e professionalmente valido, tornando al nostro caso, scindere le due figure, cioe' quella del progettista (competente) e quella del tecnico disegnatore (bisognerebbe anche lui competente) per poter geneare un prodotto all'altezza. Quindi poiche' esiste la figura del progettista (che viene anche pagata profumatamente) perche' non deve esistere quella del tecnico esecutore?. Non credo che le due figure, viste le necessita' di energie da dedicare singolarmente possono coesistere in una stessa figura. nemmeno nel 2050 e poi cosa c'entrano le risorse idriche !!!
Saluti ilfail
su questo non concordo del tutto, non credo nei tecnici superspecializzati, nel senso che chi disegna deve capire anche cosa disegna. E' chiaro che chi fa il proprio mestiere e si focalizza su quello, ottiene un miglior risultato di chi si arrabbatta in mille prestazioni diverse, ma ci deve essere un minimo di flessibilità da entrambe le parti. Quindi, a mio parere, un tecnico programmatore ed un progettista che non sappia niente del cad avranno grossi problemi di comunicazione e questo comprometterà in parte il lavoro. Ovviamente parlo a livello teorico, poi nella patica fondamentalmente succede quello che dici tu.
Solo non credo totalmente nella specializzazione assoluta.
ciao
Solo non credo totalmente nella specializzazione assoluta.
ciao
Mi piacerebbe appunto anche vedere tecnici che si specializzazno in una certa figura dedicata alle proprie esperienze e dedizioni. Mi sconvolgono sinceramente coloro che poiche' si dilettano nel rendering fanno anche animazioni di pezzi meccanici, siti web, montaggi video, e quant`altro i programmi multimdiali offrono. diffidiamo di costoro poiche', avvalorando ancor di piu' quidi la mia tesi, non solo bisogna scindere le due figure cui dicevo prima ma bisognerebbe anche, come dice Michela sapere qualcosina di piu' del campo in cui operi per poter far bene le cose.
Saluti ilfail
Saluti ilfail
C'è grande verità in tutte le frasi che ho letto. E' profondamente vero (anche se oramai è talmente ovvio da scadere nel qualunquismo) che non esiste in alcun modo un rapporto coerente tra produzione, qualità e prezzo. Come è profondamente vero che i rendering, le planimetrie, i fotomontaggi che vediamo in giro (ed in giro si vedono sempre e soprattutto le società immobiliari) fanno pena, schifo e pietà. Prati trattati al fosforo, mattoni brutti al punto da sembrare fumetti, textures applicate palesemente da qualcuno che non ha la benchè minima idea di cosa voglia dire "fotorealismo" e che per lui il bump è un gioco a carte. Lasciamo stare i cieli, poi... nubi caraibiche, tifoni americani, acquazzoni thailandesi e poi la luce è un bel ambient di default. Vero che esistono personaggi che riescono ad essere imprecisi con autocad: muri senza spessore, retini applicati sopra gli arredi e via dicendo. Ma il problemi non è "VOI architetti". La maggior parte degli architetti che SANNO usare cad, 3d studio e famiglia, hanno imparato per conto loro, facendo esperienza esame dopo esame, laboratorio dopo laboratorio e quindi giovani in larga maggioranza. E quasi sempre, dopo essersi laureati, conoscono e riconoscono il valore di un lavoro. Troppo spesso le vecchie generazioni (che non hanno intenzione di far spazio ai giovani sino al punto di inventarsi delle lauree triennali ma poi dimenticarsi "erroneamente" di creare una legislazione che regolamenti il lavoro e lo sviluppo di queste figure professionali) che col computer hanno confidenza solo in termini di pulsante On/Off, reputano le nuove leve come carne da cannone. E' vero che esistono lavori a 300 euro. E' vero che è giusto rispondere "tiettelo stretto per quella miseria", ma è vero anche che qualcuno li accetterà sempre. I "caddisti" ed i loro fratelli "modellatori" sono una classe che a giudizio delle grandi "capocce" va solo sfruttata. Chi se ne importa della qualità, tanto il cliente ne capisce ancora meno e pagherà ugualmente. Chi se ne importa di uno stipendio commisurato all'inflazione, dei contributi, del fatto che questa gente la pagnotta da qualche parte deve andare a comprarla. Loro intanto hanno lo studio, hanno i clienti, hanno le parcelle da stampare (e nemmeno quello sanno fare con un pc...). Ti fa schifo il sistema? Vuoi andartene perchè in questo studio non sei abbastanza valorizzato? Quella è la porta, perchè "sai quanti ne trovo che fanno la fila qui fuori?". A quel punto scegli: o finisci gli studi e provi ad entrare nel giro sgomitando, ma incattivito a tal punto che pagherai con la stessa moneta chiunque si presenti a te, oppure abbassi la testa e continui, col rischio che questo "lavoretto" ti prenda a tal punto (anche se ti fa schifo, ma tu sei scemo, perchè ti innamori) che la data della laurea slitti all'infinito. Servirebbe una regolamentazione, un prezziario riconosciuto in termini di legge e perchè no? un sindacato che tuteli, informi e difenda il caddista. Ma la maggior parte delle volte è solo di transizione, è solo fino alla laurea, poi te ne andrai (che poi anche dopo è difficile tagliare i ponti), non mi sto laureando per fare il disegnatore a vita... e poi rimani lì, sotto pagato, a lamentarti.
Mi vien da ridere al pensiero di uno sciopero generale della categoria, con i caddisti in piazza che bruciano i mouse, come novelli reggiseni sessantottini... ma tanto, qualche ragazzino da sfruttare, LORO, lo troveranno sempre!
Mi vien da ridere al pensiero di uno sciopero generale della categoria, con i caddisti in piazza che bruciano i mouse, come novelli reggiseni sessantottini... ma tanto, qualche ragazzino da sfruttare, LORO, lo troveranno sempre!
Grazie, mi hai proprio aiutato a dire quelle tante cose che, come speravo, stanno saltando tutte fuori ... Ma che fare ... cerchiamo di convogliare il tutto in qualcosa di costruttivo.
A presto
Saluti ilfail.
A presto
Saluti ilfail.
Io volevo semplicemente dire che, purtroppo la qualità è bella, ma non serve. Tutto qui. Inoltre aggiungo che, la maggior parte dei caddisti modellatori, è semplicemente sprecata per uno studio professionale, ma e' largamente insufficiente per fare qualcosa in piu'. Cio'e. Le qualita' per fare render presso studi di architetti sono notevoli, esagerate, come sarebbe ronaldo nel Bari. Mentre le stesse proiettate in un team capace di creare film tipo matrix, sono oscene, come sarebbero quelle di colonnese nel real madrid. Saluti.
Verissimo, sono daccordo, ma ritornando con i piedi per terra poiche' non sono molti in grado e sinceramente non aspiro e non saprei fare animazioni grandiose per il cinema in Star Trek o Matrix (per le mie possibilita' e' veramente fantascenza). Benissimo parliamo del mondo reale, di lavori `normali`. Incontro architetti e studi di progettazione che hanno stazioni CAD da far ridere, magari con un monitor LCD da 15``, caddisti (se si possono chiamare tali) che non sanno neanche cos'e' una tavoletta grafica per non parlare delle possibilita' di programmazione e personalizzazione di AutoCAD, anche tralasciando vabbe' LISP o ARX. Ho visto con i miei occhi impiegare minuti e minuti per fare una semplice operazione di selezione e spostamento per assemblare una tavola (naturalmente e sistematicamente senza l'uso di layout). Per questo (rivolgendomi agli architettoni ormai in carriera) aiutatemi a dirgli SVEGLIATEVI!!! C'e' addirittura chi ci ha provato col CAD e deluso per la produttivita' e' tornato al tecnigrafo e ... veramente assurdo ... gli studi come il mio devono chiudere battenti perche' considerati ingestibili dal lato `lavoro a distanza' e troppo cari. A conclusione quindi togliamo quindi pure la Qualita' (visto che non interessa) ma cari miei siamo ancora in alto mare o meglio e' veramente incredibile far capire la relazione tra Produzione-Prezzo e aime' il grande Catalano ritorna.
Cari CADDISTI, Ifail e Alessandro in particolare perchè forse con me se la sono un pò presa, io sono architetto tra i fortunati che ha il piacere di orientare la sua professionalità verso i lavori pubblici e vi posso assicurare che le responsabilità in merito a ciò sono elevate e che pertanto la progettazione deve rispondere più ad esigenze "normative" che rappresentative! Ora io lavoro in un ente dove le professionalità sono ben divise! Io sono architetto, ho i miei disegnatori CADDISTI e io rigorosamente non disegno! Anni fa quando disegnavo e lo facevo con passione e sgobbavo per riuscire a lavorare per essere pagato mi chiedevo perchè nessuno apprezzasse il mio lavoro. Alla fine ho deciso di continuare a disegnare a CAD per passione, ma ho investito molto di più sulle competenze tecniche che un professionista deve avere. In una cosa però sono daccordo e solidale con voi, ho sempre pensato che la professione del disegnatore CAD vada non solo certificata ma anche protetta. Si potrebbe pensare di istituire un associazione o un albo che ne disciplina l'operato le competenze, le retribuzioni i doveri, i diritti le responsabilità. Un pò come oggi lo è per l'albo degli architetti. Voi che ne pensate? Emilio
Daccordissimo. E' da anni che ci penso ad un albo che disciplini il nostro operato. Purtroppo comunque bisognerebbe convincere VOI architetti che PROGETTATE a smetterla di fare (lo dico per l'ennesima volta) tutto da se. Il "tutto da se" vuol quindi dire di smetterla di sfruttare il geometra o neo-laureato per forza preso a collaborare nel proprio uffico ai soliti 400 euro al mese e cominciare ad entrare nell'ottica di delegare a studi di Service CAD competenti la parte esecutiva e pratica della stesura dei disegni. Purtroppo mentre fino a qualche tempo fa il mio fine era quello di cui parlavo all'inizio adesso e' quello di cercare di campare a causa dei motivi illustrati e non ho neanche piu' voglia di parlare poiche' sicuramente mi risponderete che la causa sono sempre le parcelle care.
Credo quindi che oggi dovremmo, purtroppo, prima di pensare alla disciplina ed agli albi professionali, cambiare un po' la mentalita' di lavoro.
Desidero comunque precisare che sono volutamente rimasto sempre anonimo poiche' odio la pubblicita' che purtroppo ormai appartiene a chi sa VENDERSI meglio e non chi sa FARE meglio. Quello che spero salti fuori da questi confronti e' che sfocino in qualcosa di buono non solo per me ma per tutti quelli che come me credono in questa nuova figura professionale. Saluti.
Credo quindi che oggi dovremmo, purtroppo, prima di pensare alla disciplina ed agli albi professionali, cambiare un po' la mentalita' di lavoro.
Desidero comunque precisare che sono volutamente rimasto sempre anonimo poiche' odio la pubblicita' che purtroppo ormai appartiene a chi sa VENDERSI meglio e non chi sa FARE meglio. Quello che spero salti fuori da questi confronti e' che sfocino in qualcosa di buono non solo per me ma per tutti quelli che come me credono in questa nuova figura professionale. Saluti.
Prima di continuare ad accusare GLI architetti di tutti i problemi della categoria, indicandoli come i responsabili del buco dell'ozono, della fame nel mondo, dello scioglimento dei ghiacciai e via dicendo, ragioniamo insieme su un tema che può effettivamente essere fattibile. La creazione di un albo professionale, però, comporterebbe la solita politica corporativista medioevale? A quel punto, i baroni del cad, impedirebbero ai giovani di avere accesso ai grandi lavori, come si fa in architettura (E NON VENITEMI A RACCONTARE CHE NON E' COSI'!)? In fin dei conti se anche i geometri (che per mansioni sono un'anomalia tutta italiana) ne posseggono uno riconosciuto, perchè non noi?
Il problema, però, rimane sempre lo stesso: molti dei giovani architetti sono "caddisti" di passaggio, quindi convinti che non faranno "questo" per tutta la vita, quindi si accontentano dei 400 euro al mese pur di lavorare in uno studio. Lavoro in nero, ovvio. Cmq se fosse possibile, se potessimo applicare su scala nazionale un "sindacato del cad", sarei tra i primi ad iscrivermi, statene certi!
Il problema, però, rimane sempre lo stesso: molti dei giovani architetti sono "caddisti" di passaggio, quindi convinti che non faranno "questo" per tutta la vita, quindi si accontentano dei 400 euro al mese pur di lavorare in uno studio. Lavoro in nero, ovvio. Cmq se fosse possibile, se potessimo applicare su scala nazionale un "sindacato del cad", sarei tra i primi ad iscrivermi, statene certi!
Ora posso chiedervi perche' quando ho scritto che in altri paesi funziona cosi', mi avete assalito? Grazie.
Lascia stare Alessandro: non riuscirai mai ad avere una risposta esauriente a questa domanda :)
Cmq la soluzione che proponi tu (o meglio, l'esempio che citi) verrebbe rivisitata "all'italiana": ovvero a quel punto si prendono OTTIMI caddisti e li si paga POCO + di una miseria. Certo, gli OTTIMI caddisti son + costosi, meno sprovveduti del ragazzetto al secondo anni di architettura che ha alle spalle al massimo 20 ore di pc, ma ne torverai sempre e cmq 1 disposto a "prostituirsi" per quelle cifre. Come in ogni settore: anche altre categorie "coperte" da sindacato ed organizzazioni varie, si hanno fenomeni di lavoro in nero. E' la mentalità di chi offre il lavoro e di chi lo accetta che va cambiata! Facciamo in modo che alla presentazione del progetto, oltre a timbro e firma del professionista siano necessari anche timbro e firma del caddista o della società per cui lavora... ALLORA SI', che gli stipendi sarebbero più alti di quelli di una colf senza permesso di soggiorno!
Cmq la soluzione che proponi tu (o meglio, l'esempio che citi) verrebbe rivisitata "all'italiana": ovvero a quel punto si prendono OTTIMI caddisti e li si paga POCO + di una miseria. Certo, gli OTTIMI caddisti son + costosi, meno sprovveduti del ragazzetto al secondo anni di architettura che ha alle spalle al massimo 20 ore di pc, ma ne torverai sempre e cmq 1 disposto a "prostituirsi" per quelle cifre. Come in ogni settore: anche altre categorie "coperte" da sindacato ed organizzazioni varie, si hanno fenomeni di lavoro in nero. E' la mentalità di chi offre il lavoro e di chi lo accetta che va cambiata! Facciamo in modo che alla presentazione del progetto, oltre a timbro e firma del professionista siano necessari anche timbro e firma del caddista o della società per cui lavora... ALLORA SI', che gli stipendi sarebbero più alti di quelli di una colf senza permesso di soggiorno!
Certificazione del Caddista, timbro e firma o qualcosa del genere, insomma un modo per limitare l'accesso a questa professione solo a quelli che hanno determinati requisiti: ( corso di formazione o superamento di una prova pratica) era questo che intendevo ieri quando ho proposto ciò (oddio faccio i vostri interessi pur essendo un architetto)!
Su una cosa devono riflettere coloro che cercano di aprire una società di servizi CAD, vi spiego il perchè questa società non funziona come voi vorreste e spero che accettiate ciò. Un architetto quando fa progettazione si assume delle responsabilità sul proprio operato, per fare ciò si avvale di collaboratori (spesso sottopagati) con i quali preferisce avere un contatto quotidiano per assicurarsi un continuo loro controllo. Io so per certo che per quello che disegnano i miei collaboratori io ne sono responsabile. Per far lavorare in piena autonomia un mio collaboratore cè bisogno che questi goda della mia estrema fiducia. Quello che però non trovo giusto è che i collaboratori debbano essere sfruttati. A me piacerebbe realizzare, è una forma di tutela che imponga ai tecnici di avvalersi (e si potrebbe cominciare con progetti di lavori pubblici) di personale qualificato pena una decurtazione della parcella.
Ad esempio se un architetto per un progetto debba avere 100 gli si potrebbe riconoscere 70 se lui non presenta la certificazione di qualità "disegnato da" quel 30 % potrebbe essere il giusto compenso del caddista. Voi che ne pensate?
Su una cosa devono riflettere coloro che cercano di aprire una società di servizi CAD, vi spiego il perchè questa società non funziona come voi vorreste e spero che accettiate ciò. Un architetto quando fa progettazione si assume delle responsabilità sul proprio operato, per fare ciò si avvale di collaboratori (spesso sottopagati) con i quali preferisce avere un contatto quotidiano per assicurarsi un continuo loro controllo. Io so per certo che per quello che disegnano i miei collaboratori io ne sono responsabile. Per far lavorare in piena autonomia un mio collaboratore cè bisogno che questi goda della mia estrema fiducia. Quello che però non trovo giusto è che i collaboratori debbano essere sfruttati. A me piacerebbe realizzare, è una forma di tutela che imponga ai tecnici di avvalersi (e si potrebbe cominciare con progetti di lavori pubblici) di personale qualificato pena una decurtazione della parcella.
Ad esempio se un architetto per un progetto debba avere 100 gli si potrebbe riconoscere 70 se lui non presenta la certificazione di qualità "disegnato da" quel 30 % potrebbe essere il giusto compenso del caddista. Voi che ne pensate?
Per quanto mi riguarda attuo la seguente politica da parecchio! Nel senso. Eseguo un lavoro, parliamoci chiaro, un render e, se il Professionista espone bello in vista sul manifesto il mio nome nonche' i miei recapiti, il mio prezzo scende. Non ti garba? Bene, costo quasi il doppio allora. Si, ma sai, quello di la' mi chiede molto meno. Ok, arrivederci e grazie. L'unione fa la forza. La prostituzione lasciamola agli incapaci ed a quelli che non si fidano delle proprie capacita'.
Carissimi ... Il putiferio che ho scatenato sembra proprio che funzioni. Caro Alessandro, anch'io fino a qualche tempo fa facevo proprio come te il problema oggi e' che, vista la mole di richieste, non posso piu' permettermi di dire "Ok arrivederci e grazie". Il problema cmq e' proprio quello che ha perfettamente enunciato Emilio con una precisazione che pero' vorrei dire. Il problema secondo me sta piu' nelle possibilita' e richiesta. Mi spiego oggi tutti gli studi si sono informatizzati poiche' e' diventata una necessita' l'utilizzare il computer per lavorare e sfruttare tutti i benefici e opportunita' che il CAD offre rispetto al tecnigrafo. Lasciamo perdere oggi tutti i discorsi su chi sa utilizzarlo bene o male questo benedetto CAD. Il problema e' quindi che oggi il disegno bidimensionale lo fa' chiunque poiche' e' necessario e, come dice Emilio, c'e' giustamente bisogno di avere un contatto stretto ed una fiducia con il proprio colaboratore e quindi il tutto si deve risolvere ad una forma di lavoro interna. Ecco quindi il punto. Noi service CAD dobbiamo offrire un servizio in piu ' che venga cioe' richiesto poiche' in generale non lo sanno fare (Il Rendering per esempio). Il problema e' che questo servizio non ha una forte richiesta (almeno dalle mie parte e non come Alessandro che puo' dire Arrivederci e grazie (beato te!)) o meglio il farlo e' un lussouso sfizio e quindi si fa "solo proprio quando serve" e non perche' va fatto.(come qualcuno diceva che succede in altri Paesi). Il risultato comunque sara' che quando il rendering sara' necessario altrimenti non ti approvano il progetto gli studi si metteranno nelle condizioni di poterlo fare (natualmente internamente) e siamo daccapo.
Abbiamo snocciolato un altro punto importante: la necessità di avere a studio persone di fiducia, con contatto quotidiano. "Perchè il 2d lo sanno fare, bene o male, tutti". E qui ti voglio, perchè anche il 2d vuole la sua parte: lo sapete meglio di me che in un esecutivo, o sai usare CAD o ci metti il triplo del tempo per poter trimmare, raccordare e via dicendo migliaia di linee e di layers! Allora che il Caddist'Syndacate si occupi anche di fornire agli studi professionali che ne fanno richiesta, i nominativi di disegnatori certificati. A questo punto, dinanzi alla possibilità di ricevere un nome sicuro, con timbro e firma allegati, con una tariffazione fissa, con una certificazione, quanti prenderebbero ancora il ragazzetto per strada che sa accendere il pc, ma che già avviando word combina casino, "macomunquebuttiamolodentrotantolopagheròpoco"!
Esame di ammissione all'ordine, quindi, ma che sia un esame che una volta passato dia diritto alla certificazione, al timbro ed alla firma. Leglislazione che costringa i professionisti a presentare assieme al progetto, una copia della licenza dei programmi utilizzati (perchè anche qui c'è tutela verso il caddista, che magari ha investito in licenze per essere regolare e + competitivo), timbro e firma del/dei caddisti che hanno partecipato alla stesura del progetto. Ma anche servizi da parte del syndacate: servizi di monitoraggio sul territorio degli studi di architettura e di quelli di Cad Service, mediazione tra gli uni e gli altri, "censire" chi lavora negli studi, favorendo un'emersione del sommerso, mansioni analoghe a quelle di un ufficio di collocamento, per cui i caddisti cerfiticati ma non affiliati a nessun cad-service possono trovare lavoro facilmente e secondo il prezziario dell'ordine.
COSI' le cose funzionerebbero a dovere!
Esame di ammissione all'ordine, quindi, ma che sia un esame che una volta passato dia diritto alla certificazione, al timbro ed alla firma. Leglislazione che costringa i professionisti a presentare assieme al progetto, una copia della licenza dei programmi utilizzati (perchè anche qui c'è tutela verso il caddista, che magari ha investito in licenze per essere regolare e + competitivo), timbro e firma del/dei caddisti che hanno partecipato alla stesura del progetto. Ma anche servizi da parte del syndacate: servizi di monitoraggio sul territorio degli studi di architettura e di quelli di Cad Service, mediazione tra gli uni e gli altri, "censire" chi lavora negli studi, favorendo un'emersione del sommerso, mansioni analoghe a quelle di un ufficio di collocamento, per cui i caddisti cerfiticati ma non affiliati a nessun cad-service possono trovare lavoro facilmente e secondo il prezziario dell'ordine.
COSI' le cose funzionerebbero a dovere!
sono architetto, abilitata da qualche settimana. anche io vorrei fare la caddista per passione e l'architetto per professione. non sempre è possibile almeno all'inizio!! vorrei, da te,un consiglio su come orientarmi in questo campo. grazie
Carissima Antonella, se e' a me che richiedi il consiglio (anche se ho iniziato ormai siamo in tanti a partecipare) ti consiglio, pensando che non l'hai fatto, di leggere prima un po' qui' sopra.
Non ce l'ho certo con te ma purtroppo constato dalla tua domanda che anche le nuove generazioni, sicuramente perche' spiazzate dall'ingresso nell'arena dei leoni, cercano di arrabattarsi per avere piu' possibilita' ma non fanno che confermare comunque la non disponibilita' al cambiamento. Constaterai (leggendo) che purtroppo il consiglio da parte mia non e' dei piu' rosei poiche' penso che la tua passione e la tua professione debba essere solo e soltanto una. Quindi se hai sudato tanto per fare l'architetto, ma la passione del CAD come dici ti travolge allora puoi (come dicono in molti) abbassarti a fare il disegnatore e diventare quindi, spero, uno di noi che impiega bene tutte le proprie energie solo in questo per farlo bene. Purtroppo dovrai far presto i conti con il mondo reale, e quindi ti consiglio vivamente di fare l'Architetto ma l'Architetto vero cioe' quello che pensa e progetta con la matita e fai eseguire al tecnico (non certo allo schiavetto da 300 Euro ma a chi impiega esclusivamente e professionalmente le proprie energie a cio') le tue belle idee. Si purtroppo la penso cosi' e quindi il mio consiglio e' si di avere si una certa padronanza nel CAD perche' naturalmente ti servira' sicuramente, ma non cadere ti prego anche tu (visto che sei all'inizio) nel sistema chiuso e anticoncorrenziale che sono ancora gli architetti (in carriera) di oggi. Sgomita quindi (purtroppo dovrai fare cosi') per entrare nel sistema per cercare di fare l'Architetto vero (c'e' anche molti modi di farlo,progettazione, arredamento, design, ricerca ...) e lascia fare a chi mette tutte le proprie energie (e ti assicuro che ti impegnano a tempo pieno per stare al passo con i software e per eseguire cio' che penserai tu) al tuo servizio per completare cosi' la sinergia giusta tra queste due figure cui aspiro ormai da molti anni.
Auguri, ilfail.
Non ce l'ho certo con te ma purtroppo constato dalla tua domanda che anche le nuove generazioni, sicuramente perche' spiazzate dall'ingresso nell'arena dei leoni, cercano di arrabattarsi per avere piu' possibilita' ma non fanno che confermare comunque la non disponibilita' al cambiamento. Constaterai (leggendo) che purtroppo il consiglio da parte mia non e' dei piu' rosei poiche' penso che la tua passione e la tua professione debba essere solo e soltanto una. Quindi se hai sudato tanto per fare l'architetto, ma la passione del CAD come dici ti travolge allora puoi (come dicono in molti) abbassarti a fare il disegnatore e diventare quindi, spero, uno di noi che impiega bene tutte le proprie energie solo in questo per farlo bene. Purtroppo dovrai far presto i conti con il mondo reale, e quindi ti consiglio vivamente di fare l'Architetto ma l'Architetto vero cioe' quello che pensa e progetta con la matita e fai eseguire al tecnico (non certo allo schiavetto da 300 Euro ma a chi impiega esclusivamente e professionalmente le proprie energie a cio') le tue belle idee. Si purtroppo la penso cosi' e quindi il mio consiglio e' si di avere si una certa padronanza nel CAD perche' naturalmente ti servira' sicuramente, ma non cadere ti prego anche tu (visto che sei all'inizio) nel sistema chiuso e anticoncorrenziale che sono ancora gli architetti (in carriera) di oggi. Sgomita quindi (purtroppo dovrai fare cosi') per entrare nel sistema per cercare di fare l'Architetto vero (c'e' anche molti modi di farlo,progettazione, arredamento, design, ricerca ...) e lascia fare a chi mette tutte le proprie energie (e ti assicuro che ti impegnano a tempo pieno per stare al passo con i software e per eseguire cio' che penserai tu) al tuo servizio per completare cosi' la sinergia giusta tra queste due figure cui aspiro ormai da molti anni.
Auguri, ilfail.
no, non era a te che chiedevo consiglio! comunque mi sa che sono stata fraintesa. io amo progettare... il cad è una cosa che ho dovuto imparare per forza di cose, altrimenti non sarei stata al passo con i tempi..il problema è proprio questo (ed è ciò che purtroppo capita sempre più spesso negli studi!) io non voglio fare la caddista per 300 euro al mese (se te li danno!!) perchè: 1° cavolo... ho studiato tanto per sta' benedetta laurea 2° ci sono persone molto più competenti di me nell'uso del cad ... io comunque ho le idee molto chiare su quello che voglio fare!! speriamo bene!!!ciao
Caro ilfail, ho letto tutta la sequenza della discussione e, secondo me, si è fatta un pò di confusione. Penso che si deva distinguere tra chi disegna e basta e chi disegna sapendo COSA si disegna.
Premetto che mi sono laureato in ingegneria l'anno scorso e che ho una discreta padronanza del CAD (non grazie al Politecnico).
La scorsa estate ho avuto la fortuna di lavorare da un ingegnere per la progettazione di 3 discariche. All'inizio il mio compito era semplicemente quello di ridisegnare sul CAD ciò che lui abbozzava sulla carta quindi facevo il semplice disegnatore. Dopo una quindicina di giorni e dopo essermi studiato altre discariche (di cui il suddetto ing. mi forniva tutto) ho aumentato le mie conoscenze in materia (non sono un esperto ma qualcosa ci capisco) e diverse volte mi sono confrontato con l'ing su scelte progettuali e, in rare occasioni, ho corretto degli errorini commessi dal capo.
Se i disegni (e per una discarica ci sono circa 20 tavole super grosse) fossero stati fatti da chi non ha idea di cosa si disegna QUALE SAREBBE STATO IL RISULTATO?: secondo me solo un insieme di linee.
Sono convinto che per un neolaureato o neodiplomato l'opportunità di lavorare (=fare il disegnatore) sia fondamentale per imparare e capire cose nuove.
E poi non è vero che tutti i professionisti pagano poco, 400 euro al mese (nette) non sono da buttare via!! (sempre meglio che stare a casa a far niente!!)
Premetto che mi sono laureato in ingegneria l'anno scorso e che ho una discreta padronanza del CAD (non grazie al Politecnico).
La scorsa estate ho avuto la fortuna di lavorare da un ingegnere per la progettazione di 3 discariche. All'inizio il mio compito era semplicemente quello di ridisegnare sul CAD ciò che lui abbozzava sulla carta quindi facevo il semplice disegnatore. Dopo una quindicina di giorni e dopo essermi studiato altre discariche (di cui il suddetto ing. mi forniva tutto) ho aumentato le mie conoscenze in materia (non sono un esperto ma qualcosa ci capisco) e diverse volte mi sono confrontato con l'ing su scelte progettuali e, in rare occasioni, ho corretto degli errorini commessi dal capo.
Se i disegni (e per una discarica ci sono circa 20 tavole super grosse) fossero stati fatti da chi non ha idea di cosa si disegna QUALE SAREBBE STATO IL RISULTATO?: secondo me solo un insieme di linee.
Sono convinto che per un neolaureato o neodiplomato l'opportunità di lavorare (=fare il disegnatore) sia fondamentale per imparare e capire cose nuove.
E poi non è vero che tutti i professionisti pagano poco, 400 euro al mese (nette) non sono da buttare via!! (sempre meglio che stare a casa a far niente!!)
Sono un architetto, conosco le parcelle, dimmi quanto valeva quell'incarico? Il puro disegno di chi non sa neanche cosa stà disegnando vale dal 10% al 15% dell'incarico! Potrei capire, che facendo 2 conti chi rende in termini di produzione di elaborati non può essere retribuito con 400 euro al mese...è un offesa alla professionalità!
non mi sembra valga la pena di molto di più. Un conto è imparare, uno è lavorare gratis....non ci si aspetta che un professionista possa offrirti miliardi, potrei anche essere d'accordo sulla paga bassa se, come contropartita, avessi il tuo nome sulle tavole di progetto, ma sono in pochi quelli che te lo concedono. La domanda rimane sempre quella: come mai ti offrono poco? Forse perchè molti accettano?
E' una uqstione di rispetto per se stessi
E' una uqstione di rispetto per se stessi
Mi sembra un pò eccessivo il 10-15%. I lavori che ho fatto io valevano complessivamente 19.000.000 di euro!!! quindi stando al tuo ragionamento avrei dovuto prendere circa 1.900.000 Euro!! ma allora mi sarei già ritirato e sarei a pescare al laghetto!!
Per lavori di questo tipo la paga dell'ing è circa il 5-7% dell'importo lavori e da questi detrai pure sondaggi geologici, prove geofisiche e di pozzo, ecc. ecc..
Io prendevo 10 euro l'ora nette nette (mi pagava il pranzo giornaliero e a me restava solo la benzina per farmi 80 km al giorno). Certo, lavoravo 9-11 ore al giorno con diversi sabati e domenica, il nome sul progetto non c'è ma quando mi ha detto di andare a Messina da solo (io abito vicino a Torino) per verificare (in modo sommario ovviamente) la stabilità di alcune frane, di seguire le prove di pozzo e di decidere con il geologo alcune soluzioni...direi che è abbastanza!!
Per lavori di questo tipo la paga dell'ing è circa il 5-7% dell'importo lavori e da questi detrai pure sondaggi geologici, prove geofisiche e di pozzo, ecc. ecc..
Io prendevo 10 euro l'ora nette nette (mi pagava il pranzo giornaliero e a me restava solo la benzina per farmi 80 km al giorno). Certo, lavoravo 9-11 ore al giorno con diversi sabati e domenica, il nome sul progetto non c'è ma quando mi ha detto di andare a Messina da solo (io abito vicino a Torino) per verificare (in modo sommario ovviamente) la stabilità di alcune frane, di seguire le prove di pozzo e di decidere con il geologo alcune soluzioni...direi che è abbastanza!!