elenita : [post n° 205342]

sicilia contemporanea??

ciao a tutti!!
Sono in partenza per la Sicilia e vorrei sapere se potete darmi indicazioni su architettura moderna e contemporanea da visitare! Dal momento che girerò parecchio ogni meta è ben accetta!!
grazie
ELEnA
nico :
sicuramente da vedere Ghibellina. Il gretto di Burri sul vecchio nucleo distrutto dal terremoto. E la nuova città ricostruita dai più grossi nomi dell'architettura contemporanea. Oltre ad un sacco di monumenti di artisti noti.
Paolo :
Oltre Gibellina, che rappresenta la cosiddetta "città ideale " progettata dai più noti architetti italiani negli anni 70/80, ci sono altre cose da vedere. Se vai a Palermo ci sono opere di Gregotti (l'università di biologia in Viale delle scienze), il palazzo Enel di Samonà (in Via marchese di Villabianca) dei BBPR (palazzo anni 60 nei pressi di porta Felice) e poi altre cose che sicuramente non ti posso descrivere in poche righe. A Belpasso, vicino Catania, puoi andare al recente centro commerciale Etnapolis di Fuksas; a Siracusa vai al santuario della madonna delle lacrime, ti stupirà per la struttura ardita. A Cefalù puoi andare alla scoperta di un grande architetto siciliano, di Cefalù appunto, scomparso da poco: Pasquale Culotta: Palazzo Engv center, ospedale, ristrutturazione Comune, e vari piccoli interventi puntuali, guarda su internet. E poi, dopo avere sicuramente visto nei monumenti antichi la nostra identità greca-araba-bizantina-normanna.............prendi una granita siciliana e divertiti.
beppe :
Gibellina.... città ideale?
Ma per chi? per gli abitanti di gibellina che non ci si riconoscono in quelle architetture. Una città senza anima e senza sentimento. Uno scenario che rappresenta gli ideali degli architetti moderni (Gregotti, Purini, Thermes), ma che non ha nulla a che vedere con la cultura agriicola e la natura umile dei gibellinesi.
Uno spreco inspiegabile di denaro nel realizzare opere di alcuni nomi famosi. Ma come mai non hanno chiesto ai gibellinesi stessi cosa avevano di bisogno. Infatti la città non ha avuto mai un decollo perchè gli abitanti non l'hanno mai capita e non ci si sono mai riconosciuti, forse perchè con i cittadini nessuna aveva parlato prima.
Quel poco che era rimasto della vecchia città fu demolito a colpi di bombe giustificando che erano pericolosi. Oggi al posto della vecchia città, quella vera, c'è il Cretto di Burri che ha sepolto tutto, compreso le speranze dei Gibellinesi.

Paolo :
Beppe, se hai letto bene , ho scritto la COSIDDETTA "città ideale ", che si è voluta far credere tale dalla politica e dalla architettura di potere di allora; quindi la penso come te, non ti alterare.
Ad ogni modo, rispetto ad altri paesi del Belice ricostruiti dopo il terremoto del 68, con casermoni squallidi e progetti urbanistici ancora più squallidi, almeno Gibellina è visitata dai turisti che vanno a vedere opere che hanno nel bene o nel male la loro visibilità, piacciano o no.
beppe :
Scusami!
Evidentemente non sono riuscito a farmi capire. Non sono alterato ma disgustato.
Il mio non era rivolto a te ma per l'appunto a chi (classe politica in primo) l'ha definita come tale. Mi dispiace che tu l'abbia inteso verso di te.
Non credo nemmeno che sia tutto questo stragrande scenario di bellezza di arte contemporanea, ma i gusti sono personali. Si hai ragione c'è anche di peggio, ma c'è anche molto di meglio e spero che questi scempi ingiustificati possono essere da esempio per la ricostruzione dell'Aquila.
La sua ricostruzione doveva essere in primo luogo per gli abitanti del luogo e non un "museo" a servizio di chi arriva guarda, approva o disapprova, e poi va via.
Finisco qui e ti invito a vederti questo reportage.
ciao

www.youtube.com/watch?v=kBBZJD_RVVs
Paolo :
Ciao Beppe.Conosco bene la realtà del Belice, sono sicilano. Conosco il delitto che è stato fatto ad alcuni paesi come ad esempio Poggioreale, che poteva benissimo essere restaurato e invece si è preferito abbandonare per costruire un nuovo edificato più distante; ancora gli anziani tornano nel paese vecchio per incontrarsi e ricordare. E nelle nuove edificazioni di tutti gli altri paesi non si è tenuto conto di una cosa: di essere in Sicilia! Non si è pensato alla nostra identità, al nostro modo di vivere in comunità raccolte e vitali, e alla storia che quei paesi avevano e che poteva essere recuperata. Per il futuro, visto che il danno è stato fatto, l'unica speranza è non cadere nello stesso errore, e fare ognuno bene il proprio mestiere, a cominciare da noi architetti.Ciao
beppe :
vedo che adesso ci intendiamo.
ciao
enzo :
visita il sito di luigi prestinenza puglisi ... ci sono alcune indicazioni utili. Se puoi fai un salto nei pressi di Tusa (me) e visita ciò che concerne "fiumara d'arte". a catania non mancare il sito fieristico delle ciminiere (ach. Leone) e alcune opere dell'ing. e arch. matteo arena tipo l'hotel i faraglioni ad acitrezza (oggi brutalmente restaurato) o il parcheggio alla "fiera o luni" a catania. purtoppo di architettura contemporanea in sicilia ne esiste veramente poca, qualcosa è presente a livello di interior design in qualche locale a catania. spero di essserti stato utile ciao, enzo
memmo :
A Palermo:
1 città universitaria (viale delle scienze), in particolare la facoltà di architettura, scienze naturali (vittorio Gregotti), scienze della formazione.
2 complesso della prefettura (sebastiano Monaco)

Sciacca:
teatro di Giuseppe Samonà

Menfi
Chiesa madre (Gregotti)

Cefalù
diverse opere di Pasquale Culotta

se vuoi ulteriori informazioni non esitare a chiamarmi
3281948474 Architetto Domenico Contino

buone vacanze



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