Guido Guidi
, Cinque paesaggi, 1983-1993

a cura di Antonello Frongia, Marco Pretelli, Stefania Rössl

Il dipartimento di Architettura dell'Università Alma Mater Studiorum di Bologna ospita la mostra Guido Guidi
, Cinque paesaggi, 1983-1993. Organizzata dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna in virtù di una convenzione di ricerca finalizzata allo studio del fenomeno del paesaggio, la mostra approda a Cesena dopo essere stata inaugurata il 19 settembre scorso presso la sede dell'ICCD di Roma.

Il percorso espositivo indica l'inizio di una ricerca, avviata da Guidi nel 1982-1983, caratterizzata dal passaggio ad una macchina fotografica di grande formato; le immagini in mostra raffigurano l'esplorazione di paesaggi collocati lungo un asse geografico che dal circondario cesenate - luogo di nascita e di residenza del fotografo -si prolunga verso nord sino a Venezia, la sua città adottiva, e alle Prealpi venete. Lungo questo tragitto, compiuto settimanalmente per anni, Guidi ha scattato per anni fotografie, dapprima autonomamente, quindi sulla scorta di incarichi ricevuti dal Dipartimento di Urbanistica dell'Università IUAV di Venezia, dando vita ad un corposo archivio di immagini in grandissima parte inedite.

Da questo viaggio ripetuto e dai progetti sviluppati nel corso degli anni, emergono diversi paesaggi che la mostra seleziona come altrettanti nodi di una precoce sezione della geografia italiana: il paesaggio rurale del territorio nei dintorni di Cesena, quello lineare della via Romea, quello dell'urbanizzazione diffusa fra Mestre Padova e Treviso, quello industriale di Porto Marghera, e infine quello storico del Monte Grappa, teatro della Prima Guerra Mondiale.

Le oltre cento fotografie in mostra, in virtù del loro stile "documentario", forniscono una descrizione accurata e anti-retorica di luoghi considerati marginali dall'iconografia ufficiale; allo stesso tempo, a distanza di trent'anni esse assumono già un inestimabile valore storico a fronte delle rapidissime trasformazioni subite dal paesaggio e nel contesto della rinnovata attenzione portata su di esso dalla cultura urbanistica e paesaggistica. Questo corpus fotografico testimonia le fasi e i temi della costante ricerca di Guidi sul linguaggio fotografico, ovvero lo sviluppo di un pensiero visivo per il quale fotografare è anzitutto cercare soluzioni possibili al problema del guardare.

Le immagini sembrano inoltre invitarci a riallacciare un nesso fra tradizioni, pratiche e generi che critica e storiografia hanno a lungo tenuto distinti, come la fotografia di "documentazione" e quella di "ricerca", auspicando la ripresa di un dibattito sul valore e sulle possibilità della fotografia di paesaggio in epoca contemporanea.

Periodo espositivo: 17 dicembre 2013 - 19 gennaio 2014
Chiesa dello Spirito Santo, via Milani - Cesena

Orario: lunedì-venerdì 16.30/19.30 | sabato e domenica 10.00-13.00/16.30-19.30

web www.da.unibo.it

Catalogo a cura di Laura Moro e Antonello Frongia


Guido Guidi (1941)

vive e lavora a Cesena. Dal 1959 è a Venezia dove studia prima Architettura allo IUAV e successivamente Disegno industriale, seguendo tra gli altri i corsi di Luigi Veronesi e Italo Zannier. Dalla fine degli anni Sessanta realizza importanti ricerche personali, indagando il paesaggio e le sue trasformazioni e sperimentando al contempo il linguaggio fotografico. A partire dagli anni Ottanta partecipa a numerosi progetti di documentazione del territorio come l'indagine sulla città diffusa tra Venezia, Padova e Treviso, promossa dallo IUAV nel 1982, "Viaggio in Italia" (1983) ed "Esplorazioni sulla via Emilia. Vedute nel paesaggio" (1986), "Archivio dello Spazio" della Provincia di Milano (1991), l'indagine sull'edilizia pubblica dell'Ina-Casa (1999), "Atlante Italiano 003" (DARC, 2003).

In ambito prettamente architettonico realizza ricerche e pubblicazioni sulle opere di Le Corbusier (Einaudi, 2003), Carlo Scarpa e Ludwig Mies van der Rohe (Canadian Centre for Architecture, 1999 e 2001).

Alla professione di fotografo affianca da anni attività di didattica e promozione della fotografia: nel 1989 avvia a Rubiera, con Paolo Costantini e William Guerrieri, Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea. Dallo stesso anno è docente di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Ravenna e dal 2001 insegna presso lo IUAV di Venezia.

Le sue opere sono state esposte in istituzioni italiane e internazionali. Il 24 marzo 2013 ha ricevuto il Pixsea Award, premio assegnato nell'ambito del Photofestival Knokke-Heist.

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