W.A.Ve. 2017 Syria/The making of the future. I progetti premiati in mostra a Venezia

In mostra, fino al 21 luglio negli spazi degli Ex Magazzini Ligabue e del Cotonificio di Venezia i progetti realizzati durante W.A.Ve. 2017 "Syria/The making of the future", il workshop estivo dedicato ai progetti di ricostruzione per la Siria che si è concluso il 14 luglio dopo tre intense settimane di attività.

Il Laboratorio ha coinvolto 26 figure tra professionisti di fama e docenti provenienti da 16 paesi del mondo nell'immaginare e progettare il futuro di questo Paese. Oltre 1341 studenti impegnati nel confronto con esperti nei campi della conservazione del patrimonio, dell'architettura e del progetto urbano, dell'emergenza umanitaria e della cultura mediorientale.

Le visioni e le proposte progettuali sono state votate sia online dagli stessi studenti che da una giuria di tecnici di livello internazionale presieduta da Farrokh Derakshani - direttore dell'Aga Khan Award for Architecture - che ha scelto tre team che hanno partecipato rispettivamente ai laboratori guidati da Solano Benitez, Ammar Khammash e TAMassociati, mentre gli studenti oltre ad invertire le prime due posizioni, hanno conferito il terzo premio al team di Giancarlo Mazzanti.

W.A.Ve. 2017 "Syria/The making of the future"

Visioni per la Siria del futuro

Sono state 26 le aree di studio, dalla ricostruzione di intere parti di città, a quartieri di Aleppo e Damasco. Non progetti di massiccia ricostruzione, per lo più interventi leggeri finalizzati al recupero di parchi, spazi pubblici, alla ricostruzione della socialità e dell'identità che mette in primo piano la popolazione.

Tra i progetti decretati vincitori dalla Giuria, quello sviluppato con Solano Benitez (architetto e docente paraguaiano Premio d'oro alla XV Biennale di Architettura di Veneziaprevede un processo di ricostruzione del basso, fondato sul contesto, basato su un sistema costruttivo caratterizzato da materiali locali e in linea con le tradizioni, strumento con cui avviare un processo di ricostruzione dal basso.

Il progetto di © Solano Benitez in W.A.Ve.

Ammar Khammash (fondatore di Kkammash Architects, con sede in Giordania e specializzato in restauro di siti storici, disegno urbano e turismo sostenibile) ha affrontato la ricostruzione in scala 1:10 delle monumentali norie idrauliche che caratterizzano la città di Hama, uno dei primi luoghi interessati dalla guerra civile. Tale ricostruzione ha permesso di comprendere il funzionamento tecnologico, architettonico e urbano di questi dispositivi di gestione delle risorse che possono costituire un esempio virtuoso per un futuro sostenibile.

Il progetto di © Ammar Khammash in W.A.Ve. 

TAMassociati (studio italiano attivo in progetti di architettura sostenibile, urbanistica, progettazione del paesaggio, processi partecipati, curatore del Padiglione Italiano alla Biennale 2016) ha invece analizzato i problemi dell'area limitrofa al centro di Qaboun, quartiere di Damasco, simbolo della guerra civile e sottoposto ad un lungo assedio da parte delle forze lealiste al regime. Il gruppo di lavoro ha realizzato un masterplan di ricostruzione e ha poi suddiviso l'area in singoli lotti con progetti capaci di riflettere sulle caratteristiche della città mediorientale in termini di residenza, spazi pubblici e luoghi di condivisione.

Il progetto di © TAMassociati in W.A.Ve.

Per maggiori informazioni www.wave2017.iuav.it

pubblicato il:

lug 14
lug 21

W.A.Ve. 2017 Syria/The making of the future. I progetti premiati in mostra a Venezia ex magazzini ligabue

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