L'anno scorso arrivammo fino a Parigi per vedere l'ultima opera - L'Arc de Triomphe, Wrapped - e capire le modalità di riciclo dei materiali; nel 2016 l'obiettivo fu quello di esaminare il sistema costruttivo di The Floating Piers, l'iconica passerella gialla sul Lago di Iseo.
Adesso, a poco più di due anni dalla scomparsa di Christo, il Castello di Miradolo a Pinerolo, in collaborazione con la Fondazione Christo e Jeanne-Claude di New York, dedica loro una mostra per raccontare l'intensa e prolifica carriera di una delle coppie più affiatate del mondo dell'arte, sia nella vita che nel lavoro.
Curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, la mostra raccoglie circa sessanta opere, tra tecniche miste e collages, accompagnate da un'ampia sezione fotografica, dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche e da una selezione di opere di alcuni artisti del Nouveau Réalisme e della Land Art che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero.
Definirli artisti è probabilmente riduttivo, quello che fecero Christo e Jeanne Claude fu molto di più, con operazioni che rivoluzionarono completamente il concetto di opera d'arte e il processo di realizzazione.
Inedite, ardite e monumentali, le loro opere faticarono spesso ad essere approvate ed accettate e passarono anche decine d'anni prima di vederne la realizzazione.
La definizione della loro arte, coniata da loro stessi, superava il concetto di land art, divenendo environmental art, ovvero arte ambientale. I loro progetti furono, infatti, sempre realizzati in luoghi facilmente accessibili, anche nel caso degli interventi in spazi naturali: la componente fondamentale era la presenza umana, intesa come rapporto tra la comunità di individui e il contesto con il quale si relaziona, diventando essa stessa elemento attivo nella creazione dell'intervento.
Christo and Jeanne-Claude in his studio with preparatory works for Surrounded Islands, New York City, 1981 | Photo: Bob Kiss ©Christo and Jeanne-Claude Foundation
Christo e Jeanne Claude in Italia
L'Italia ebbe la fortuna di ospitare la coppia per ben quattro volte: la prima nel 1968, con Wrapped Fountain and Wrapped Medieval Tower quando, in occasione del Festival dei Due Mondi di Spoleto impacchettano una torre medievale e la Fontana del Mascherone del XVII secolo. Nel 1970, per i dieci anni dalla fondazione del movimento del Nouveau Réalisme, impacchettarono con un tessuto in propilene bianco e con corde arancio due dei principali monumenti scultorei di Milano: quello di Vittorio Emanuele II in piazza del Duomo e quello di Leonardo da Vinci in piazza della Scala, rispettivamente Wrapped Monument to Leonardo e Wrapped Monument to Vittorio Emanuele II.
Nel 1974, invece, il critico Achille Bonito Oliva organizzò a Roma la grande rassegna "Contemporanea" a cui partecipano tutti i maggiori artisti internazionali. Christo e Jeanne-Claude realizzano qui una delle loro opere urbane più straordinarie, The Wall-Wrapped Roman Wall, che vide una sezione di ben 250 metri delle Mura Aureliane interamente coperta da tessuto di polipropilene legato da corde in Dacron.
Solamente 6 anni fa, invece, fu la volta di The Floating Piers che per 16 giorni - dal 18 giugno al 3 luglio - trasformò il Lago d'Iseo in un luogo reinventato e meta di pellegrinaggio: furono utilizzati centomila metri quadrati di tessuto giallo dalia scintillante, fissati a un sistema modulare di pontili galleggianti composto da 220mila cubi di polietilene ad alta densità che ondeggiava con il movimento dell'acqua, appena sopra la superficie del lago.
La mostra al Castello di Miradolo potrebbe essere una quinta occasione, stavolta per ripercorrere per tappe l'intensa carriera e la grandezza di un duo così straordinario.
The Floating Piers, Project for Lake Iseo, ltaly 2015Matita, pastello a cera, carboncino, pastello, vernice a smalto, fotografie ritagliate di Wolfgang Volz, tessuto, dati tecnici disegnati amano e nastro adesivo77.5 x 66.6 cm e 77.5 x 30.5 cm Photo: André Grossmann Courtesy Estate of Christo V. Javacheff and the Christo and Jeanne-Claude Foundation, NYC© Christo and Jeanne-Claude Foundation
Il percorso espositivo
Il nucleo centrale della mostra espone i loro progetti più rappresentativi, che vede, oltre ai progetti italiani citati sopra, anche The Pont Neuf Wrapped, del 1985 a Parigi; il Wrapped Reichstag, ossia l'impacchettamento dello storico palazzo del parlamento tedesco a Berlino del 1975; Surrounded Islands, nel 1983, nella Biscayne Bay di Miami, dove 11 delle isole situate nella baia furono circondate da oltre 600mila metri quadrati di tessuto fluttuante in polipropilene rosa che ricopriva la superficie dell'acqua e si estendeva per 61 metri da ciascuna isola nella baia.
E poi The Umbrellas nel 1991 che indagò le somiglianze e le differenze nei modi di vivere e nell'uso dello spazio in due valli interne, una lunga 19 chilometri in Giappone e l'altra 29 chilometri negli Stati Uniti, il recente The Gates del 2005, un cammino lungo 37 chilometri a Central Park, a New York che vide 7.503 "cancelli" alti quasi 5 metri e distanti tra loro circa tre metri e mezzo, fino a L'Arc de Triomphe, Wrapped nuovamente a Parigi che, esattamente un anno fa, modificò l'estetica dell'Arco di Trionfo per tre settimane.
L'Arc de Triomphe, Wrapped, Paris, 1961-2021 | Photo: Benjamin Loyseau© Christo and Jeanne-Claude Foundation
Parallelamente al cuore della mostra, due ampie sezioni cercano di creare un ideale confronto tra le opere di artisti differenti e i lavori e il pensiero di Christo e Jeanne Claude.
La prima è dedicata al NOUVEAU REALISME, l'importante movimento parigino del decennio 1960-70 con opere di Klein, Spoerri, Rotella, Arman e Raysse che rappresentano l'incontro di Christo con il mondo e il contesto parigino ed europeo dopo gli studi a Sofia, Praga e Vienna.
La seconda pone in relazione i progetti di Christo e Jeanne-Claude con il vasto movimento internazionale della LAND ART, "esperienze d'arte" che vedono come fulcro della loro riflessione e azione il rapporto dell'uomo con la natura e con il paesaggio. Tra gli artisti presenti Ólafur Elíasson, Giuseppe Penone, Germano Olivotto, le fotografie originali di Gianfranco Gorgoni dei "lavori manifesto" della Land Art di Walter De Maria, Robert Smithson, Michael Heizer, Dennis Oppenheim e James Turrell.
L'esposizione sarà accompagnata da un'inedita installazione sonora a cura del progetto Avant- dernière pensée che si svilupperà lungo tutto il percorso espositivo.
Nelle sale e nel Parco, parallelamente alla mostra, si articolerà, infine, il progetto Da un metro in giù, un percorso didattico per i visitatori di tutte le età per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare le opere d'arte e la realtà che ci circonda.
Christo in his studio working on a preparatory drawing for The Mastaba, New York City, 2012 | Photo: Wolfgang Volz © Christo and Jeanne-Claude Foundation
The Mastaba, Project for Serpentine, Hyde Park Lake, London, UK2018Matita, carboncino, pastello a cera, vernice a smalto, dati tecnici e mappa disegnata a mano, nastro adesivo38 x 244 cm e 106.6 x 244 cm Courtesy Estate of Christo V. Javacheffand the Christo and Jeanne-Claude Foundation, NYCPhoto: André Grossmann © Christo and Jeanne-Claude Foundation
Wrapped Reichstag, Berlin, 1971-95Photo: Wolfgang Volz© Christo and Jeanne-Claude Foundation
Running Fence, Sonoma and Marin Counties, California, 1972-76Photo: Jeanne-Claude©Christo and Jeanne-Claude Foundation
The Pont Neuf Wrapped, Paris, 1975-85 | Photo: Wolfgang Volz© Christo and Jeanne-Claude FoundationWrapped Reichstag, Project for Berlin1986Matita, pastello, carboncino, pastello a cera, tessuto, spago e disegno tecnico56 x 71 cm e 28 x 71 cm Collezione privata, Milano © Christo and Jeanne-Claude Foundation
The Gates, Project for Central Park, New York City,1996 | Matita, vernice a smalto, pastello, pastello a cera, fotografia di Wolfgang Volz, e nastro adesivo, su cartoncino marrone21.5 x 28 cm Collezione privata, Torino© Christo and Jeanne-Claude Foundation
The Umbrellas, Joint Project for Japan and USA, 1989 | Matita, pastello a cera, vernice a smalto, carboncino e fotografia di Wolfgang Volz 56 x 35.5 cm Collezione privata © Christo and Jeanne-Claude Foundation
Christo, Jeanne-Claude and their son Cyrilwith "Store Front (1965-66)" now in the collection of the Museumof Contemporary Art San Diego, New York City, 1966Photo:Thomas Cugini© Christo and Jeanne-Claude Foundation
CHRISTO E JEANNE-CLAUDE. PROJECTS
Castello di Miradolo, San Secondo di Pinerolo (TO)
15 ottobre 2022 - 1 maggio 2023
orari
10.00 - 18.30
biglietti
intero: 15 euro | ridotto: 8 euro / 10 euro
+info: fondazionecosso.com
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Christo e Jeanne-Claude. Projects, a Pinerolo la mostra dedicata alla coppia che "impacchettava" i monumenti Christo e Jeanne Claude, i progetti in Italia
Castello di Miradolo, Pinerolo